Visitare Singapore è un’esperienza unica soprattutto se il nostro viaggio incomincia con la “Singapore Airlines”, nel momento in cui saliamo all’interno dell’aereomobile i sorrisi delle assistenti di volo ci abituano a quello che è un comportamento molto comune tra gli abitanti di Singapore.
Credo che, grazie alle condizioni climatiche che permettono di avere un temperatura costante di 20 °C ,ogni momento dell’anno sia buono per andare a Singapore e quello che colpisce di più il visitatore quando vi arriva è la presenza di tante comunità di origine etnica differente.
Purtroppo il lato negativo sono i prezzi, lo standard qualitativo delle grandi catene alberghiere è alto ma ogni extra si paga decisamente caro, quindi è meglio ripiegare su una struttura più piccola ma accogliente che ci servirà come punto d’appoggio, da questo punto di vista la scelta non manca.
A Singapore siamo rimasti 5 giorni , la tappa successiva è stata Bali in Indonesia, un buon albergo dai costi accessibili nel quale ci siamo trovati molto bene è l’ “Hotel Gateway” che si trova al seguente indirizzo:
60 Joo Chiat Road 01-06 427726 Singapore
L’albergo offre delle camere confortevoli e ben arredate, oltre tutta una serie di servizi compresa la possibilità di affittare una bici.
Le stanze sono dotate di aria condizionata, tv satellitare, mini bar e bagno, da segnalare l’attenzione per quanto riguarda la pulizia, davvero meticolosa. Per la doppia abbiamo speso 98 dollari di Singapore che corrispondono a circa 56 euro.
Il nostro è stato un soggiorno prevalentemente destinato alla visita di musei, consigliabile la visita al “National Museum of Singapore”, si possono cogliere molti aspetti della storia di questo paese che fino al 1819 era un villaggio di pescatori fino a quando gli Inglesi vi fondarono una città che si sviluppò rapidamente grazie alla sua felice ubicazione e all’attività dei Cinesi che vi si trasferirono in gran numero fin dalla fine dell’ Ottocento.
Molto interessante la parte del museo denominata “Singapore Living Galleries che ci permette di conoscere l’origine della cultura del paese, purtroppo il supporto audio che funge da guida è in inglese, chi non comprende l’inglese si dovrà limitare a vedere i displays.
Nelle vicinanze si trova un ristorante il “Cherry Garden At Mandarin Oriental”, è un ristorante cinese molto raffinato che non ha niente a che fare con l’idea che abbiamo noi in Italia di ristorante cinese, nel menù troviamo tutte specialità dalla cucina cantonese, da provare il “Cherry Garden”, si rimane colpiti dall’attenzione che viene data alla forma dei cibi che vengono serviti e dalla varietà dei sapori insoliti ma tutti molto gustosi. Il prezzo non è basso, si spendono mediamente 25-28 euro a testa ma ne vale la pena!!
Da visitare senz’altro il “Bothanic Garden”, un giardino botanico di rara bellezza, ricchissimo di specie floreali autoctone, la parte dedicata alle orchidee vi lascerà a bocca aperta, un trionfo di colori e profumi indimenticabili.
SVANTAGGI: Clima umido tipicamente equatoriale, prezzi decisamente alti,
VANTAGGI: Ordine pubblico, gastronomia, gentilezza