L’ herpes zoster è una malattia causata da un virus (la varicella) che possiamo contrarre durante l’arco della nostra vita, soprattutto nell’età infantile.
Ovviamente quando parliamo di Fuoco di S.Antonio vero e proprio riferiamo alla riattivazione del virus, a causa del virus stesso responsabile della varcella.
Il virus dell’herpes zoaster, infatti, risulta come tra i più aggressivi esponsabile della sottofamiglia degli Alpha-Herpesviridae. Si caratterizza per una sua latenza, rimanendo annidato nel corpo, dormiente nei gangli delle radici dorsali del midollo spinale, per ricomparire quando la risposta immunitaria è più vulnerabile.
Da questo il suo nome, poichè in greco herpes significa serpente e zoaster, cintura, sintetizzando mirabilmente i sintomi di un disturbo che appare come una sorta di bruciante serpente che si annida all’interno del corpo”.
Cos’è l’herpes zoaster e chi colpisce
Stiamo parlando di una patologia da non sottovalutare neppure nei numeri, calcolando che nel nostro Paese sono più di 350 mila i casi registrati, con una crescita continua, favorita sia dall’innalzamento dell’età media, sia per la contemporanea presenza di fattori epidemiologici concomitanti e/o favorenti.
Come abbiamo visto il virus dell’herpes zoaster viene riattivato, di norma, dalla compromissione delle difese immunitarie, come non meno da semplici ragioni fisiologiche (l’età innanzitutto), o da altre situazioni patologiche o iatrogene, quali stress, sindromi da immunodeficienza acquisita, xenotrapianti o altre problematiche di salute che necessitano di trattamenti immunosoppressori
L’elemento anagrafico è, dunque, uno dei fattori primari, come dimostrano le semplici statistiche, che indicano tra i 70 e gli 80 anni, la fascia più colpita, con le donne maggiormente esposte al virus.
Purtroppo, in questi ultimi anni, però sono aumentati non meno i casi nella popolazione più acerba, soprattutto avendo per protagonisti pazienti immunodepressi. In questi casi, quando il virus viene contratto da giovani, fondamentale è analizzare le cause, poichè, talvolta, risulta il campanello d’allarme di problematiche importanti come linfomi o altri tumori.
Come si manifesta l’herpes zoster e come combatterlo
Quando siamo piccolini capita spesso di contrarre questo agente patogeno che, risiedendo nel nostro corpo, fa la sua prima manifestazione generalmente con la varicella.
Nel momento in cui ci ammaliamo il nostro organismo inizia a lavorare per combattere la malattia e per innescare una veloce guarigione; in questo caso il virus, causa della varicella, sicuro di una sua sconfitta inizia a indietreggiare e trova rifugio all’interno di cellule nervose che lo ospiteranno per parecchio tempo e che, in poche parole, ne garantiranno la sopravvivenza grazie alle guaine presenti nei nervi. Dopo anni e anni, però, inaspettatamente, il virus può fare la sua ricomparsa in concomitanza, ad esempio, di un momento di indebolimento delle difese immunitarie, per manifestarsi nel nostro organismo attraverso l’ herpes zoster, più comunemente chiamato fuoco di S.Antonio.
L’ herpes zoster è un disturbo che compare determinando diversi tipi di segnali; in primo luogo iniziano a comparire delle bolle che, insieme, assumono la forma di una cintura. Nella zona interessate oltre alle bolle il soggetto malato incomincia a sentire forti bruciori e dolori acuti causati dal fatto che il virus colpisce terminazioni nervose e pelle che diventando più sensibile e posta a maggiori rischi e maggiore dolore.
Nella fase successiva della malattie le bolle incominciano a rompersi e al loro posto si formano piccole crosticine ed a questo punto della malattia che alcuni soggetti iniziano a manifestarla per via respiratoria.
Di per sè questa malattia non è particolarmente pericolosa, ma se colpisce zone quali l’apparato visivo o uditivo può portare a dei seri danni permanenti.
Realizzata la diagnosi del disturbo, questo, di norma, viene curato e debellato dalle nostre difese immunitarie, mentre per alleviare il dolore esterno vengono effettuate fasciature ed usate pomate specifiche. In genere una volta contratto l’ herpes zoster, non ricompare più ma nei casi delle persone anziane, talvolta più deboli, non è impossibile che la patologia si ripresenti più volte.
Come dicevamo pur non essendo una malattia letale, l’ herpes zoster, una volta contratto, è molto doloroso e fastidioso, per questo è stato approvato dalla comunità scientifica internazionale un vaccino che tutti possono fare e che prepara preventivamente il nostro organismo a combattere il virus e a far si che esso non prenda il sopravvento, manifestandosi in una delle sue varie forme.
In qualunque caso si consiglia preventivamente di chiedere un parere al proprio medico di fiducia.
Come vaccinarsi contro il fuoco di S.Antonio
Difficile non partira dai dati di una recente indagne commissionata da DoxaPharma e che dalla quale emerge come ben 3 persone su 4 di quelle colpite da questa malattia, non sapesse dell’esistenza di una vaccinazione specifica.
Invece la vaccinazione esiste, eccome! Ad oggi l’unica forma di profilassi per combattere l’Herpes zoster e la sua più frequente complicanza, la nevralgia posterpetica (PHN), èconsiste nel il vaccino anti di MSD, Zostavax®, vaccino adatto a soggetti dai 50 anni in su.
Si tratta di una vaccinazione, contemplata dal nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019, è per questa offerta gratuitamente, poichè rientrante nei Livelli Essenziali d’Assistenza (LEA), racomandati per gli individui over 65 anni.
Il vaccino Zostavax costituisce una forma vaccinale viva attenuata e in quanto tale, finalizzata a rafforzare l’immunità naturale contro VZV, controllando riattivazione e replicazione del virus, al fine di prevenirne la comparsa o almeno attenuarne la gravità.
Il vaccino si è rivelato efficce nei casi di Herpes Zoster, nelle sue complicanze ( PHN) e nel attutire gravità e dolore della patologia.