Se siete interessati ad avere informazioni sulla vaccinazione contro l’herpes zoster, questo è l’articolo che fa per voi. premettendo la necessità. ogniqualvolta si parli di salute, di rivolgervi al vostro medico di famiglia o ad un professionista, in questo post troverete una serie di indicazioni ed informazioni che, in termini comprensibili a tutti, delineano le cause di questa patologia e quali siano le possibili soluzioni per prevenirne l’insorgenza.
Iniziamo col premettere come l’ herpes zoster, come forse non tutti sanno, rappresenta una problematica le cui origini vanno ricercate, di norma, negli anni in cui eravamo bambini. Si tratta, infatti, di una infezione causata da un virus (la varicella) che possiamo contrarre durante l’arco della nostra vita, ma che viene contratta soprattutto nell’età infantile.
Ovviamente quando parliamo di Fuoco di S. Antonio vero e proprio ci riferiamo alla riattivazione del virus, a causa del virus stesso responsabile della varicella.
Il virus dell’herpes zoster, infatti, risulta come tra i più aggressivi della sottofamiglia degli Alpha-Herpesviridae. Si caratterizza, come vedremo in seguito, per una sua latenza, rimanendo annidato nel corpo, dormiente nei gangli delle radici dorsali del midollo spinale, per ricomparire quando la risposta immunitaria è più vulnerabile.
Da questo il suo nome, poiché in greco herpes significa “serpente” e zoster, “cintura“. Due termini che sintetizzano mirabilmente i sintomi di un disturbo che appare come una sorta di bruciante serpente che si annida all’interno del nostro corpo. Un serpente, però, come vedremo che possiamo combattere e prevenire, grazie alle corrette profilassi e vaccinazioni.
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Cos’è l’herpes zoster e chi colpisce
Innanzitutto giova precisare che parliamo di una patologia da non sottovalutare neppure nei numeri, calcolando che nel nostro Paese sono più di 350 mila i casi registrati. Numeri importanti ancor più poichè dati in forte crescita, favoriti sia dall’innalzamento dell’età media, sia per la contemporanea presenza di fattori epidemiologici concomitanti e/o favorenti.
Come abbiamo visto il virus dell’herpes zoster viene riattivato, di norma, dalla compromissione delle difese immunitarie, come non meno da semplici ragioni fisiologiche (l’età innanzitutto, o da altre situazioni patologiche o iatrogene, quali stress, sindromi da immunodeficienza acquisita, xenotrapianti o altre problematiche di salute che necessitano di trattamenti immunosoppressori L’elemento anagrafico è, dunque, uno dei fattori primari, come dimostrano le semplici statistiche, che indicano tra i 70 e gli 80 anni, la fascia più colpita, con le donne maggiormente esposte al virus.
Purtroppo, in questi ultimi anni, però sono aumentati non meno i casi nella popolazione più acerba, soprattutto avendo per protagonisti pazienti immunodepressi. In questi casi, quando il virus viene contratto da giovani, fondamentale è analizzare le cause, poiché, talvolta, risulta il campanello d’allarme di problematiche importanti come linfomi o altri tumori.
Come si manifesta l’herpes zoster e come combatterlo
Quando siamo bambini, come dicevamo, capita spesso di contrarre questo agente patogeno che, risiedendo nel nostro corpo, fa la sua prima manifestazione generalmente con la varicella.
Nel momento in cui ci ammaliamo il nostro organismo inizia a lavorare per combattere la malattia e per innescare una veloce guarigione. In questo caso il virus, causa della varicella, sicuro di una sua sconfitta inizia ad indietreggiare e trova rifugio all’interno di cellule nervose che lo ospiteranno per parecchio tempo e che, in poche parole, ne garantiranno la sopravvivenza grazie alle guaine presenti nei nervi. Dopo anni e anni, però, inaspettatamente, il virus può fare la sua ricomparsa in concomitanza, ad esempio, di un momento di indebolimento delle difese immunitarie, per manifestarsi nel nostro organismo attraverso l’ herpes zoster, più comunemente chiamato fuoco di S.Antonio.
