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Come conservare la frutta fresca in casa: scopri se usare il frigo o credenza per avere sempre frutta in forma

Conserva al meglio la frutta fresca in casa 🍎🍌! Scopri se il frigo o la credenza è l'opzione migliore per mantenere la tua frutta sempre in forma 🥭🍇. Clicca qui per i nostri consigli!

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24/03/2024
in Coronavirus, Guide sulla Salute
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frutta coonservazione
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Nel tentativo di mantenere la frutta fresca più a lungo, molti di noi si trovano davanti a un bivio: frigorifero o cestino?

E, una volta scelta la location, quale sarà il metodo migliore per conservarla? Queste domande, apparentemente semplici, nascondono dietro di sé un mondo di tecniche e strategie, alcune tramandate di generazione in generazione, altre frutto dell’innovazione tecnologica.

In questo articolo, esploreremo i migliori metodi per conservare la frutta in casa senza l’uso del congelatore (vuoi congelare la frutta? Ecco metodi e tecniche per poterla consumare sempre fresca quando vuoi, clicca qui), fornendo consigli pratici per diversi tipi di frutta e suggerendo soluzioni efficaci che potrebbero sorprendervi.

Indice Guida Gratis:

  • Guida alla conservazione della frutta senza congelarla
      • 1. Nel Frigorifero o fuori?
      • 2. Il Ruolo del cassetto refrigerato
      • 3. Sacchetti di carta vs celophane
      • A quanti gradi bisognerebbe conservare la frutta
      • Soluzioni tradizionali e consigli della nonna nella conservazione della frutta
      • Conservazione specifica Frutto per Frutto
    • Conservazione di frutta: cosa acquistare e come trasportarla
      • La frutta di stagione mese per mese
      • Inverno:
      • Primavera:
      • Estate:
      • Autunno:
    • Come conservare la frutta a casa: da sapere
      • Come si conservano le mele
      • Come si conservano le banane
      • Come si conserva l’ananas
      • Come si conservano i kiwi
      • Come si conservano le pere
      • Come conservare le pesche
      • Come si conserva l’albicocca
      • Come si conservano i meloni
      • Come si conservano le angurie
      • Come si conserva l’uva
      • Come si conservano le arance
      • Come si conservano i mandarini
      • Come conservare i limoni
      • Come si conservano i pompelmi
      • Come conservare le ciliegie
      • Come conservare le fragole
      • Come si conservano i lamponi
      • Come si conservano i lfrutti di bosco
      • Come conservare i frutti tropicali e quelli esotici
      • Come conservare litchi, mango e papaya

Guida alla conservazione della frutta senza congelarla

La conservazione della frutta è un’arte che richiede conoscenza e attenzione ai dettagli.

Distinguere tra le varie tecniche e trovare quella più adatta può fare la differenza nella durata e nella freschezza dei vostri prodotti.

Ecco alcune delle migliori strategie suddivise per tipologia e luogo di conservazione.

conservazione frutta frigo

1. Nel Frigorifero o fuori?

Nella scelta tra la conservazione della frutta nel frigorifero o a temperatura ambiente, diversi fattori entrano in gioco, tra cui la tipologia specifica della frutta, il suo stadio di maturazione al momento dell’acquisto e il tempo previsto prima del consumo. Frutti come mele, pere e uva beneficiano della freschezza del frigorifero, che ne rallenta la maturazione e preserva la croccantezza. Questi frutti, se conservati correttamente, possono mantenere la loro freschezza per diverse settimane. D’altra parte, frutti tropicali come banane, mango, e avocado, sviluppati per prosperare in climi caldi, tendono a soffrire a basse temperature, che possono alterare la loro consistenza e sapore, oltre a interrompere il processo di maturazione. È quindi consigliato conservarli a temperatura ambiente fino al raggiungimento della maturità desiderata. Alcuni frutti, come le pesche o le prugne, possono essere lasciati fuori fino a che non hanno raggiunto la maturazione, per poi essere trasferiti in frigorifero per conservarne la freschezza. La conoscenza di queste differenze e l’attenzione al dettaglio possono fare la differenza nel mantenere la vostra frutta deliziosa e pronta al consumo per un periodo più lungo.

2. Il Ruolo del cassetto refrigerato

Il cassetto refrigerato del frigorifero è una caratteristica spesso sottovalutata ma essenziale per la conservazione ottimale di certi tipi di frutta. Progettato per mantenere un livello di umidità più elevato rispetto al resto del frigorifero, questo spazio è l’ideale per frutti che traggono beneficio da un ambiente leggermente umido. Frutti come uva, ciliegie, e fragole, ad esempio, possono perdere rapidamente la loro succosità e freschezza se esposti ad aria troppo secca. Il cassetto refrigerato aiuta a preservare queste qualità, estendendo significativamente la vita di questi alimenti delicati. Inoltre, per frutti sensibili come le pere o i kiwi, che possono maturare troppo rapidamente o diventare farinosi se conservati in condizioni non ideali, il cassetto offre un ambiente che rallenta questi processi, permettendo una conservazione più lunga e uniforme. È importante ricordare che non tutti i frutti beneficiano di questa umidità: frutti che emettono etilene, come mele e banane, possono accelerare la maturazione di altri prodotti se conservati insieme nel cassetto. Pertanto, la gestione attenta di quali frutti posizionare insieme e la separazione di quelli che producono etilene possono ottimizzare ulteriormente la conservazione e garantire che il cibo rimanga fresco e gustoso più a lungo.

