Tra le tante tipologie di pesca diffusi, sicuramente quello che genera maggiore interesse e partecipazione è la pesca alla trota in lago.
Pur considerando il fatto che la tecnica varia a seconda delle caratteristiche del lago stesso, si possono ugualmente definire delle linee guida comuni da utilizzare nella maggior parte dei casi. Suggerimenti e best practice utili soprattutto per i novizi.
Si tratta di un passatempo e uno sport vero e proprio: vediamo allora insieme come fare e quali trucchi ci sono per poter diventare pescatori provetti di trote.
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Consigli per la pesca alla trota
Prima di tutto bisogna individuare la posizione delle trote. Questa dipende dalla stagione e dalla temperatura dell’acqua: generalmente i periodi migliori sono la primavera e l’autunno inoltrato, durante i quali di solito i pesci sono più attivi e più disponibili ad attaccare le esche.
In giorni di forte caldo le trote sono individuabili principalmente nell’acqua più profonda, mentre se il lago è parzialmente congelato, esse stazionano in prossimità del ghiaccio.
Gli orari migliori, inoltre, sono il mattino presto ed il tardo pomeriggio. È meglio tenere d’occhio anche il meteo: i pesci abboccano di meno quando si verificano repentine variazioni meteorologiche.
Tecniche di pesca alla trota
Per insidiare le trote esistono diversi metodi ( lo spinning, la pesca a mosca, la pesca a fondo): il più redditizio tuttavia è quello classico, definito “pesca a striscio”, che adopera una lenza composta da un piombo galleggiante chiamato “sbirulino”, un pallino salva-nodo da applicare sotto il piombo ed una girella con cui legare la lenza al filo terminale, al quale si annoda un amo di dimensione medio-piccola.
La canna consigliata per questa pesca varia in lunghezza dai tre ai cinque metri, preferibilmente tele-regolabile e non composta da più sezioni.
La misura migliore per il mulinello è compresa tra 2.000 e .2500; sono consigliati i modelli leggeri, maneggevoli e con un’azione di recupero medio-veloce.
La lenza può variare da Ø16 a Ø20, mentre il filo terminale è preferibile disponga di un diametro minore. I piombi si differenziano in grammatura ed inaffondabilità; i migliori per la pesca alle trote in lago pesano tra i 12 e i 18 grammi, con un’inaffondabilità compresa tra 1 e 2.
Le esche presenti sul mercato sono molteplici; le più usate sono le camole del miele oppure i classici lombrichi. Se i pesci risultano apatici, può essere utile adoperare una pasta attirante. Talvolta si ottengono risultati migliori combinando esche diverse contemporaneamente sull’amo.
L’azione di pesca si svolge in questo modo: dopo il lancio si lascia che il piombo affondi e, una manciata di secondi dopo, si può iniziare il recupero. È utile dare piccoli colpi di polso alla canna per fornire maggiore movimento all’esca.
Per individuare il branco di pesci è possibile aumentare o accorciare la lunghezza del terminale. Inoltre, poiché i pesci di branco sono condizionati dalla direzione del vento, può essere decisamente utile posizionarsi frontalmente ad esso.
A questo punto tutti a pesca! Buona fortuna e vinca chi pesca la trota più grossa!