Ludwig van Beethoven nacque a Bonn nel 1770. La casa natale del grande musicista venne salvata grazie all’intervento di dodici cittadini di Bonn che costituirono nel 1889 la Fondazione Beethoven-Haus. In questa dimora vengono custodite le testimonianze più importanti della vita del compositore, con oltre 150 pezzi originali.
Bonn si trova nella regione tedesca della Renania e la città di Bonn è facilmente raggiungibile via aereo da varie compagnie (dall’ Italia i migliori collegamenti diretti li offre la German Wings).
La visita del museo è un’esperienza coinvolgente che consiglio a tutti. La mostra è divisa in tre parti. Il primo piano della casa di Beethoven è dedicato alla storia della sua infanzia ed adolescenza a Bonn, fino al 1792, anno in cui egli lascia la città natale per recarsi a Vienna a studiare dal celebre compositore Joseph Haydn. Divisa in 7 sale questa prima parte ci illumina sulla precoce carriera del giovanissimo Ludwig, che già a dodici anni (nel 1782) diviene organista di corte presso il grande principe elettore di Colonia e dà alle stampe la sua prima composizione. Vi sono oggetti appartenuti al musicista: una viola, la tastiera originale dell’organo su cui egli suonava, cartoline d’auguri scritte di suo pugno, e il suo primo ritratto all’età di sedici anni. Le ultime due sale del primo piano,la numero 6 e la 7, costituiscono un’introduzione a Vienna, con i ritratti dei più grandi maestri viennesi di Beethoven :oltre a Haydn, Albrechtsberger e Antonio Salieri. Il secondo piano è composto da altre 5 sale ed è interamente dedicato al periodo viennese. Beethoven infatti morì a Vienna nel 1827. Vi era arrivato nel 1792 con l’intenzione di restarci temporaneamente, ma l’occupazione francese della Renania non gli permise di tornare. Qui si possono ammirare l’ultimo pianoforte di Beethoven, regalo del costruttore Conrad Graf, vari strumenti ad arco, il suo scrittoio, lettere d’amore, un busto molto fedele, il suo testamento e i cornetti acustici che egli provò ad utilizzare contro la sordità che lo tormentò a partire dai trent’anni d’ età fino alla morte. Infine la camera natale del compositore. Al pianterreno era situata la cucina della famiglia Beethoven. Nella sala adiacente vengono eseguite ogni giorno musiche del compositore con il suo pianoforte storico. Sempre a pianoterra, attraversando un cortile si arriva allo studio digitale: è composto da postazioni di computer muniti di cuffie. Vi è possibile non solo ascoltare tutte le opere, ma anche aprire manoscritti, lettere, addentrarsi in esposizioni virtuali, inviare cartoline di saluto e un interessante progetto per bambini. Nel sottoscala la vera sorpresa: il palco per la visualizzazione della musica. Sono state realizzate in maniera del tutto innovativa due opere di Beethoven in una grafica tridimensionale. Si indossano occhiali 3D. La collocazione delle casse fa sì che anche il suono venga percepito in maniera tridimensionale. I personaggi dell’opera sono figure astratte fatte di particelle mobili con cui è addirittura possibile interagire. Un ‘esperienza indimenticabile !
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