3. Sacchetti di carta vs celophane

La scelta tra sacchetti di carta e celophane per la conservazione della frutta in frigorifero può influenzare notevolmente la durata e la qualità dei prodotti. I sacchetti di carta sono particolarmente utili per frutti che emettono etilene, un gas naturale che accelera la maturazione. Mele, pere e banane, ad esempio, possono beneficiare di questa condizione poiché i sacchetti di carta consentono una circolazione dell’aria ottimale, riducendo l’accumulo di umidità e, di conseguenza, il rischio di muffa e marciume. Questo ambiente leggermente più asciutto e ventilato aiuta a mantenere i frutti freschi per un periodo più prolungato rispetto alla loro conservazione a contatto diretto con l’aria fredda e secca del frigorifero. D’altra parte, il celophane, pur essendo utile per mantenere l’umidità di certi ortaggi, tende a creare un ambiente troppo umido per la maggior parte dei frutti, favorendo la formazione di condensa e, quindi, accelerando i processi di deterioramento. Questo materiale è meno traspirante rispetto alla carta, e l’accumulo di umidità può essere particolarmente dannoso per frutti delicati come fragole, more e lamponi, che marciscono rapidamente in condizioni di eccessiva umidità.
È importante notare che, mentre alcuni frutti si conservano meglio in sacchetti di carta nel frigorifero, altri non hanno bisogno di alcun sacchetto. Frutti come l’uva e le ciliegie, ad esempio, possono essere semplicemente riposti nel cassetto refrigerato in contenitori che permettono una lieve circolazione dell’aria. Inoltre, l’uso di sacchetti riutilizzabili in tessuto o altri materiali sostenibili può offrire una buona alternativa al celophane per chi cerca opzioni più ecologiche senza compromettere la freschezza della frutta.

come non fare marcire la frutta

A quanti gradi bisognerebbe conservare la frutta

La conservazione della frutta nel frigorifero dovrebbe avvenire a temperature che oscillano tipicamente tra i 3°C e i 5°C. Questo range di temperatura è considerato ideale per rallentare la maturazione della maggior parte dei frutti e per minimizzare la perdita di umidità, senza causare danni da freddo come annerimenti o ammorbidimenti indesiderati.

Tuttavia, alcuni frutti tropicali sensibili al freddo, come banane, mango, avocado, e papaya, possono soffrire se conservati a temperature troppo basse, soprattutto se non sono completamente maturi. Questi frutti possono mostrare segni di danno da freddo, come macchie scure sulla pelle o interruzioni nel processo di maturazione, se conservati al di sotto dei 10°C. Per frutta che emette etilene, come mele e pere, la conservazione in frigorifero può anche aiutare a contenere la diffusione di questo gas di maturazione, rallentando l’effetto che hanno su se stessi e su altri prodotti conservati vicini.

È importante notare che, prima di refrigerare la frutta, bisognerebbe sempre assicurarsi che sia asciutta per evitare la formazione di muffa dovuta all’eccesso di umidità. Inoltre, per alcuni frutti, può essere utile utilizzare i cassetti dedicati all’interno del frigorifero, progettati per mantenere un’umidità relativa più elevata, ideale per frutti che beneficiano di un ambiente leggermente umido.

Soluzioni tradizionali e consigli della nonna nella conservazione della frutta

Le soluzioni tradizionali e i consigli della nonna hanno spesso radici nella saggezza popolare e nell’osservazione di lungo termine dei cicli naturali, dimostrandosi preziosi anche nell’era moderna per la conservazione della frutta. Questi metodi spaziano dall’utilizzo di materiali naturali a tecniche specifiche di posizionamento e conservazione, offrendo soluzioni semplici ma efficaci che non richiedono tecnologie avanzate.
Ad esempio, avvolgere i gambi delle banane con pellicola o con un tessuto permette di isolare il gas etilene prodotto naturalmente durante il processo di maturazione, rallentandolo e consentendo alle banane di rimanere fresche più a lungo. Questo trucco, semplice ma efficace, si basa sulla comprensione del ruolo dell’etilene nella maturazione della frutta.

Un altro consiglio tramandato è quello di conservare le mele lontano da altri frutti e verdure. Le mele producono una quantità significativa di etilene, che può accelerare la maturazione (e quindi il deterioramento) di frutti e verdure vicine. Separare le mele da altri prodotti nel frigorifero o nella dispensa può aiutare a mantenere tutto fresco più a lungo. L’utilizzo di foglie di giornale per avvolgere singolarmente frutti come pere o pesche prima di riporli in un luogo fresco è un altro esempio di tecnica antica che sfrutta la capacità del giornale di assorbire l’umidità in eccesso, riducendo il rischio di marciume e mantenendo la frutta in condizioni ottimali per un periodo più lungo.

Infine, il posizionamento strategico della frutta nella casa può anche influenzare la sua longevità. Frutti che maturano a temperatura ambiente, come pomodori e avocado, possono essere conservati su un bancone lontano dalla luce diretta del sole per evitare un’eccessiva maturazione. Una volta raggiunto il grado di maturazione desiderato, possono essere trasferiti in frigorifero per rallentare ulteriori cambiamenti.
Queste tecniche, sebbene possano sembrare semplici, sono il risultato di anni di osservazione e sperimentazione. Adottando questi consigli, possiamo non solo estendere la freschezza della nostra frutta ma anche riconnetterci con un sapere tradizionale che arricchisce la nostra vita quotidiana con pratiche sostenibili e consapevoli.

