La trota non è un pesce furbo, ma è molto diffidente e sempre alla ricerca di nascondigli in cui proteggersi. Per queste ragioni bisogna valutare bene il periodo in cui pescarla e l’attrezzatura da utilizzare. In riferimento a questo, vorrei dare alcuni suggerimenti a chi si avvicina a questo tipo di pesca per la prima volta.
IL PERIODO MIGLIORE
Mi permetto di dire che, secondo la mia personale esperienza, per un principiante i periodi giusti per la pesca alla trota in lago sono l’autunno e la primavera. In queste stagioni, infatti, a differenza dell’estate e dell’inverno, le trote risalgono verso la superficie dell’acqua per avere temperature per loro più idonee e quindi sono catturabili con più facilità. Nei laghetti, in estate, invece, la temperatura in superficie dell’acqua spessoè troppo elevata e ciò porta la trota a dirigersi verso il fondo, rendendo meno semplice la sua cattura. Lo stesso discorso vale per l’inverno, durante il quale il pesce cercherà di andare verso il fondo per trovare temperature meno rigide.
LA GIUSTA MONTATURA
Non è facile consigliare una montatura ideale perchè questa dipenderà da vari fattori: oltre che dal periodo scelto per pescare, è influenzata dal tipo di lago, profondità, grandezza, peso, velocità di recupero, condizioni climatiche ecc.
In linea di massima però, parlando sempre a principianti e facendo riferimento ad un “terminale medio” (lunghezza: 90 cm circa), dobbiamo prendere in considerazione 3 elementi da utilizzare per costruire la montatura: piombini, vetrini e corone. I piombini possono essere di 5 tipi (salterello, rugby, short, slim e superslim) e ciò che li distingue gli uni dagli altri non è il loro peso ma la loro forma e, quindi, la superficie che occupano in acqua. Andranno scelti i piombini giusti a seconda del tipo di pesca che vogliamo fare, in quanto i vari piombi avranno una diversa velocità di caduta in acqua. I vetrini, o ghost (possono essere short, classic e slim), sono di vetro e presentano quindi un peso specifico minore rispetto ai piombi e, per questo motivo, avranno una velocità di caduta in acqua minore. Considerazioni queste da valutare a seconda del tipo di pesca che ci interessa eseguire: veloce, lenta, in superficie o a fondo. Per finire, la corona si userà per una pesca lenta o lentissima (la profondità di pesca dipende dal tempo di caduta, scelto da noi).
LA TECNICA
La tecnica di pesca con il galleggiante è la più usata per la sua efficacia e semplicità. L’azione di pesca consiste nel lanciare l’esca e lasciarla ferma in acqua oppure ritirarla lentamente facendola muovere sotto la superficie.
La pesca a fondo, anch’essa di facile esecuzione, consiste nel lanciare la lenza in acqua, attendere che questa arrivi sul fondo e, successivamente, attendere che la trota abbocchi facendo piegare il cimino della canna.
Altre tecniche di pesca sono meno indicate per i principianti e quindi non rientrano nella nostra trattazione.
Un ultimo consiglio? Non augurate mai “buona pesca” ad un pescatore (dicono che porti sfortuna)!
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