A partire dal 2015 l’indennità di disoccupazione ha cambiato di nuovo nome: quella che prima era denominata Aspi, oggi si chiama Naspi, vale a dire “Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego“.
Dal 1 Maggio di quest’anno, 2015, sostituirà le indennità previste da Aspi e mini-Aspi che venivano erogate precedentemente dall’Inps. Vediamo come funziona.
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Come richiedere la Naspi e quali i requisiti
Cambia, per l’ennesima volta, il sistema che regola le indennità di disoccupazione e sono in tanti a domandarsi come richiedere ed ottenere la nuova Naspi nel caso in cui si perda il lavoro. Ecco, nel dettaglio, quali sono i requisiti necessari per poter accedere a questo tipo di sussidio per coloro che perderanno il lavoro nel 2015.
Possono avanzare domanda per acquisire l’indennità Naspi:
- coloro che perdono il lavoro involontariamente (non vengono ammesse dunque le dimissioni volontarie in assenza di giusta causa)
- chi ha un minimo di tredici settimane di contributi già versati nei quattro anni precedenti oppure 18 giorni effettivi di lavoro nel corso dell’ultimo anno
- chi è assunto con un contratto di lavoro dipendente o un contratto di apprendistato
La domanda per ottenere il sussidio previsto dalla Naspi può essere avanzata in diversi modi:
- online attraverso il sito dell’INPS (è necessario il Pin)
- attraverso il call center INPS, il numero 803164 è gratuito dai telefoni fissi; per i cellulari il numero da chiamare è 06164164 (la chiamata è a pagamento, secondo le tariffe del proprio contratto telefonico)
- tramite gli intermediari con specifica abilitazione, come ad esempio Caf, patronati e commercialisti.
Ecco gli importi che si possono percepire con la Naspi:
– il 75% del proprio stipendio se nel 2015 è stato inferiore o pari a 1.195 euro
– se invece lo stipendio supera tale soglia, l’indennità può arrivare ad un tetto massimo di 1300 euro.
Dopo cinque mesi che si riceve l’indennità, l‘importo del sussidio si riduce del 3% ogni mese (a partire dal 2016, poi, la riduzione non verrà più applicata dal quinto mese bensì dal quarto).
La durata del sussidio Naspi è equivalente a metà delle settimane di lavoro complessive nell’arco degli ultimi quattro anni, perciò può durare non oltre i due anni. Nel corso del periodo in cui si percepisce l’indennità, il lavoratore viene invitato ad intraprendere percorsi di riqualificazione professionale oppure attivazione lavorativa al fine di facilitare il suo rientro nel mondo lavorativo.
Se, al termine della Naspi, il disoccupato non è riuscito ancora a trovare un impiego, potrà richiedere l‘Asdi che sarà attiva dal mese di Maggio. Quest’ultima consiste in un assegno cui i disoccupati hanno diritto una volta concluso il periodo di indennità Naspi se non hanno ancora trovato un impiego e le loro condizioni economiche sono di particolare gravità.
La durata massima dell’Asdi è di sei mesi ed equivale al 75% dell’ultimo sussidio mensile Naspi percepito.