L’ herpes zoster è un disturbo che compare determinando diversi tipi di segnali; in primo luogo iniziano a comparire delle bolle che, insieme, assumono la forma di una cintura. Nella zona interessate oltre alle bolle il soggetto malato incomincia a sentire forti bruciori e dolori acuti causati dal fatto che il virus colpisce terminazioni nervose e pelle che diventando più sensibile e posta a maggiori rischi e maggiore dolore.
Nella fase successiva della malattie le bolle incominciano a rompersi e al loro posto si formano piccole crosticine ed a questo punto della malattia che alcuni soggetti iniziano a manifestarla per via respiratoria.
Di per sé questa malattia non è particolarmente pericolosa, ma se colpisce zone quali l’apparato visivo o uditivo può portare a dei seri danni permanenti.
Realizzata la diagnosi del disturbo, questo, di norma, viene curato e debellato dalle nostre difese immunitarie, mentre per alleviare il dolore esterno vengono effettuate fasciature ed utilizzate pomate specifiche. In genere una volta contratto l’ herpes zoster, non ricompare più manei casi delle persone anziane, talvolta più deboli, non è impossibile che la patologia si ripresenti più volte.
Come dicevamo pur non essendo una malattia letale, l’herpes zoster, una volta contratto, è molto doloroso e fastidioso, per questo è stato approvato dalla comunità scientifica internazionale un vaccino che tutti possono fare e che prepara preventivamente il nostro organismo a combattere il virus e a far si che esso non prenda il sopravvento, manifestandosi in una delle sue varie forme.
In qualunque caso si consiglia preventivamente di chiedere un parere al proprio medico di fiducia.
Come vaccinarsi contro il fuoco di Sant’Antonio
Difficile non partire dai dati di una indagine, di qualche anno fa, commissionata da Doxa Pharma e che dalla quale emerge come ben 3 persone su 4 di quelle colpite da questa malattia, non sapesse dell’esistenza di una vaccinazione specifica. Invece la vaccinazione esiste, eccome! Ad oggi l’unica forma di profilassi per combattere l’Herpes zoster e la sua più frequente complicanza, la nevralgia posterpetica (PHN), è consiste nel il vaccino anti di MSD, Zostavax®, vaccino adatto a soggetti dai 50 anni in su.
Si tratta di una vaccinazione, contemplata dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019, è per questa offerta gratuitamente, poiché rientrante nei Livelli Essenziali d’Assistenza (LEA), raccomandati per gli individui over 65 anni.
Il vaccino Zostavax costituisce una forma vaccinale viva attenuata e in quanto tale, finalizzata a rafforzare l’immunità naturale contro VZV, controllando riattivazione e replicazione del virus, al fine di prevenirne la comparsa o almeno attenuarne la gravità.
Il vaccino si è rivelato efficace nei casi di Herpes Zoster, nelle sue complicanze ( PHN) e nel attutire gravità e dolore della patologia.
La vaccinazione contro il fuoco di Sant’Antonio è un importante strumento di prevenzione per ridurre il rischio di sviluppare questa malattia e le sue complicazioni. La vaccinazione è raccomandata soprattutto per le persone di età superiore ai 50 anni, poiché il rischio di contrarre l’herpes zoster aumenta con l’avanzare dell’età. Tuttavia, anche le persone più giovani possono essere vaccinate per proteggere la propria salute e prevenire il contagio ad altre persone vulnerabili.
Efficacia e sicurezza
Il vaccino contro il fuoco di Sant’Antonio è progettato per stimolare il sistema immunitario a riconoscere e combattere il virus della varicella-zoster. Esistono due tipi principali di vaccini disponibili: il vaccino monovalente contro l’herpes zoster e il vaccino combinato contro la varicella e l’herpes zoster. Entrambi i tipi di vaccini sono efficaci nel ridurre il rischio di sviluppare il fuoco di Sant’Antonio e possono anche contribuire a ridurre la gravità e la durata dei sintomi in caso di infezione.
