Se vi piace sperimentare, un utile aiuto in cucina è il rafano. Esso appartiene alla famiglia delle Crocifere (quindi la stessa della rapa, ravanello e del cavolo) conosciuto anche come “cren”. Si trova a ca. 4.00 per 100gr.
Il sapore del rafano è piuttosto piccante. E consigliabile acquistare il rafano quando le radici sono sode al tatto e di colore chiaro. Prima di passare ad alcune ricette dove poter utilizzare questa radice, parliamo un attimo della conservazione: Quando è fresco potete conservarlo in frigo avvolto in carta assorbente leggermente inumidita. Le parti che iniziano a diventare molli e più scure vanno eliminate subito con laiuto di un coltello: se non vengono eliminate in tempo si rischia di perdere tutta la radice.
Passiamo quindi alla parte più bella, anzi alla parte più buona del rafano: l’utilizzo in cucina. Generalmente questa radice viene consumata cruda grattugiata al momento o tagliata a listarelle, il cosiddetto taglio alla julienne per condire panini, insalate, pasta. Si può anche tritare ed aggiungere a delle zuppe. Ottima con la zuppa di cavolfiore, poiché dà quel pizzico di sapore in più che ci sta benissimo. La ricetta è la seguente: 1 cavolfiore grande, di circa 1 kg, 5 cucchiai di farina, 60 gr di burro, una cipolla, una costola di sedano, 2 tuorli, 2 dl di panna da cucina, 3 dl di brodo vegetale (va benissimo anche il dado), un cucchiaio di rafano grattugiato. Preparazione: Portare a bollire una casseruola piena di acqua salata ed immergere il cavolfiore intero precedentemente pulito e lavato. Farlo cuocere per circa 20 minuti e scolarlo. In un’altra casseruola far fondere il burro unendo la farina, e stemperare per bene con un cucchiaio di legno e mescolando sempre. Appena il composto avrà ottenuto un colore dorato uniformemente aggiungere un trito di sedano e cipolla. Amalgamare per bene ed aggiungere poco a poco il brodo caldo, stando attenti a non formare dei grumi. Far cuocere la preparazione per circa 30 minuti a fuoco basso e mescolando bene.
Nel frattempo, ridurre il cavolfiore in purè aiutandovi con un mixer ed unitelo alla crema in cottura insieme al cucchiaio di rafano grattugiato . Salare e pepare. In una ciotola unire i due tuorli con la panna da cucina, mescolare ed aggiungere al composto. Far cuocere tutto insieme per ulteriori 5 minuti e servire ben caldo.
Un’altra ricetta dove poter utilizzare il rafano è la salsa al rafano (detta anche salsa al cren). Occorrente: 8 cucchiai di aceto, 1 radice di rafano di circa 230 gr, 100 gr di pangrattato, 2 cucchiaini di zucchero, 1 cucchiaio di olio, 1 pizzico di sale. Procedimento: dopo aver lavato il rafano grattugiarlo finemente in una ciotola capiente. Aggiungere il pangrattato, laceto lolio, lo zucchero ed un pizzico di sale ed amalgamare a lungo ed eccola pronta. Ottima per accompagnare roast-beaf o bollito.
Come cambiare i codici di accesso PIN e PUK
Il codice PIN è un particolare codice di sicurezza composto da 4 fino a 8 cifre. Questo codice viene utilizzato come misura di sicurezza nelle...
Read more