Hai un figlio che ha deciso di esprimere la sua passione per i graffiti sul tuo divano? Una biro è esplosa accidentalmente sulla tua tappezzeria? Come fare a togliere quelle antipatiche macchie d’inchiostro che deturpano i tessuti della tua casa? I rimedi sono diversi e più semplici di quanto si creda. Basta non disperarsi e rispolverare i vecchi rimedi della nonna che, nonostante il progresso tecnologico, si rivelano ancora sempre quelli migliori.
Ad esempio, se il fattaccio è accaduto su dei tessuti sintetici, tipo rivestimento di poltrone e divani, copriletti o copritavolo, il rimedio suggerito dalla nonna richiede di tamponare la macchia d’inchiostro con della trielina, un solvente facilmente reperibile in commercio molto usato come sgrassatore universale. Oppure puoi usare un rimedio totalmente naturale imbevendo un tampone con acqua e succo di limone. L’effetto sarà un pò più blando e richiederà più olio di gomito, ma il risultato è assicurato. Dopo questo trattamento lava bene la parte tamponata per eliminare gli aloni e il gioco è fatto.
Se la macchia è ancora fresca però puoi usare tranquillamente del borotalco e spazzolare energicamente.
Se invece l’inchiostro è stato versato accidentalmente ( si spera!) su tessuti un pò più delicati come cotone, seta o raso, metti sotto la macchia della carta assorbente e tampona la zona con alcool puro.
Può anche succedere che dell’inchiostro sia finito sulla moquette. Niente paura: basta tamponare la macchia con dell’acqua gassata e poi pulire con dell’acqua tiepida.
Se invece la macchia d’inchiostro è andata a cadere proprio sul prezioso tappeto antico, versa subito della farina in modo da assorbire il più possibile l’inchiostro ancora fresco. Spazzola via la farina e strofina leggermente la macchia con del succo di limone o, in alternativa, con dell’acido ossalico (ma attenzione alle fibre, poichè quest’acido ha una forte componente caustica).
Per tutti gli altri tessuti, soprattutto se lavabili, è possibile trattare nei seguenti modi:
tenere a bagno nel latte per 1-2 giorni;
per macchie più tenaci (dipende anche dalla composizione dell’inchiostro, poichè non sono tutti uguali), tenere a bagno con acido ossalico e poi risciacquare con acqua e ammoniaca;
se si tratta di un tessuto di colore bianco, possibilmente in cotone, versare della candeggina e poi lavare con acqua e aceto;
in alternativa, lavare con acqua e limone e fare asciugare alla luce del sole;
se invece hai un talento da “piccolo chimico”, versa del permanganato di potassio (ma maneggia con cura) e poi sciacqua con succo di limone e acido ossalico.
Il consiglio finale è sempre di lavare bene il capo macchiato, oppure, se ciò non è possibile, sciacquare bene la parte trattata affinchè non rimangano aloni o residui chimici.
Il vantaggio di usare tali sistemi è che sono economici (chi non ha del succo di limone, farina o borotalco in casa?) e richiedono poco tempo.
L’unico svantaggio è che i risultati possono non essere sempre soddisfacenti e si corre anche il rischio di rovinare dei preziosi tessuti (consiglio quindi di provare sempre in un parte nascosta prima di agire).
Esistono comunque dei prodotti specifici in commercio che con una sola spruzzata risolvono tutto.
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