Conservazione specifica Frutto per Frutto

La conservazione specifica frutto per frutto richiede un approccio personalizzato, poiché ogni tipo di frutta ha esigenze uniche in termini di temperatura, umidità e esposizione all’etilene. Qui di seguito, una sinbtetica guida dettagliata (al fondo dell’articolo, approfondiremo ulteriormente l’argomento) per alcuni dei frutti più comuni, delineando il metodo ottimale per conservarli al meglio.

  • Mele: Meglio conservarle nel cassetto del frigorifero, in sacchetti di carta. Isolarle da altri frutti per evitare che l’etilene che emettono acceleri la maturazione degli altri alimenti.
  • Banane: Da conservare a temperatura ambiente, possibilmente appese o con i gambi avvolti in pellicola per rallentare la maturazione. Evitare il frigorifero fino a quando non sono completamente mature.
  • Uva: Conservare in frigorifero, idealmente nel cassetto con umidità controllata, in un sacchetto di carta forato o in un contenitore aperto per mantenere la freschezza senza accumulo di umidità.
  • Pere: Possono maturare a temperatura ambiente; una volta raggiunta la maturazione desiderata, trasferirle in frigorifero per prolungare la conservazione.
  • Ciliegie: Meglio conservate in frigorifero, in sacchetti di plastica perforati o contenitori aperti. Consumarle entro una settimana per godere della loro freschezza ottimale.
  • Pesche e Nettarine: Lasciarle maturare a temperatura ambiente su un bancone. Una volta mature, spostarle in frigorifero dove possono essere conservate per alcuni giorni.
  • Fragole: Conservarle in frigorifero, possibilmente in un contenitore con carta assorbente per ridurre l’umidità. Non lavarle prima della conservazione per prevenire la formazione di muffa.
  • Lamponi e More: Similmente alle fragole, meglio conservarli in frigorifero in un contenitore con carta assorbente. Consumare rapidamente, poiché tendono a deteriorarsi velocemente.
  • Kiwi: Se non sono completamente maturi, lasciarli a temperatura ambiente. Una volta maturi, trasferirli in frigorifero per mantenere la freschezza.
  • Avocado: Maturare a temperatura ambiente. Per rallentare la maturazione una volta che hanno raggiunto il punto desiderato, conservarli in frigorifero.
  • Mango: Come per avocado e kiwi, maturare a temperatura ambiente e poi refrigerare per rallentare ulteriormente la maturazione.
  • Ananas: Meglio conservato a temperatura ambiente se consumato entro pochi giorni. Altrimenti, tagliare e refrigerare in un contenitore ermetico per prolungare la freschezza.
  • Meloni: Conservare a temperatura ambiente fino alla maturazione. Dopo il taglio, avvolgere in pellicola trasparente e refrigerare per mantenere l’umidità e la freschezza.
  • Anguria: Mantenere a temperatura ambiente per conservare i migliori sapori. Una volta tagliata, conservare in frigorifero coperta da pellicola per prevenire l’assorbimento di odori e mantenere l’umidità.

Ogni frutto presenta sfide uniche nella conservazione, ma con l’approccio giusto, è possibile estendere significativamente la loro freschezza e gusto. Ricordate sempre di verificare lo stato della frutta regolarmente e consumare quelli che iniziano a mostrare segni di deterioramento per ridurre gli sprechi.


frutta regole conservazione

La conservazione ottimale della frutta in casa, evitando l’uso del congelatore, si rivela una vera e propria scienza domestica che abbraccia tanto la tradizione quanto l’innovazione. La corretta scelta dei metodi di conservazione non solo assicura una maggiore durata della freschezza e del sapore ma contribuisce anche a preservare le essenziali proprietà nutritive di ogni singolo frutto. Dall’avvolgere i gambi delle banane per rallentarne la maturazione all’utilizzo di sacchetti di carta per le mele, ogni tecnica ha il potenziale di trasformare il modo in cui conserviamo e godiamo della nostra frutta quotidiana. Il consiglio è quello di esplorare e sperimentare con i vari metodi presentati, scoprendo attraverso prove ed errori quali strategie funzionano meglio per le vostre esigenze e preferenze personali. Non dimenticate di attingere anche dalla saggezza delle generazioni passate, poiché molti dei consigli della nonna si basano su osservazioni acute e provate dall’esperienza. In ultima analisi, l’obiettivo è massimizzare il valore nutrizionale e il piacere derivato dal consumo di frutta fresca, riducendo al contempo gli sprechi alimentari e contribuendo a uno stile di vita più sostenibile e consapevole.
Se mantenere la frutta fresca efficacemente rappresenta un’esigenza da sempre, come conservare la frutta in tempi di Coronavirus, quando ci è richiesto di stare il più possibile in casa, si tratta di una necessità ancora maggiore.
Dovendo uscire il meno possibile e, per quel poco che lo facciamo, per fare spesa per intere settimane, è evidente che la la frutta che mangeremo non potrà essere sempre di giornata.

Insomma, mai come in questi giorni sarebbe preferibile evitare di trovarci in frigo frutti ammuffiti, o essere costretti a mangiare banane tanto annerite quanto poco invitanti.
È per questo che diventa di grande importanza adottare le giuste tecniche di conservazione, anche perchè quello che, in tempi normali e potendo, rappresenterebbe la prima norma, acquistare poco e per un consumo quotidiano, evidentemente rappresenta una raccomandazione che non possiamo applicare oggi.

