L’agopuntura è una tecnica molto antica di derivazione orientale che consiste nell’inserire aghi in alcuni punti strategici del corpo, ciò al fine di stimolare determinati centri e combattere alcune patologie. Spesso questa pratica è stata additata dai medici occidentali come ciarlatana, eppure sempre di più la sua efficacia si mostra all’atto pratico. Sappiamo adesso che proprio l’agopuntura può essere d’aiuto in quelle che sono patologie fastidiose e molto diffuse. Un successo clinico testato è la risoluzione, tramite gli aghi, della sindrome dell’ovaio policistico, molto diffusa nella donne: questo disturbo, provocato da livelli alterati di ormoni maschili nella femmina, porta ad avere un ciclo irregolare, peluria eccessiva sul corpo e cisti ovariche. La medicina tradizionali non è riuscita ad intervenire sulla causa primaria (secondo le ricerche un iperfunzionamento del sistema nervoso simpatico), mentre, attraverso tecniche specifiche di agopuntura, 20 donne hanno potuto eliminare alle radice questo problema. Per quanto riguarda la dismenorrea, il dolore intenso durante le mestruazioni, sembra che l’agopuntura possa aiutare molto in quei casi dove i normali antidolorifici non fanno effetto o risultano addirittura dannosi per il corpo. Su questo punto i ricercatori hanno avanzato più ipotesi: alcuni sostengono che gli aghi blocchino la trasmissione del dolore dai ricettori nervosi periferici al sistema centrale, altri invece credono che il trattamento stimoli la produzione di sostanze antinfiammatorie e antidolorifiche. Sempre per le donne è utile sapere che è possibile trattare anche l’amenorrea da stress, ovvero l’assenza di mestruazioni, attraverso la stimolazione di un punto particolare dell’orecchio, e incrementare la prolattina (responsabile della produzione di latte nel periodo dell’allattamento). Già in molti ospedali, come per esempio quello di Bologna, l’agopuntura viene usata anche per monitorare le donne nella gravidanza nel caso che il feto non si presenti nella posizione giusta; tutto ciò attraverso un punto, chiamato Zhiyin e situato sulla punta del mignolo del piede. Anche altre città, come Torino e Modena, hanno deciso di adottare questa pratica di medicina alternativa per combattere malditesta, nausea e vomito nelle donne incinte. Sempre parlando di concepimento, dalle ultime ricerche è emerso che chi abbina i soliti trattamenti della fertilità all’uso dell’agopuntura vede aumentare del 65% le proprie possibilità di arrivare ad avere un figlio e di avere un feto sano e forte durante tutti i mesi della gestazione. Ma i benefici non sono soltanto destinati alle partorienti: anche i malati di Alzheimer, che di norma subiscono un trattamento denominato NGF, possono utilizzare l’elettroagopuntura per ridurre il dolore che la stimolazione nervosa a cui sono sottoposti spesso porta. Altri disturbi, incidenti più ad ampio raggio sulla popolazione, per cui la stimolazione attraverso gli aghi è molto utile sono sicuramente l’emicrania, l’osteoporosi, la psoriasi e molte forme di asma, che colpiscono soprattutto in età infantile. Proprio ultimamente sembra addirittura che il trattamento di punti presenti in particolare sulla lingua aiuti in alcune malattie neurologiche come l’autismo e l’ictus.
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