La mia amica Laura, non appena finiti gli studi da infermiera, come regalo di laurea si è concessa sei mesi di volontariato in un ospedale pediatrico in India.
Paolo, invece, è un’altro mio amico che come professione svolge l’educatore, e l’ultima estate ha trascorso le sue ferie in un villaggio che ospita orfani in Malawi.
Questi sono due piccoli esempi su come ognuno di noi, sfruttando le proprie professionalità, possa fare del bene nei paesi del terzo mondo trascorrendo una vacanza solidale, breve o lunga che sia, nella quale si affianca alla scoperta di paesi esotici anche un lavoro sociale ed umanamente intenso.
Non occorre essere per forza dotati di preparazione particolare, servono anche autisti per trasportare camion di aiuti umanitari, carpentieri per costruire pozzi ed insegnare un mestiere manuale ai giovani del posto.
Insomma, basta essere persone volenterose spinte da buoni propositi per duventare un bravo volontario.
Ma dove alloggiano i volontari durante le loro vacanze di lavoro?
Spesso il soggiorno è gestito dalle associazioni umanitarie per le quali i volontari prestano servizio, per esempio Laura si è rivolta ad una missione di suore che l’ha ospitata in un convento, mentre Paolo ha contattato una Onlus fondata da un frate suo concittadino, della quale è venuto a conoscenza in oratorio, che ha organizzato il suo viaggio e gli ha trovato un alloggio nel villaggio.
E se qualcuno non avesse contatti diretti con associazioni religiose? Nessun problema, esistono molte associazioni anche laiche, piccole e grandi, da quella di paese alla Croce Rossa Internazionale, che organizzano progetti mirati pensando anche alla gestione degli alloggi dei volontari.
Oltre che alle associazioni è anche possibile rivolgersi alle istituzioni statali, infatti è possibile far domanda di servizio civile da svolgere non in Italia ma all’estero. In questo caso i vari progetti prevedono solitamente anche una struttura di alloggio ben determinata, mentre se non è disponibile verrà corrisposto un contributo fino al massimo di 20 euro giornalieri per il vitto e lalloggio per il quale deve però organizzarsi autonomamente il volontario.
Anche le istituzioni locali con la collaborazione delle associazioni del territorio organizzano soprattutto per i giovani campi di lavoro ambientali, archeologici e socio umanitari.
Perciò per chi è interessato consiglio di controllare le bacheche nel vostro comune oppure il sito internet dello stesso. Come detto le missioni organizzate da grosse associazioni ed enti trovano spesso una pianificazione del viaggio comprensiva anche dell’alloggio e del vitto per il volontario.
Infine ancora un consiglio: non andate allo sbaraglio! Pianificate da casa il vostro soggiorno e i vostri eventuali spostamenti, soprattutto se vi recate in paesi con alto tasso di criminalità.
Spesso, infatti, i buoni propositi non bastano per essere protetti e tutelati in certi paesi dove, oltre alla piaga della fame e della miseria, spesso perversano guerre civili ed etniche.