Vediamo allora quali sono i migliori suggerimenti da seguire e le regole di base per conservare  la frutta al meglio, una volta acquistata.
Di seguito quindi i trucchi più efficaci per mantenere commestibili il più possibile mele, pere & C.

Conservazione di frutta: cosa acquistare e come trasportarla

Esaurito il primo comandamento della spesa consapevole, ossia ricorrere ad acquisti giornalieri, beneficiando di frutta e verdura sempre fresca e minimizzando il rischio di buttarla via, sono due, comunque, le regole per conservare la frutta che possiamo seguire anche in tempo di isolamento e che dovrebbero aiutarci nell’economizzazione dei nostri acquisti.

Il primo, banale quanto spesso disatteso, è quello di optare per frutta di stagione (di seguito un utile schema che, per singolo mese, indica quali sono i prodotti da comprare).
E, regola ancora più importante, scegliendo rigorosamente prodotti non troppo maturi. Questo vi permetterà, infatti, di poter contare su più giorni di possibile utilizzo.
Ancor meglio, sempre da questo punto di vista, puntare su alimenti freschi e non già imballati. Se, infatti, afferrare il primo cestino che ci viene a portata di mano è più veloce e pratico, perdere qualche minuto ad indossare guanto e pesare la merce, rappresenta sempre la scelta migliore.

Infine, se volete imparare a conservare la frutta davvero come Dio comanda,  occhio anche al trasporto! L’ideale sarebbe quello di utilizzare contenitori di carta, tipo pane, o cestini di vimini. No alla plastica che sfavorisce la corretta conservazione di frutta e verdura. Il calore prodotto, infatti, determina una sorta di sauna, assolutamente dannosa alla freschezza degli alimenti.

La frutta di stagione mese per mese

Inverno:

  • Gennaio: mandarini, arance bionde, clementine, pompelmi, limoni, cedri, diverse varietà di mele, pere, fragole Rosetta, cachi, sorbe e corbezzoli (sconosciuti ai più, ma dalle molte proprietà benefiche), litchi
  • Febbraio: mele, pere, arance, pompelmi, limoni, fragole, cachi, kiwi
  • Marzo: mele, pere, arance, mandarini, limoni, cedri, fragole, kiwi

Primavera:

  • Aprile: pere, limoni, cedri, fragole, kiwi, nespole
  • Maggio: limoni, fragole, ciliegie, nespole, mini angurie, meloni
  • Giugno: limoni, albicocche, pesche, fragole, ciliegie, susine, frutti di bosco, meloni, angurie

ruota salute frutta per mesi

Estate:

  • Luglio: limoni, albicocche, pesche, fragole, ciliegie, prugne, fichi, susine, frutti di bosco, lamponi, mirtilli, ribes, angurie, meloni
  • Agosto: albicocche, pesche, prugne, susine, fichi d’India, lamponi, more, mirtilli, uva, banane siciliane, angurie, meloni
  • Settembre: limoni, lime, pere, pesche, prugne, fichi, more, uva

Autunno:

  • Ottobre: mele, pere, pompelmi, castagne, kiwi, melograni, pinoli, uva
  • Novembre: arance, mandarini, limoni, limequat, mele, cachi, castagne, melograni, uva, avocado
  • Dicembre: arance, mandarini, pompelmi, limoni, limequat, mele, pere, noci, castagne, uva, avocado

Come conservare la frutta a casa: da sapere

Innanzitutto va sottolineato come, di norma, molti tipi di frutta andrebbe conservata al di fuori del frigo.
Il motivo? L’etilene, ossia la sostanza gassosa che viene prodotta dalla frutta e ne accelera la maturazione.
Quelli che ne sprigionano di più sono i cosiddetti frutti “climaterici”, in primis mele e banane, ma non meno pere, pesche, prugne, susine, meloni, ananas e kiwi.

Questi andrebbero non conservati in frigo, poichè, oltre a presentare una maturazione breve, tendono a  velocizzare la maturazione dei frutti che gli sono accanto. Particolare non meno trascurabile, inoltre, possono influenzare fortemente gli odori del frigorifero. (vuoi sapere come pulire il frigorifero, leggi la guida).
Meglio custodirli in dispensa, ma prestate attenzione a che gli scaffali non siano alla luce diretta del sole.
Al limite metteteli in frigorifero, solo nel caso il frutto sia già molto maturo, salvo però consumarlo a brevissimo.

Di contro, al contrario, la famiglia dei frutti che non sono “climaterici”, a causa della bassissima produzione di etilene, possono essere senza alcun problemi messi in frigorifero.
In questa categoria rientrano fragole, agrumi, frutti di bosco, ciliegie, ecc…
Sfruttando quanto detto a proposito dei frutti climaterici, potrete anche “forzare” la maturazione di questi ultimi, accelerarla, mettendoli a fianco di una mela o pera.

frutti climaterici

Come si conservano le mele

Che allontanino il medico o no, le mele rappresentano un frutto che dovrebbe essere presente nelle nostre case.
Per poterne, però, gustare al massimo la bontà e per beneficiare al massimo del loro patrimonio di vitamine e sali minerali è indispensabile conservarle al meglio. Questo, inoltre, ci consentirà di evitare inutili sprechi.

Così come per molti altri frutti, alla base di una buona conservazione c’è un semplice sacchetto del pane.
Se le tenete fuori, meglio evitare di lasciarle al sole diretto. Si a dispensa, ma potrebbe andare bene anche la cantina. L’ideale sarebbe disporle su ripiani, in un luogo riparato e fresco, al buio. Mai, però, ad una temperatura sotto zero.

