Come valutare un sito web?
Per valutare qualsiasi prodotto multimediale interattivo, o forse più in generale, per valutare qualsiasi prodotto, dobbiamo chiarire preliminarmente che cosa ci aspettiamo dal prodotto stesso, in questo caso quindi dal sito.
Se infatti si tratta di un sito di intrattenimento avremo rispetto ad esso delle aspettative diverse da quelle che potremmo avere rispetto a un sito dal quale intendiamo attingere informazioni, o a un sito a cui dobbiamo / vogliamo dare un nostro contributo, e così via.
Cerchiamo tuttavia di formulare alcuni possibili criteri di valutazione, che possano essere, opportunamente adattati, utilizzati per qualsiasi tipo di sito.
Primo criterio da utilizzare, la reperibilità: se un sito è taggato bene esso sarà uno dei primi a comparire nei motori di ricerca e questo quindi ci permetterà di trovarlo facilmente.
E noto che difficilmente gli internauti esplorano le migliaia di risultati che scaturiscono dalle loro interrogazioni ai motori di ricerca. Con buona probabilità un sito che si trova in una pagina successiva alla terza (seppure siamo pazienti e determinati) rimarrà emarginato.
E chiaro daltra parte che anche chi cerca deve essere bravo a individuare parole in grado di attivare ricerche efficaci.
Il secondo criterio che potremmo utilizzare è quello della gradevolezza o godibilità del sito: anche in questo caso è nota la velocità di quella particolare modalità di lettura che è la lettura a video, e per di più in fase di ricerca. Si preferisce una strategia a volo duccello, che dedica a ciascuna pagina esplorata non più di una ventina di secondi. Un sito attraente, convincerà quindi in quei pochi secondi il navigatore ad inoltrarvisi.
Dopo questi due criteri legati per così dire alla fase di approccio al sito, consideriamo ora due criteri relativi alla fruizione vera e propria.
Il primo di questi due criteri è sicuramente la flessibilità. Un buon sito è quello cioè che permette al navigatore di trovare propri percorsi di lettura. Chi ha progettato il sito deve aver previsto che i passaggi da un contenuto allaltro consentano molteplici piste e non deve viceversa costringere il navigatore a percorrere una strada obbligata. La differenza fondamentale tra la lettura di un libro e la navigazione in un sito, infatti, è proprio quella che in questo secondo caso il lettore è libero di costruirsi percorsi a proprio uso e consumo, riuscendo tuttavia a intercettare la massima quantità di informazioni accessibile da quel sito.
Il secondo di questi due criteri, invece, è quello della comprensibilità. Il navigatore deve essere cioè facilmente i grado sia di capire la logica che sta sotto allelaborazione del sito, sia di confrontarsi con materiali comprensibili, quanto a scelta delle parole, organizzazione ed estensione dei testi, selezione delle immagini e quantaltro.
Infine cè da fare una considerazione: qualsiasi valutazione sarà sempre in qualche misura soggettiva, perché un testo sarà tanto più comprensibile e facilmente navigabile quanto più sarà esperto il fruitore. Spetta allora agli autori dei siti prendere seriamente in considerazione il proprio target principale e ad esso adattare le scelte editoriali.
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