Le piante si riproducono naturalmente, e artificialmente, in due modi: per seme o per riproduzione sessuale (gametica) oppure per talea, margotta polline ecc.
Questa si chiama riproduzione asessuale ( agamica).
In giardinaggio si approfitta dei due mezzi.
Coi semi si ottengono piante sempre più vigorose e longeve, nonché possibili nuove varietà e razze.
La riproduzione asessuale ha invece il grande vantaggio di riprodurre le piante con gli stessi caratteri della pianta madre, e consente di riprodurre anche quelle specie che nel nostro ambiente non maturano i semi.
Per riprodurre una pianta con il seme bisogna scegliere innanzitutto un seme sano e turgido, ben maturo e fecondato.
I semi per germinare hanno bisogno inoltre di calore, umidità e altre precauzioni.
Questi a secondo dell’origine a cui appartengono, vanno seminati in vasi, campi o terra.
Per la riproduzione con talea, bisogna scegliere un ramo munito di più
gemme laterali.
Queste talee vanno recise dal ramo con un taglio trasversale poi vanno eliminate le foglie in eccesso e vanno interrate appena il necessario perché stiano dritte.
La margotta non è altro che una talea costretta ad emettere radici prima che sia staccata dalla pianta madre.
Si usa fare le margotte su quelle piante che difficilmente si moltiplicano per talea, o anche per avere sollecitamente delle piante ben robuste.
Per ottenere la moltiplicazione per margotta è necessario che il ramo sia in condizioni di emettere radici , quindi si fanno delle piccole incisioni sul ramo che va ricoperto di terra e un recipiente di latta, che va chiuso e legato.
La terra deve essere costantemente inumidita e tenuta fresca con del muschio, questo procedimento fa si che la linfa emani delle radici.
Spesso mi diletto nel mio giardino a far riprodurre nuove piantine, quelle che mi è più semplice da far riprodurre sono piante piccole dell’orto come pomodori, zucchine, peperoni.
Queste piantine che riproduco con i semi prima in sementario e poi le interro.
Mentre per talea sono riuscita a raddoppiare le mie ortensie creando un bella aiuola con pochissima spesa.
Ma devo dire che con la margotta non ho avuto la stessa soddisfazione, infatti ci ho provato spesso a fare delle margotte al mio limone, ma per diversi motivi non sono riuscita mai a veder mettere le radici a questo ramoscello.
Certamente ognuno ha il suo mestiere e fare il contadino è tra l’altro il più
antico, ed è fatto di buon senso e di esperienza, io invece mi diletto con un discreto risultato, ma credo che per ottenere una buona margotta dovrei chiedere ad un’esperto potatore che di sicuro sa bene quale ramo scegliere e il modo esatto di incidere il ramo.