Sempre in un sacchetto di carta, potete riporle in frigorifero, stando attenti a tenerle separate da altri frutti. Così potranno anche durare per 2 settimane e più.

mele vitamine

Come si conservano le banane

Idem con patate per le banane. In questo caso converrebbe comprarle con le punte ancora verdi (ancor meglio se spesse nella zona centrale, segno di coltivazione migliore), quando sono poco mature; evitate, in fase di acquisto, quelle di colore giallo intenso o che presentano già delle zone scure.

Lato conservazione non dividetele, in quanto mantenendole in casco, ne prolungherete la commestibilità per 3-4 giorni. Staccatele, una alla volta, solo quando dovete mangiarle.
Ricordate di tenerle sempre fuori frigo, a temperatura ambiente, poichè il freddo ne compromette la corretta maturazione, rendendole mollicce e nere. E se le tenete in un’alzata, mai vicino alle mele!

Se volete evitare che i bimbi le rifiutino, vedendole nere, basterà che utilizziate una comune pellicola per alimenti, per  avvolgere il picciolo del frutto o dei frutti con la pellicola per alimenti.
Qualora invece le abbiate già sbucciate, in attesa di essere utilizzate per un dolce o una macedonia, perchè non anneriscano, bagnatele con qualche goccia di limone, ananas o lime, che, grazie alla vitamina C contenuta, agiranno da antiossidanti.

Come si conserva l’ananas

Anche in questo caso importante la selezione in fase d’acquisto. È necessario, parlando di ananas, acquistarne uno già sufficiente maturo, visto che la maturazione non avviene più dopo la raccolta. Ce ne possiamo accertare, verificando che l’ananas presenti un colore tra il giallo e il verde, senza che abbia macchie marroni.
Al tatto deve risultare duro, cedendo solo ad una certa pressione. Anche le foglie dovrebbero essere di un bel verde, e se si staccano, occhio, significa che il frutto è già in fase di maturazione avanzata.

Nella scelta di un ananas ancora più importante è l’olfatto.
Arrivati a casa, la sua conservazione deve avvenire sempre su uno scaffale, “sbattendolo al fresco”, solo se intendete mangiarlo nel giro di un paio di giorni e lo vogliate fresco al gusto.

Discorso diverso quando lo avete tagliato. In questo caso l’ideale sarebbe conservarlo un un contenitore, da mettere in frigo.

Come si conservano i kiwi

Anche i kiwi possono essere comodamente conservati in cucina, alla temperatura di casa. Quando ancora acerbi, tenderanno a maturare nel giro di due settimane.

Se vogliamo mangiarli prima, possiamo accelerare la loro maturazione, ponendo all’interno di una cassetta anche solo un paio di mele o banane, vista l’alta quantità di etilene che producono.
Ancor prima faremo (ci vorranno 4 o 5 giorni) se questo matrimonio di frutti, verrà celebrato in un sacchetto di carta. Una mela o un pera basteranno per 5 o 6 kiwi.

Il frutto sarà maturo solo nel momento in cui risulterà morbido, ma non molliccio al tatto.
Quando raggiunge questo stadio, però, ricordatevi di mangiarlo in non più di una settimana, a questo punto tenendolo in frigo, altrimenti perderà tutte le sue proprietà organolettiche.
Al termine il kiwi, ormai molle, perderà gran parte del suo sapore.

conservare kiwi

Come si conservano le pere

Come conservare la frutta, quando si tratta di pere. Ci troviamo di fronte ad un frutto che può essere, più di altri, conservato validamente in frigo o a temperatura ambiente.
Ciò dipende anche dalle tante varietà e diversi periodi di maturazione.

Mantenendole in dispensa, raggiungeranno una maturazione (sempre che non le abbiate acquistate troppo mature) in circa una settimana. Qualora vogliate accelerarne i tempi, tenendole a temperatura ambiente, insieme a mele o kiwi, saranno pronte in 2 o tre giorni.

Se, al contrario, ne volete rallentare il processo, ponendole in frigorifero (attorno ai 2 gradi) raggiungerete il vostro obiettivo. Ancora meglio se le conservate all’interno di un sacchetto di carta, custodendole nello scomparto chiller del frigo, ossia nello spazio che, grazie ad una temperatura indipendente, garantisce una freschezza più duratura, di carne, pesce e verdura.

Come conservare le pesche

Buone quanto deteriorabili, questo gustoso frutto estivo non brilla per durata. Esistono, però, degli accorgimenti per prolungarne la vita.

Finchè si tratta di un paio di pesche, potrete tenerle tranquillamente in bella vista su un’alzatina, per poi consumarle nei due, tre giorni successivi.
Qualora, invece, ne abbiate acquistate di più, sarebbe meglio, metterle in frigo, ma non sciolte, quanto piuttosto all’interno di un sacchetto, perchè non vengano a contatto con altri alimenti e neppure con l’aria.

Ovviamente molti coloro che preferiscono congelarle. In questo caso, eliminate pelle e nocciolo, tagliatele a fette, per poi metterle in sacchi frigo o vaschette per gli alimenti.

cpme si conservano le pesche

Come si conserva l’albicocca

Ricche di vitamine A e C le albicocche, favorendo la produzione di melanina, sono preziosi alleati per la nostra abbronzatura, così come sono utili per la salute della nostra pelle, combattendo i radicali liberi.
Apportano, inoltre, tutta una serie di minerali, disponendo non meno di un elevato contenuto di fibre.
Insomma, trattiamole (e conserviamole) almeno bene).

