Come confermato da innumerevoli studi scientifici l’alimento naturale migliore per il neonato è proprio il latte materno. Esso fornisce al bambino da 0 a 6 mesi degli ottimi nutrienti, nelle giuste quantità, sena dubbio unici nel favorirne la crescita e donando al neonato le migliori difese dalle malattie, ossia fornendogli naturalmente gli anticorpi più efficaci.
Di contro, però, allattare, seppur una pratica vecchia come l’uomo, comporta delle regole da osservare ed una serie di difficoltà da non sottovalutare.
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L’allattamento materno: cosa sapere
Appena nato il bambino, il primo consigliano è da subito quello di attaccarlo al seno, anche per regalare al piccolo la tranquillità che in quel momento solo la madre può trasmettere e, non meno importante, per concedere alla neo mamma e al figlio la possibilità di conoscersi a vicenda.
Nelle prime ore di vita è nell’indole del bambino il riflesso della suzione, ed è proprio per questo motivo che riescono ad attaccarsi al seno facilmente.
Nei primi giorni dalle mammelle fuoriesce una secrezione giallastra chiamata colostro, ricco di proteine, anticorpi e sali minerali ed è importantissima per i primi giorni di vita del bambino, anche se non garantisce al piccolo la sazietà, poiché risulta disponibile in scarsa quantità.
Subito dopo comincia ad uscire un po’ di latte che non è del tutto maturo, chiamato latte di transizione. Poi dal terzo al quinto giorno dopo il parto, o con qualche giorno in più, comincia la montata lattea, grazie al quale il latte comincia ad essere più consistente, anche se inizialmente si cerca di darlo unicamente su richiesta del bambino.

Come attaccare il bambino
Per la maggior parte delle mamme l’allattamento al seno dovrebbe essere semplice ed il segreto è quello di attaccare il bambino in modo corretto. Se il neonato riesce ad attaccarsi bene alla mammella riuscirà automaticamente a ricevere bene il latte, mentre sarà il contrario se il bambino non vi riesce, poiché ne risentirà la sua poppata e ciò potrà causare dolori ai capezzoli.
Per cominciare un buon allattamento è bene notare che la posizione del capezzolo dovrebbe trovarsi all’altezza del naso del bambino, per permettergli di prendere il capezzolo appena il neonato aprirà la bocca. Il naso e il mento al momento della suzione dovrebbero toccare il seno, facendo però attenzione che il seno non ostruisca le narici del piccolo.
La suzione all’inizio sarà veloce, ma rallenterà man mano.
Durata della poppata
Non esiste una vera e propria regola della durata delle poppate, poiché dipende dai bambini stessi: ci sono neonati a cui piace succhiare velocemente e quindi trovano la loro sazietà in soli 5 minuti, altri che succhiano con intervalli di 1 ora circa. Ed è proprio per questo motivo che inizialmente soprattutto non si rispettano orari per le poppate, ma decide il bambino stesso quando attaccarsi al seno.
Anche per la mamma è importante l’allattamento al seno, visto che la suzione stessa produce un ormone chiamato ossotocina che contrae l’utero facendolo ritornare alla normalità. Inoltre aiuta la neo mamma a riprendere la forma, riduce poi, anche il rischio di tumori al seno e la protegge dall’osteoporosi.
Il latte materno è insostituibile, e rappresenta il bene più prezioso per i nostri piccoli, insomma è veramente il gesto più sano che ogni mamma possa compiere per il proprio figlio.