Come si pulisce una cucina?
Come pulire la cappa della cucina? Come pulire i fornelli in acciaio? Come si puliscono pensili e piastrelle? Tutte domande, apparentemente banali, le quali, però, richiedono poi risposte concrete ed efficaci.
Richiedono soluzioni pratiche, che ci consentano davvero di pulire uno degli ambienti, per sua natura, più soggetto a sporcarsi e in cui, transitando il cibo, la pulizia deve essere massima.
Un locale, inoltre, dove da uan perfetta cura deriva la possibilità di non trovarsi invasi di insetti, più o meno fastidiosi, ma sempre poi difficili da allontanare
La cucina è un ambiente della casa molto frequentato e va tenuto costantemente pulito.
Tanti sono i batteri che si annidano e che possono contaminare i cibi, se non si presta la massima attenzione. L’igiene della cucina va curata sia prima sia dopo la preparazione di ogni pasto.
Vediamo allora come farlo e farlo al meglio.
Come tenere pulita la cucina
Importante da subito premettere come se si utilizza qualche strategia quotidiana, se ci si organizza e stabilisce una qualche routine quotidiana e la si osserva, la pulizia della cucina non saràpiù un lavoro faticoso, ma diventerà una sorta di semplice abitudine, talvolta da svolgere quasi inconsciamente, magari sentendo della buona musica.
Come fare allora per avere una cucina pulita alla perfezione?
Qualche consiglio basato su semplici gesti e prodotti facili da trovare, anche di origine naturale, può essere d’aiuto.

Regole per una cucina pulita
- Pulizia dei piani di lavoro in marmo: Alcune sostanze macchiano il marmo, come quelle acide, quali limone o aceto, ma anche il caffè.
Fate attenzione quindi a non lasciare depositare queste sostanze; se dovesse capitare, pulite subito con sapone misto a un pizzico di bicarbonato, in modo che il composto formi una crema, sciacquate e asciugate.
Utilizzate, di norma, spugne lisce, panni in microfibra e sapone di Marsiglia, che va sciacquato subito dalla superficie.
La cera liquida si può usare nel caso in cui il piano di lavoro si deteriori. Andrebbe, assicurano gli esperti, utilizzata ogni due mesi. - Pulizia dei lavelli, dei fornelli e piani di lavoro d’acciaio e smaltati: l’acciaio è un materiale che va tenuto il più possibile pulito da depositi di calcare.
Utilizzate strofinacci o spugne morbide con acqua calda e aceto o limone o bicarbonato. Cercate, mentre pulite, di evitare i movimenti circolari, per non graffiare.
Quando le macchie di calcare sono evidenti, potete usare aceto puro, lasciandolo agire per qualche ora.
È consigliabile tenere asciutti i lavelli e i piani d’alluminio, per evitare che si macchino con il depositarsi dell’acqua.
Nel caso in cui nei fuochi dei fornelli si formasse della ruggine, una paglietta di ferro li farà ritornare come nuovi. Per i lavelli smaltati, acqua e limone saranno perfetti. - Pulizia del frigorifero: mantenere pulito il frigo evita la contaminazione batterica dei cibi; per questa ragione in primis, stiamo parlando di un elettrodomestico che richiede un’igienizzazione frequente.
Non sono pochi coloro, infatti, che la trascurano, quasi sperando che il nostro più fondamentale alleato nella conservazione del cibo si pulisca da solo, ma non è così.
Pochi passaggi con una spugna morbida e acqua tiepida con un po’ di aceto o di bicarbonato saranno sufficienti.
Per mantenere profumato il frigorifero, invece, si può semplicemente lasciare un limone tagliato a metà, su un piattino, da rinnovare spesso. - Pulizia del forno: per una pulizia completa del forno, bisogna lavare gli elementi mobili, come griglie e placche.
Uno dei modi più utilizzati è quello di scaldare il forno e, quando è tiepido, si può procedere alla sua pulizia con una spugna morbida imbevuta d’acqua con aceto oppure una soluzione di acqua e bicarbonato.
Se si cura l’igiene dopo ogni utilizzo del forno, si mantiene libero da depositi di grasso. Insomma, una costante pulizia previene l’usura e contribuisce a mantenere più a lungo i componenti della cucina.