Nel mondo della pesca, esistono molti tipi di esche, ognuna legata al tipo di pesca che si vuole intraprendere, e al tipo di pesce che vogliamo catturare.
In questo articolo andremo a parlare di quelle che vengono considerate le tre migliori esche per la pesca.
La prima esca di cui andremo a parlare, è la larva della mosca carnaria, più comunemente detta cagnotto o bigattino.
Il cagnotto è reperibile in tutti i negozi di pesca, ad un prezzo di pochi euro al kg.
Il cagnotto si sviluppa soprattutto nei mesi caldi dalla decomposizione della carne, infatti sono le mosche che depongono le uova sulla carne a dare vita al cagnotto.
Esso si presenta con una misura intorno ai 15 millimetri, ha generalmente un colore avorio, anche se a seguito di mangimi particolari sono state ottenute delle colorazione, tipo rosso, più adatte per l’abbocco di certi pesci. I’odore di ammoniaca e una piccola macchia nera sulla testa è indice di “freschezza” del cagnotto.
Il cagnotto è usato soprattutto per la pesca a passata, i pesci più ghiotti di questa esca sono, i Cavedani, i Barbi, le Scardole e le Savette.
L’innesco classico è quello a tre cagnotti, con il primo a ricoprire tutto l’amo, in genere una misura dal 12 al 18, e gli altri due innescati sottopelle, per lasciar loro libertà di movimento. Il cagnotto necessità di una buona pastura, effettuata con lanci a mano o con una fionda.
Il lombrico da terra è un’esca universale che si adatta a tutte le stagioni e, a tutti i tipi di pesca. E’ reperibile anch’esso nei negozi specializzati, a pochi euro la scatola, oppure se lo si può procurare scavando nei terreni. E’ un verme molto lungo e grosso con un colore rosa tendente al grigio. Si innesca solitamente per la metà, per realizzare delle esche rotanti di sicura efficacia, soprattutto per la pesca alla trota. Viene innescato sull’amo dalla testa, la parte più scura, per poi fare uscire l’amo prima che sia tutto infilato nel verme, usando ami che vanno dalla misura 6 alla 8. E’ adatto, come per il cagnotto, sia per la pesca a passata, che per la pesca a fondo, in tutte le stagioni.
La terza ed ultima esca di cui si consiglia l’uso è il gambero vivo.
Questa esca è molto indicata per la pesca in mare o presso le foci, soprattutto nella stagione autunnale ed invernale, quando le esche come il cagnotto ed il lombrico, mostrano i loro limiti, dovuti al congelamento in acque fredde. E’ un’esca molto economica infatti la si può procurare direttamente dal mare senza bisogno del negozio. Uno dei modi più usati per procurarsela è di usare un guadino da passare in acqua lungo i muri di qualsiasi porto. Metteremo i gamberi catturati in un secchio di acqua di mare.
Il gambero deve essere innescato con molta cura per non compromettere la vitalità in acqua, l’amo, solitamente una misura 8 a gambo corto, va inserito poco prima della coda. Si usa un galleggiante di tre grammi con il filo madre dello 0,16, poi una olivetta da 2,75 grammi, una girella ed infine un terminale dello 0,13 con amo finale.
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