Scrivere un curriculum è semplice, ma cercare di non renderlo banale e catturare le esigenze dell’interlocutore lo è un pò meno. Chiarezza, precisione e sintesi sono i requisiti essenziali per redigere un buon biglietto da visita professionale.
Attenzione, però, a non sforzarsi di contenere in una o due pagine al massimo tuto ciò che riguarda la propria storia formativa e la propria esperienza, ma piuttosto concentrarsi sul modo di selezionare le informazioni rispetto alla posizione per cui ci si propone di volta in volta. Ecco quindi che la comunicazione dev’essere selezionata e mirata, per evitare di creare un cv banale in cui non emergono, o emergono con difficoltà, gli elementi che possono renderlo davvero interessante e vincente. Non basta, infatti, che una storia professionale sia ricca ma dev’essere percepita come pertinente.
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Come scrivere un cv che faccia centro
La prima lettura del curriculum è “a colpo d’occhio” e in questi pochi secondi a disposizione bisognerebbe sforzarsi di catturare l’attenzione del lettore. Se una professionalità colpisce è perchè si è convinti che potrebbe soddisfare i requisiti della posizione da occupare. A quel punto l’attenzione non sarà rivolta principalmente a dati quali l’età, le votazioni ottenute, il sesso e altri elementi meno rilevanti per un documento di presentazione ben scritto.
Altra cosa importante e da non trascurare è la lettera di accompagnamento, scritta in modo da valorizzare ulteriormente la nostra candidatura.
Normalmente un cv è organizzato in 7 aree:
– dati anagrafici
– studi compiuti
– corsi di specializzazione
– lingue straniere
– conoscenze informatiche
– esperienze professionali
– hobby e interessi.
I dati anagrafici comprendono: nome, cognome, data e luogo di nascita, recapiti telefonici, e-mail, stato civile, nazionalità e, se richiesta, una fotografia.
Nel scrivere la sezione relativa agli studi compiuti possiamo procedere sia partendo dall’esperienza più recente sia da quella più remota. Indicare se si sono interrotti gli studi o se si è cambiato percorso universitario. Se è possibile, cercare di valorizzare gli studi fatti in relazione alla posizione per cui ci si propone.
Nella sezione riguardante i corsi di specializzazione si procede separando i corsi relativi al ruolo per cui ci si propone da quelli relativi a tematiche differenti.
Nell’area delle lingue straniere bisogna ovviamente riportare le lingue e il loro grado di conoscenza. Questa sezione sta assumendo col passare degli anni un’importanza sempre maggiore.
Le conoscenze informatiche sono più o meno rilevanti a seconda del ruolo per cui ci proponiamo. Se non riguarda un ruolo prettamente informatico possiamo limitarci ad elencare i programmi che conosciamo e a che livello di approfondimento li sappiamo utilizzare.
L’area fondamentale del cv è quella inerente le esperienze professionali.
Le diverse esperienze vanno presentate in modo chiaro e preciso, indicando periodo, azienda e settore, posizione ricoperta, nonchè progetti affrontati e risultati conseguiti.
Gli hobby costituiscono, invece, una sezione secondaria del cv ma che potrebbe essere approfondita durante il primo colloquio.
Il curriculum termina sempre con la liberatoria sulla privacy e la firma.
La lettera di accompagnamento, o lettera di marketing, è lo strumento attraverso coi si spinge la propria candidatura, presentando al lettore motivi validi per cui sarebbe interessante approfondire la conoscenza reciproca.