In quanto frutto climaterico, l’albicocca andrebbe conservata rigorosamente in dispensa, possibilmente consumandola nei due giorni successivi. Terranno un po’ di più, se conservate in frigorifero, sopra un vassoio foderato con carta da cucina.

Qualora abbiate comprato dei frutti acerbi, ponendoli in un banale sacchetto di carta e lasciandolo fuori dal frigo. Eventualmente potrete riporle al fresco, ma solo giunte a maturazione.

Come si conservano i meloni

Emblema dell’estate e antidoto vincente all’arsura e alla sete, anche il melone prevede le sue tecniche di conservazione precise.

Si tratta di un frutto che può essere tranquillamente tenuto a temperatura ambiente, ma, in questo caso, attenzione a sole e fonti di calore, che ne velocizzano eccessivamente la maturazione.
Non mettetelo sul balcone, quindi, ma prediligete luoghi freschi.

Nel frigo potete metterlo al massimo, qualche ora prima di consumarlo o qualora abbiate a che fare con un melone Retato. Quest’ultimo, infatti, tende a maturare (e marcire) in un niente e in questo caso, metterlo al freddo, ma non a contatto delle pareti, potrebbe rappresentare una buona soluzione.

melone conservazione

Come si conservano le angurie

Partiamo dall’inizio, la scelta dell’anguria. Sceglietene una che abbia una forma rigorosamente regolare e ovale. Nella scelta, non meno importanza ha il tatto: picchettando sulla buccia, se sentiamo un  rumore sordo, vuol dire che è matura, di contro se ci sembra vuota, significa che è da evitare.
Anche l’aspetto cromatico ha la sua importanza, la buccia dovrebbe presentare un bel  verde con striature. Sempre relativamente alla buccia, se provando a graffiarla, viene via con facilità, allora è ok, è matura al punto giusto, se al contrario non si stacca, il frutto è ancora sufficientemente acerbo.

Se, invece, la acquistate a fette, fate attenzione che la polpa si presenti di un rosso intenso.
Se volete consumarla al meglio, consumatela fresca. Finchè non è aperta, la sua conservazione è semplice, necessitando di temperatura ambiente e non richiedendo alcun accortezza particolare.

Una volta aperta, sarebbe utile anche lavare il frutto, evitando così agli eventuali batteri di restare nella polpa e proliferare durante la conservazione. Tagliata a pezzettini, poi messi in sacchetti di plastica e conservati in frigo, può consentirne una conservazione anche per settimane.
Non meno utile è la possibilità di congelarla, per poi, una volta scongelata, dopo pochi minuti essere pronta per utilizzare. (volete sapere come lavare la frutta, ecco la guida).

Come si conserva l’uva

Per i dolci acini, da togliere subito dalla confezione, conservazione che avviene in frigo e che ne assicura il consumo per circa una settimana.
Non prima, però, di avere messa l’uva in un sacchetto di carta o in una scatola di plastica traforata.

Mai, però, procedere con il freezer, poichè l’uva non può essere congelata, poichè facendola, poi al momento dello scongelamento, perde di consistenza, non essendo più buona.

Inoltre, non meno da considerare, che tendendo ad assorbire con una certa facilità gli odori, sarebbe sempre consigliabile riporre l’uva in un contenitore o, comunque, non metterla a contatto con altri alimenti.

Come si conservano le arance

Tutto parte dal momento dell’acquisto. Sprecate qualche istante in più, ma ricordatevi di controllare buccia e  consistenza: di norma se il frutto risulta splendente, difficilmente non è stato trattato, mentre se al tatto appare eccessivamente molle, probabilmente è già maturo o si è rovinato, nel corso del trasporto.
Anche ammaccature e tagli ne sconsigliano l’acquisto. Difficilmente in queste condizioni potrà conservarsi a lungo.

A differenza di altri frutti, l’arancia gode di una vita piuttosto longeva. Al di là delle tante tipologie (la Valencia, se conservata al freddo, può resistere anche 3-4 mesi), le arance si adattano senza particolari difficoltà a temperature e umidità casalinga.
Questo permette anche di tenerle in un portafrutta al centro della tavola o lasciare le cassette in terrazzo. Essendo un frutto invernale, regge bene infatti il freddo.
Così conservate, le nostre arance potranno tenere la maturazione anche per un mese intero.

Ovviamente possiamo tenerle anche in cucina, anche se temperature eccessive, ne ridurranno la vita.
Alternativa possibile anche quella di metterla all’interno dello scomparto, per frutta e verdura, in ogni caso sempre  senza ammassarle o schiacciarle, evitando problemi alla buccia.

spremuta arance migliori

Come si conservano i mandarini

Una volta eliminato l’imballaggio, verificate che non vi siano segni di muffa e macchie marroni. In caso sentiate il frutto troppo molle, con tutta probabilità, è già andato e può essere sensato buttarlo.
Anche i mandarini, come un po’ tutti gli agrumi in generale, può essere tenuto, senza problemi di sorta, a temperatura ambiente. In questo caso, si manterrà dolce e succoso almeno per una settimana.

