Raffreddori e bronchiti sono malanni tipici della stagione invernale, dei quali siamo spesso abituati anche a sottovalutare i sintomi. Trascurando, però, che una bronchite mal curata potrà trasformarsi dapprima in bronchiolite e poi addirittura in polmonite.
Quando si parla di bambini la paura raddoppia e si tenta di correre subito ai ripari.
Intanto va specificato che la bronchite può essere di due tipi: virale e batterica.
La bronchite virale è una bronchite tipica da freddo. Comune, è la degenerazione di un raffreddore, una tosse o un colpo d’aria in cui non si sia stati abbastanza protetti.
La bronchite batterica è invece quella che si manifesta a causa di un batterio con il quale siamo stati in contatto in ambienti molto caldi e poco aerati. Nel caso dei bambini, accade spesso negli asili, a scuola, laddove sia più facile la veicolazione del ceppo batterico.
In entrambi i casi la bronchite può portare febbre ed escrezioni di muco. Il catarro si addensa nei bronchi manifestandosi nei primi giorni con una tosse molto secca che comporta un dolore all’altezza dello sterno e contemporaneamente dei polmoni sulla schiena. Nei giorni successivi si trasforma in una tosse cavernosa, piena di muco a volte giallastro e maleodorante difficile da espellere.
Per quanto riguarda il trattamento medicinale, anche nei bambini, la bronchite va affrontata in modo diverso a seconda della tipologia. Il tipo virale va debellato con antipiretici (per esempio tachipirina) se c’è febbre.
Il tipo batterico va trattato assolutamente con antibiotico dietro precisa prescrizione medica.
Come riconoscere il tipo di bronchite?
In entrambi i casi ci saranno forti concentrazioni di muco. Ma nel caso della bronchite batterica il muco è di un giallo più intenso, quasi verdastro, molto più compatto. Fa fatica a essere espulso e occorre fluidificarlo attraverso sciroppi (sempre prescritti dal pediatra). Il tratto distintivo è il cattivo odore che emana. Una sorta di putrefazione.
In qualunque caso sono utili delle tisane, far arieggiare la stanza in cui è il piccolo e cambiare di frequente le lenzuola usando anche un ottimo disinfettante.
Le tisane calde aiutano perché bisogna assumere acqua calda per depurare l’organismo. Le migliori sono quella di alloro e limone, ma va bene anche eucaliptolo dolcificato con miele.
Un discorso a parte sarebbe da fare sugli oli essenziali da poter utilizzare in questi casi, soprattutto la melaleuca, definita anche tea tree oil, che va usata anchessa dietro attento controllo medico. Se ben utilizzati, il loro potere è davvero di grande impatto, tenendo sempre presente che il soggetto di cui si parla è un bambino e le dosi necessarie sono davvero minime.
Infine un piccolo consiglio: il pompelmo ha delle proprietà eccezionali e l’assunzione è consigliata per – letteralmente – uccidere i batteri. Stando, però, molto attenti alla sua assunzione se contemporaneamente vengono prescritti gli antibiotici perché tende ad annullare gli effetti di questi ultimi.