Chi dovrebbe vaccinarsi e quando farlo
La vaccinazione contro il fuoco di Sant’Antonio è raccomandata per le persone di età superiore ai 50 anni, soprattutto per coloro che hanno avuto la varicella in passato. È particolarmente importante per le persone che hanno un sistema immunitario indebolito, come i pazienti sottoposti a trattamenti immunosoppressori o le persone con patologie croniche. Il vaccino è somministrato tramite iniezione e può essere realizzato, di norma, dal proprio medico di famiglia o in un centro vaccinale autorizzato.
Benefici e vantaggi della vaccinazione
La vaccinazione contro il fuoco di Sant’Antonio offre numerosi benefici e vantaggi. Innanzitutto, riduce notevolmente il rischio di contrarre la malattia, prevenendo così il dolore e l’incomodità associati all’herpes zoster. Inoltre, la vaccinazione può contribuire a ridurre la gravità dei sintomi nel caso in cui si sviluppi l’infezione, facilitando così il processo di guarigione. La vaccinazione è anche un atto di responsabilità nei confronti della salute propria e degli altri, specialmente per coloro che possono essere più vulnerabili alle complicazioni dell’herpes zoster.
L’importanza della prevenzione
Oltre alla vaccinazione, esistono altre misure preventive per ridurre il rischio di contrarre il fuoco di Sant’Antonio. Mantenere uno stile di vita sano, con una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare e riduzione dello stress, può aiutare a rafforzare il sistema immunitario e proteggere il corpo da infezioni. Inoltre, evitare il contatto diretto con persone affette da varicella o fuoco di Sant’Antonio può aiutare a prevenire il contagio. Lavarsi spesso le mani è un’altra pratica importante per ridurre la diffusione del virus.
Possibili effetti collaterali della vaccinazione
Come con qualsiasi vaccino, la vaccinazione contro il fuoco di Sant’Antonio può causare alcuni effetti collaterali. I più comuni includono dolore, rossore e gonfiore nel punto dell’iniezione. Questi effetti collaterali sono generalmente lievi e temporanei, e tendono a scomparire entro pochi giorni.
È importante sottolineare che gli effetti collaterali della vaccinazione sono generalmente meno gravi dei sintomi dell’herpes zoster e dei potenziali rischi associati alla malattia. La vaccinazione è considerata sicura per la maggior parte delle persone, ma è sempre consigliabile consultare il proprio medico prima di ricevere il vaccino, soprattutto per le persone con condizioni mediche preesistenti o allergie.
L’importanza della consapevolezza e della prevenzione
La consapevolezza del fuoco di Sant’Antonio e della disponibilità della vaccinazione è fondamentale per proteggere la nostra salute e quella delle persone intorno a noi. È importante informarsi sulla malattia e sulla vaccinazione presso fonti affidabili, come il proprio medico o le autorità sanitarie, per prendere decisioni informate sulla propria salute.
La vaccinazione contro il fuoco di Sant’Antonio è un’importante misura di prevenzione per ridurre il rischio di contrarre questa dolorosa malattia. Proteggere la nostra salute e quella delle persone a noi care dovrebbe essere sempre una priorità, e la vaccinazione è uno dei modi più efficaci per farlo. Non dimentichiamo l’importanza della consapevolezza e dell’informazione per prendere decisioni informate sulla nostra salute. Consultare il proprio medico e ricevere la vaccinazione appropriata può aiutare a proteggere il nostro benessere e vivere una vita sana e attiva. Vaccinarsi contro il fuoco di Sant’Antonio è un passo importante verso una migliore qualità della vita e una maggiore tranquillità.
La vaccinazione è consigliata e risulta gratuita per i soggetti dai 65 anni in su. Qui il link al ministero della Salute.