Questo soprattutto considerando la stagione in cui si mangiano, quando le temperature non sono tropicali.
In ogni caso vanno sempre tenuti al riparo da luce diretta.
Sempre utile far uso di un recipiente ventilato, che favorisca la circolazione dell’aria. Anche il sacchetto di rete in cui, spesso, vengono venduti va bene, contribuendo a prevenirne la muffa e prolungarne la freschezza.

Se amate sentirli freschi in bocca, nulla vi vieta di usare il frigo. In questo caso la loro durata si spinge a circa due settimane, sempre che non li mettiate accanto a frutti che ne accellerino la maturazione.

Come conservare i limoni

Si tratta di un frutto che troviamo pressochè tutto l’anno in vendita e che, di suo, presenta una delle longevità maggiori, mantenendosi in maturazione sulla pianta anche 2 mesi.
Detto ciò è sempre preferibile evitare gli sprechi e ottimizzare quello che abbiamo in casa.

La sua conservazione risulta ancora più agevole, se al momento dell’acquisto, scartiamo gli esemplari eccessivamente molli o macchiati.
A temperatura ambiente, un sacchetto di questi agrumi dura, non ponendolo alla luce diretta o al calore eccessivo, senza problemi una settimana, per poi andare a guastarsi, con le inevitabili macchie sulla scorza e muffa. Se li riponete in un portafrutta, evitate di ammassarli troppo l’uno sull’altro.

Di norma questa la conservazione del limone, tranne in occasioni e estate torride e afose, nel cui caso, conviene ricorrere al frigo. In questo caso utilizzate normali sacchetti di plastica sottovuoto e con chiusura ermetica, ponendoli nei ripiani in mezzo del vostro elettrodomestico. Questo dovrebbe farli durare anche un mese, senza particolari perdite in fatto di sapore, ma anche consistenza e profumazione.

Non meno frequente i casi in cui del limone ne sia rimasta solo una parte (avendo già utilizzata l’altra per condire). In questo caso per evitare la pattumiera, vi basterà arrotolare gli spicchi residui in pellicola trasparente e metterli in frigo.

Così, evitando che perda acqua e si ossidi, potrete utilizzarlo ancora.
Tenete conto che, di norma una volta tagliato, il limone dovrebbe essere utilizzato nei 3 giorni.

Come si conservano i pompelmi

Come tutti gli agrumi in generale, i pompelmi si conservano senza alcuna difficoltà. Il fatto che la raccolta ne blocchi la maturazione fa si che possano essere mantenuti per un paio di settimane tanto a temperatura ambiente quanto in frigorifero, preferibilmente nello scomparto della frutta  e della verdura.

come conservare pompelmo

Come conservare le ciliegie

Frutto tipicamente estivo, le ciliegie abbondano sugli scaffali dei supermercati, da Maggio a Luglio, e spesso, vittime dalla golosità, tendiamo ad acquistarne troppe, rischiando poi di doverle buttare.

Se vogliamo evitare di sprecarle, soprattutto quando non sono ancora mature, dobbiamo far sì che rimangano asciutte e tenerle in un ambiente che assicuri un’umidità costante.
Possiamo, come sempre, ricorrere ad un sacchetto di carta scura, e in questo modo le nostre perle rosse si manterranno integre anche 4-5 giorni.
Quando fa particolarmente caldo, meglio ricorrere  al frigorifero, per poi, prima di mangiarle, ricordarsi di tirarle fuori un’ora prima, evitando che risultino troppo fredde al palato.

Semplice è anche la loro conservazione in freezer quando sono mature e pronte per essere mangiate. Dopo averle lavate e asciugate accuratamente, sarà sufficiente metterle in un vassoio, distanziate l’una dall’altra, per una prima congelazione.
Una volta congelate, sarà sufficiente metterle in un sacchetto trasparente per alimenti, e rimetterle in freezer. Questa tecnica le preserverà anche per diversi mesi (sino a 6), mantenendo inalterati sapore e proprietà nutrizionali.

Come conservare le fragole

Sempre in tema di conservare la frutta, eccoci alle fragole.Non essendo frutti climaterici, per le fragole possiamo optare senza dubbi per il frigorifero.
Utilizzando le giuste accortezze, potremo far durare il nostro cestino sino ad una settimana, prima che sia consumato. Questo dipenderà, naturalmente, dalla bontà del vostro acquisto: di norma, se fresche, dovrebbero presentare  un colore rosso brillante, omogeneo.

AL supermercato, controllate che nella vaschetta non sia presente liquido, le fragole siano ammaccate o vi siano tracce di muffa sui frutti, perchè rischierebbero di danneggiare anche quelle buone. Anche un profumo troppo spiccato, è indice di una maturazione eccessiva.
Se sono in una confezione di plastica, fate un foro, altrimenti basterà metterle su un ripiano fresco e asciutto, evitando di passarle sotto l’acqua se non dovete consumarle subito.

Possiamo congelarle anche senza problemi. Dopo averle lavate bene, preparatele come meglio credete.
Se non sono troppo grandi e mature, potremo anche congelarle intere, anche se di norme sono ridotte a rondelle o pezzi, pronte per essere utilizzate per la preparazione di dolci o guarnirli.
Non meno possono essere ridotte in una dolce purea, da utilizzare all’occorrenza, eventualmente per centrifugati di frutta e smoothies.

lamponi conservazione

Come si conservano i lamponi

Così come tanti frutti di bosco, anche i lamponi si presentano facilmente deperibili, prevedendo la necessità, per proteggerli dall’umidità, di porli in un contenitore, per un consumo che deve avvenire ugualmente in 2-3 giorni.
Si prestano anche ad essere congelati.

