Sole alleato o nemico della nostra salute?
Dopo anni di tintarella selvaggia, finalmente abbiamo preso coscienza dei danni che i raggi ultravioletti possono arrecarci. Non possiamo restare impassibili alle notizie che puntualmente ogni anno, prima dell’inizio della stagione estiva, tv, radio e giornali diffondono, dandoci utili consigli comportamentali per evitare l’insorgenza di futuri danni.
Gli anni ottanta sono stati gli anni della tintarella a tutti i costi, divi nostrani e star internazionali sfoggiavano coloriti scuri oltre misura. Tutti noi nella malsana voglia di emulazione siamo rimasti immobili sotto il sole cocente, abbiamo utilizzano strani intrugli casalinghi a base di birra o latte di fico per aumentare, intensificare, procurare un nero sempre più intenso al nostro incarnato. L’unico risultato ottenuto nella stragrande maggioranza dei casi è stata una infelice scottatura, con tante bolle e la pelle a chiazze di leopardo. I danni derivanti da una eccessiva esposizione al sole sono svariati, macchie scure specialmente sul viso, mani e decoltè, eritemi, nei casi più gravi tumori della pelle.
Tutto questo può essere evitato? Certamente.
Da ex fan della tintarella selvaggia, posso affermare che ci si può abbronzare in tutta tranquillità con degli ottimi risultati, rispettando delle semplici regole comportamentali e avvalendosi dell’ausilio di prodotti ad ok! Non abusiamo del sole. I rischi, sono troppo alti, non vale la pena compromettere il proprio benessere fisico per un colorito più intenso.
Per godere del sole senza danneggiare la pelle, la prima cosa da adottare è il buon senso. Non ci vuole molto a capire che le ore peggiori sono quelle centrali. Il sole va evitato dalle 12 alle 16 se ci troviamo nel nostro emisfero, se ci spingiamo verso i tropici non esponiamoci dalle 11 alle 16.
Impariamo a identificare il nostro fototipo, per ogni fototipo sono consigliati filtri solari differenti.
Appartengono al primo fototipo le pelli chiare, quelle che si scottano facilmente e dopo qualche minuto al sole sono già arrossate.
Si identificano con il secondo fototipo le pelli medie, ossia quelle che si scottano solo dopo un’esposizione di almeno mezz’ora.
Infine l’ultimo fototipo è riservato alle pelli scure che si abbronzano con facilità e difficilmente si scottano.
Come accennato in precedenza per ciascun fototipo occorre utilizzare fattori di protezione diversi.
Se ci troviamo ai tropici durante la prima settimana al sole è preferibile una crema con schermo totale per tutti i fototipi. La seconda settimana possiamo iniziare a scalare gradazione, un fattore di protezione 40 è indicato per pelli chiare e medie mentre per le pelli scure va bene un fattore 30.
Nelle spiagge del mediterraneo, applichiamo uno schermo totale durante la prima settimana di esposizione se il nostro fototipo e chiaro o medio, pelli scure un fattore 20. Seconda settimana pelli chiare F.P 40, pelli medie F.P 20, pelli scure F.P 10.