Caratteristiche tecniche
Le stufe a pellet prepotentemente si stanno facendo spazio nelle case e stanno conquistando la fiducia dei consumatori. Del resto non è nemmeno un caso che ciò stia succedendo, perché quando c’è crisi, ognuno si dà da fare per risparmiare e le stufe a pellet si presentano proprio con la caratteristica di poter essere più risparmiose e più funzionali, in confronto con una tradizionale stufa a legna.
Il combustibile che utilizzano tali stufe, il pellet, altro non è che un cilindro legnoso, ottenuto con gli scarti di lavorazione del legno (scarti che in precedenza non venivano utilizzati) per mezzo di altissime pressioni e tenuto insieme da una sostanza presente nel legno stesso, la “lignina”.
In pratica il combustibile è del tutto naturale.
La stufa a pellet si differenzia da quella tradizionale, perché ha bisogno di un collegamento elettrico, è più pulita e ha a disposizione un serbatoio (di circa 25 kg in media) che le consente di autoalimentarsi fino a consumarlo tutto.
Una ventola provvede a spingere fuori i fumi di combustione attraverso una canna fumaria ridotta rispetto quella di una stufa a legna tradizionale e il calore viene propagato nell’ambiente circostante tramite ventilazione forzata. E’ appena il caso di evidenziare che in questo modo il riscaldamento degli ambienti è fortemente agevolato e anticipato.
Ultima caratteristica molto importante è la presenza di un cronotermostato che, opportunamente programmato, può regolare la temperatura richiesta e accendere e spegnere la stufa anche in assenza dell’interessato.
Installazione
1. Prima accortezza da non sottovalutare assolutamente è quella di posizionarla su un pavimento che sia resistente al fuoco.
Niente parquet quindi o moquette.
Se il pavimento è a rischio e non ci sono alternative, bisogna provvedere opportunamente con una base apposita “salvapavimento”, ne va della sicurezza.
2. Lo scarico dei fumi avviene per depressione (tiraggio) che si verifica all’interno della stufa, dove c’è la combustione (scarico forzato), per cui è molto importante che il tubo di scarico sia installato a regola e sia ermetico.
I prodotti della combustione degli apparecchi a legna devono essere immessi nell’atmosfera con canne fumarie che rispettino la norma UNI 10683.
– Nel caso ci sia nel locale da riscaldare una canna preesistente in muratura, se adeguata, è possibile inserire all’interno una tubazione in acciaio inox, provvedendo a un buon isolamento termico intorno alla canna, soprattutto nel tratto finale (dato che i fumi lì arrivano più freddi) per evitare effetti di condensa nella canna stessa.
– Se la canna fumaria viene realizzata ex novo per la stufa, questa dovrà salire, sino a superare il tetto, lungo il muro esterno con tubi (sempre di acciaio inox) a doppia parete e isolati termicamente.
– In ogni caso la canna deve avere in basso un tappo per raccogliere la condensa e uno sportello d’ispezione per raccogliere la fuliggine o altra condensa.
– E’ bene evitare tratti orizzontali dei tubi o ridurli a meno di due metri .
3. La presa di corrente deve trovarsi in modo tale che la spina possa essere sistemata o tolta agevolmente.
Prezzo: Da 900 euro in su la stufa, le varianti (tubi, lavoro…) non sono calcolabili
Svantaggi: Nessuno
Vantaggi: Riscaldamento più veloce ed ecologico