Lorigami è una tecnica che consiste nel realizzare oggetti piegando un foglio di carta, quasi sempre quadrato e delle dimensioni di 15 x 15 cm. E una vera e propria arte che stimola la fantasia e la comprensione delle forme e aiuta a riflettere al tempo stesso. E infatti un esercizio di creatività e semplificazione ma anche di tanta pazienza.
Le sue origini pare siano cinesi, anche se non mancano diverse testimonianze tra gli arabi. Tra i suoi cultori annovera anche scienziati e filosofi.
Il termine deriva dal giapponese ori (piegare) e kami (carta), e si diffuse largamente in Occidente dopo la seconda guerra mondiale.
Non sono necessarie né forbici né colla, perché si tratta di eseguire dei semplici piegamenti della carta con una successione precisa di passaggi.
La carta deve avere le caratteristiche conformi a ciò che si desidera realizzare e comunque deve essere resistente, sottile e deve tenere bene le pieghe. In commercio cè quella specifica per fare gli origami, costa un po di più ma la troviamo già tagliata. Meglio ancora se è di doppio colore, renderà più particolare la nostra opera darte.
Questa poi deve essere tracciata con precisione e ripassata, se necessario, con il dorso dellunghia, in modo da imprimere una traccia netta, inoltre è importante effettuare le pieghe sopra superfici lisce e piane.
Sono davvero tante le figure che è possibile creare: animali, piante e oggetti. Per realizzarli occorre sempre prendere visione degli schemi con la spiegazione da seguire passo passo, che si possono trovare nei manuali in commercio, o in internet.
Ma prima sarebbe bene conoscere la simbologia di base, che è quella che di solito troviamo raffigurata nei diagrammi e che ci spiega in che modo dobbiamo procedere. Ad esempio la linea tratteggiata ci indica di piegare la carta verso linterno, quella con trattini e punti verso lesterno, mentre invece la freccia ci indica la direzione verso cui piegare.
Inoltre dovremmo prendere confidenza anche con le pieghe di base, che sono quelle che ricorrono frequentemente in tanti origami, come la piega a valle che si ottiene piegando il foglio nella nostra direzione, e quella a monte quando invece la pieghiamo nella parte opposta.
Poi passeremo ad allenarci a piegare la carta con continuità, fino a quando non saremmo in grado di riprodurre esattamente la figura che ci interessa realizzare.
In molti abbiamo iniziato con laeroplanino e la barchetta di carta, quando ancora frequentavamo le scuole elementari, che poi i più abili trasformavamo in barca a vela, in canoa e chi addirittura in piroscafo.
Sarebbe meglio cominciare con i diagrammi più semplici e poi proseguire con quelli più complessi. Per realizzare ad esempio una cornice, occorre un foglio quadrato che andremo a piegare a valle lungo le due diagonali e poi a riaprire. Per definire gli angoli della cornice piegheremo a valle anche le quattro punte e poi i quattro lati del quadrato.
Questa è una figura semplice da realizzare ma con l’allenamento potremmo dilettarci negli origami più originali e fantasiosi. Avventurandoci nell’arte magica di creare oggetti con un semplice foglio di carta.
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