Sebbene non venga sempre considerato importante , il linguaggio del corpo , della gestualità
e della mimica facciale di una persona sono la sua prima interfaccia , e , imparando a conoscerlo ,
si può avere un’idea di chi si ha davanti già ad una prima occhiata.
D’altro canto , conoscerlo può aiutarci non solo a comprendere chi abbiamo di fronte , ma
anche ad evitare di inviare noi stessi involontariamente messaggi sbagliati a chi ci circonda ,
oppure segnali travisabili , per non parlare di quanto questo possa essere utile in determinati
campi , come quello lavorativo. Può essere un ottimo trucco sapere come muoversi per fare una
buona impressione durante un colloquio di lavoro , tanto per fare un esempio.
Insomma , non si parla solo verbalmente , ed è bene avere un minimo di infarinatura per non
incappare in antipatiche gaffes.
Primo biglietto da visita è la presentazione: oltre alla stretta di mano fondamentale , che non
deve essere assolutamente troppo delicata , a “mano morta” , in pratica , che veramente influenza
negativamente la prima impressione , è fondamentale avere un’espressione consona.
Un sorriso è sempre una carta vincente , in ogni situazione , e al contempo lo sguardo gioca
una carta fondamentale. Deve sempre essere aperto , e diretto , mentre uno sguardo sfuggente
denota immediatamente qualcosa di strano, come se si avesse qualcosa da nascondere , se
si volesse evitare il contatto con le altre persone , o addirittura come se non si considerasse
alla propria altezza chi si ha di fronte.
Allo stesso modo , parlando seduti di fronte a qualcuno , bisogna fare grande attenzione alla
postura. Incrociare le braccia, ad esempio, è noto come un segnale di chiusura , come se
si dicesse “Non sono d’accordo con quello che il mio interlocutore sostiene e non ho quindi
intenzione di ascoltarlo “, e più o meno la stessa frase viene tradotta dalle gambe troppo incrociate ,
strette l’una contro l’altra. Preferibile , allora , accavallarle morbidamente, e, se proprio non si
sa dove mettere le mani, poggiarle con delicatezza una con l’altra sulle ginocchia o sul ginocchio
della gamba accavallata sull’altra. In questo modo, se si ha della timidezza non risolta , ci si
sentirà protetti , ma senza offendere l’interlocutore.
Ancora , può rivelarsi anche importante riconoscere chi sta mentendo : gesti classici spia della bugia sono molto noti e molto chiari. Tra tutti in assoluto il primo è l’eccessivo contatto con il proprio corpo.
Chi sta mentendo si toccherà spesso il viso, si accarezzerà le mani o i capelli, insomma ,
essendo in ansia non starà fermo un solo momento.
Per la stessa ragione , saltellerà da un piede all’altro , si muoverà molto con tutto il corpo ,
e, dulcis in fundo, tenterà di tenere ferme le mani mettendole in tasca oppure giocherellando
con qualcosa. Inutile, se conoscete il trucco!
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