Il cedro è un albero da frutto molto delicato , particolarmente fiorente soprattutto nel sud Italia. I suoi frutti sono abbastanza grandi e presentano una polpa molto acre, a volte impossibile da mangiare, d’altra parte la scorza è ampiamente utilizzata nella produzione di bibite, oli essenziali, sciroppi, nella produzione di canditi nonché in quella dei liquori.
Il cedro è molto difficile da coltivare, esso ha bisogno di un territorio caldo, poco ventoso e che in inverno non sia inferiore almeno ai dieci gradi.
La zona dove in Italia viene maggiormente coltivato il cedro è sul litorale dell’alto tirreno cosentino, precisamente il territorio che va da Cetraro a Praia a Mare. In particolare a Santa Maria del Cedro si possono ammirare le cedriere, terreni che ospitano una miriade di questi caratteristici alberi, alti circa otto centimetri, spinosi e di colore verde vivo, dai quali, per raccoglierne i frutti, bisogna accovacciarsi e stare molto attenti alle lunghe e grosse spine.
Proprio alle cedriere ci hanno spiegato che la coltivazione richiede molta attenzione, in primo luogo, per la particolare forma della pianta, nel momento in cui vengono innestate,hanno bisogno di un sostegno costituito da un palo in legno, per evitare poi che le raffiche di vento possano danneggiare l’albero le distese erano interamente ricoperte da un telo verde a maglie larghe, che permettono il circolo dell’aria fungendo contestualmente da protezione.
I cedri hanno inoltre l’esigenza di essere annaffiati due volte al giorno, al mattino appena sorge il sole e di sera, subito dopo il tramonto. Questi alberi necessitano di molta acqua, ma bisogna comunque stare attenti a non esagerare, infatti un ristagno d’acqua potrebbe compromettere le radici facendole marcire.
Un altro fattore che può poi compromettere la salute dell’albero è l’abbondanza di frutti che non vengono raccolti. Ogni mattina infatti, le donne addette alla raccolta dei cedri controllano ogni albero, raccogliendo anche un solo cedro per albero, questo permette alla pianta di divenire più robusta in quanto il peso esercitato dai frutti tende a spezzare i piccoli rami.
Se volete quindi cimentarvi nella coltivazione degli alberi di cedro, dovete per prima cosa considerare il terreno nel quale piantarlo, esso deve essere sabbioso, soleggiato e non particolarmente esposto ai venti. Successivamente dovete annaffiare l’albero due volte al giorno facendo attenzione a che l’acqua non ristagni nelle radici, creando marciume.
In ultima analisi dovete raccogliere spesso i frutti per evitare che i rami si indeboliscano e soprattutto non eliminate le spine dai rami, la pianta ne potrebbe essere danneggiata e portare all’essiccamento dei rami.