La tecnica per trapiantare un albero è sempre in relazione alle dimensioni del fusto e alle radici, in particolare per quanto riguarda quest’ultime bisogna sempre tenere in considerazione che una delle funzioni esplicate è quella dell’ancoraggio.Le radici possono essere fittonanti o fascicolate, superficiali o profonde secondo la specie botanica e la natura del terreno.
Le modalità di sviluppo delle radici che si sviluppano in genere lontano dal fusto e nei primi 40-50 cm di profondità, suggeriscono le norme e il procedimento per eseguire l’estirpazione e il trapianto.
Come effettuare il trapianto di un albero
L’esecuzione del trapianto va fatta con cura, intanto c’è da dire che vale una regola aurea: il momento più opportuno per trapiantare qualunque specie arborea corrisponde al periodo di riposo vegetativo.
Si deve poi porre la massima attenzione nell’estirpazione delle piante per produrre il minor danno possibile alle radici.
A questo scopo è necessario che il terreno sia fresco ed umido, in caso contrario bisogna procedere a bagnare il terreno e dare il tempo che l’acqua penetri negli strati più profondi.
Un facile attecchimento di piante anche mature si ha se gli alberi vengono asportati con il loro pane di terra, questo favorisce poi anche la messa in dimora e nel caso di un trasporto, di rendere meno traumatica l’intera operazione.
Nel caso di alberi che hanno invece radici nude è opportuno asportare prima le parti danneggiate e poi ridurre la parte aerea dei rami in eccesso, questo accorgimento è necessario soprattutto quando si devono trapiantare degli alberi di alto fusto.
Nel caso di specie che hanno l’apparato radicale molto sviluppato e di esemplari adulti lo sdradicamento è la parte più difficoltosa che può essere svolta a mano, ma che in alcuni casi necessita di un intervento meccanico almeno per quanto riguarda lo scasso del terreno nell’area circostante al fusto.
In base alla nostra esperienza si consiglia di seguire questa procedura per quanto riguarda l’estirpazione di un ciliegio alto circa 4 metri cresciuto in un terreno poco profondo.
Si è proceduto a circoscrivere l’area intorno al fusto disegnando un cerchio sufficente a coprire l’ipotetica diramazione dell’apparato radicale, si è proceduto poi a scavare nella zona perimetrale una buca di circa un metro e mezzo di profondità, in questa operazione si è avuta cura di lasciare uno spazio di circa 80 centimetri per consentire poi l’estirpazione della pianta con il pane di terra.
L’estirpazione non ha richiesto l’intervento di mezzi meccanici; successivamente l’albero è stato trasportato nel luogo della nuova messa in dimora.
Si è proceduto a scassare il terreno con una buca profonda due metri, per agevolare questa operazione si è ricorso ad un escavatore, sul fondo della buca si è proceduto ad aggiungere del letame maturo dopo averlo opportunamente ammorbidito. Il letame depositato avrà cosiì tutto l’inverno davanti per decomporsi completamente ed arricchire il terreno rendendolo fertile e ricco di quei micronutrienti necessari ala pianta durante la ripresa vegetativa primaverile.