Sappiamo tutte quanto sia importante l’allattamento al seno per il piccolo e di quanto certe volte questo possa diventare complicato, soprattutto perché richiede la completa disponibilità della mamma che si vede costretta ad abbandonare il lavoro. Infatti per legge la mamma ha un periodo di astensione dal lavoro di tre o quattro mesi e poi, se ha bisogno di continuare ad allattare il piccolo con il latte materno ed in maniera costante, necessariamente dovrà fare ricorso ai permessi giornalieri.
Per questo motivo si utilizza il tiralatte che consente di prelevare dal seno materno il latte di cui il bambino ha bisogno. Si sa infatti quanto sia importante allattare il bambino con il latte materno che è ricco di tutti quegli elementi nutritivi che sono utili alla sua crescita.
In commercio è possibile acquistare tiralatte manuali ed elettrici. Questi ultimi sono più facili da adoperare ma sono anche più cari, quelli manuali invece richiedono un po’ di manualità e di praticità. Ma una volta imparato il loro utilizzo risultano semplici da fare funzionare.
Vediamo invece come va conservato il latte materno, dopo che viene estratto dal seno.
Il latte va conservato all’interno di vasetti di vetro, o di plastica dura che però in precedenza avrete provveduto a sterilizzare, utilizzando dell’acqua portata a bollore oppure uno sterilizzatore, di quelli che adoperate per la sterilizzazione del biberon.
Se decidete di dare al piccolo il latte solo dopo qualche ora che l’avete preso dal seno, potete anche lasciarlo riposare a temperatura ambiente all’interno del recipiente di vetro sino ad un massimo di 8 ore, tenendo presente sempre che questa però non sia superiore ai 25 gradi. Infatti nel periodo estivo, quando fuori e dentro casa comincia a fare caldo, è bene tenerlo per un lasso di tempo minore. Per darlo poi al piccolo potete provare a riscaldarlo ponendo il biberon sotto il getto di acqua calda del rubinetto, facendo attenzione che l’acqua non ne tocchi l’apertura.
Tempi più lunghi vengono consentiti se lo riponete nel frigo. Qui si può conservare per almeno 3 o 5 giorni, tenendolo però nella parte alta del vostro frigo e a una temperatura di 4°C.
Il latte materno può anche essere riposto nel congelatore di casa e i tempi di conservazione variano a seconda dell’elettrodomestico di cui disponete. Infatti se vi ritrovate con un frigorifero piccolo che contiene al suo interno la cella freezer dove la temperatura può raggiungere i 15 gradi sotto zero, allora lo potete conservare qui dentro sino ad un massimo di due settimane. Se invece il freezer è dotato di apertura separata da quella del frigo e raggiunge la temperature di 18 gradi sotto zero, vi si potrà tenere congelato il latte per un periodo di tempo che va dai 3 ai 6 mesi, e se il freezer raggiunge i 20 gradi sotto lo zero il periodo di conservazione si allunga fino ad un massimo di un anno. Dovete soltanto adottare la precauzione di non riempire il contenitore del latte sino allorlo perché questo aumenterà di volume con il congelamento.
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