Più agevole la conservazione dei mirtilli che, quando raccolti a dovere, possono resistere in dispensa anche per un paio di giorni, mentre in frigo, ad una temperatura, tra i 4–5 °C., possono resistere anche una decina di giorni.

Sempre in termini di bacche, se avete a che fare con le more, c’è da ricordare che dopo averle comprate, vadano mangiate prestissimo. Se pensate di consumarle entro le 48 ore, potrete tenerle anche a temperatura ambiente, o anche in frigo, ma non alla rinfusa, ma una a fianco all’altro. L’importante è non lavarle mai, perchè così facendo ne accelerereste il deterioramento, costringendovi a consumarle in non più di 2 ore. È anche possibile congelarle in un sacchetto per surgelati, rammentando che, una volta scongelate, vanno mangiate in giornata.

Come si conservano i lfrutti di bosco

In fatto di ribes, invece, l’indicazione è di puntare su  grappoli di bacche, che si presentino gonfie, sode e lucide.
Tenendole nello scomparto frutta e verdura del frigo, saranno buone per 3-4 giorni, mantenendo il loro sapore unico.

Infine se dovete conservare dei deliziosi frutti di bosco, una volta verificato che non vi siano degli esemplari ammuffiti o ammaccati, potete metterli in frigo, soprattutto quando il loro consumo è immediato o quasi.
Vanno poi lavati in scolapasta accuratamente, aggiungendo all’acqua un pizzico di bicarbonato, per poi scolarli su un panno di cotone, facendoli asciugare accuratamente.

Questa semplice operazione ne incrementa il tempo di conservazione, mettendoli in un contenitore ermetico o un barattolo, all’interno del frigorifero.

 

Come conservare i frutti tropicali e quelli esotici

Vero concentrato di energia, ma anche considerato come frutto dell’amore, l’avocado presenta anche molti altri benefici: aiuta il senso di sazietà, è ricco di antiossidanti e grassi buoni, che ci aiutano a combattere il colesterolo, insomma vale la pena custodirlo con cura. Per farlo vi basterà, se ancora acerbo, metterlo un un sacchetto del pane, e consumarlo entro una settimana; se, al contrario, è già maturo, l’ideale è metterlo in frigo, dove rimarrà buono per 3-4 giorni.

Una volta aperto, irrorandolo con un paio di gocce di limone o aceto di mele, ne prolungherete la vita, per poi sigillarlo con una pellicola per alimenti e metterlo nella parte più fredda del frigo. Due e tre giorni per il consumo.
Esiste anche la possibilità di congelarlo, anche se, a tal scopo, dovremmo frullarne la polpa, aggiungendovi qualche goccia di limone. La crema ottenuta, va messa in  un contenitore di vetro chiuso ermeticamente e conservata in freezer, anche sino a sei mesi.

Altrettanto ricco di virtù, il cocco. Prezioso alleato nelle perdite di peso, ricco di fibre sali minerali e potassio, rappresenta un eccellente integratore per chi fa sport, come combatte il colesterolo e ci aiuta a idratarci.
Una volta aperto, va tenuto in frigo imbevuto nella sua acqua o in acqua fredda. Chiusa, invece, potrete tenerla anche in dispensa, dove potrà rimanere anche per un paio di mesi.

mango conservaziobe

 

Come conservare litchi, mango e papaya

Dalla lontana Cina, ecco il litchi. Per la sua conservazione potrete anche far ricorso alla temperatura ambiente. Hanno un guscio sottile e per questo tendono ad asciugarsi, consigliandone il consumo entro la settimana.
Potete anche conservarli in frigo, in questo caso dureranno anche due settimane, ma a perderci sarà il sapore.
Se proprio optate per questa soluzione, non dimenticate di metterli all’interno di una busta di plastica.

Immancabile il mango, ormai entrato a pieno titolo nelle tavole nostrane. Ricco di vitamina C, ha una serie di benefici quasi sconfinati, combattendo i radicali liberi, essendo un frutto anti-tumorale, anti-insonnia e lassativo.
Integro potrete anche tenerlo a temperatura ambiente, purchè in un luogo non eccessivamente afoso. Quando è tagliato, va in frigorifero, riponendolo in un contenitore ermetico o avvolgendolo in pellicola. Dall’apertura tre giorni e va mangiato.

Altro scrigno dai mille tesori la papaya, Anti-colesterolo, la papaya si rivela lenitiva dei dolori mestruali, e un rimedio contro il catarro in quanto antinfiammatorio naturale.
Una volta iniziata, pulitela e tagliatela, per poi metterla in un contenitore di alimenti, ponendola in frigorifero, per poi consumarla al massimo nelle 12 ore, mentre intera, sempre nel frigo, può durare anche una settimana, quando all’interno di una sacchetto della carta.

 

Infine spazio al frutto della passione. Contrariamente a quanto molti pensano non ha proprietà afrodisiache (il termine passione è legato a quella di Cristo, avendo una valenza sacra, ma non meno ha mille virtù: dimagranti, anti-ossidanti e anche abbronzanti.
Acerbo può essere conservato fuori frigo, dove maturerà in una settimana circa, arrivato a maturazione, invece, va nella parte meno fredda del frigo, per essere consumato in un paio di giorni al massimo.

Link utili: le line guide per una corretta alimentazione italiana dal Ministero della salute,

i consigli per una corretta dieta secondo la Fondazione Umberto Veronesi

 

 

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