Il mondo del lavoro offre due possibilità:
– lavoro dipendente ovvero essere alle dipendenze di un datore di lavoro
– lavoro autonomo ovvero non essere alle dipendenze di nessuno.
Il lavoro autonomo non rappresenta una modo facile di risolvere il problema se ci si trova disoccupati.
Il lavoratore autonomo diviene imprenditore e quindi mette a rischio molto per raggiungere un obiettivo.
Consigli per chi volesse diventare un lavoratore autonomo:
1. Scegliere un campo d’esercizio in cui si ha già avuto esperienza.
2. Scegliere un locale adeguato alle necessità che richiede la attività che si vuole avviare.
3. Fare una ricerca del territorio e dell’assorbimento che quel punto vendita potenzialmente può avere.
4. Verificare quanta concorrenza esiste sul mercato nella zona in cui si vuole aprire.
5. Aprire una nuova ditta o una società con un oggetto sociale più ampio possibile.
6. Incaricare annualmente un commercialista che segue l’andamento della attività e aiuta in tutti i versamenti delle imposte, anticipi, dichiarazione dei redditi ecc ecc durante tutto l’anno.
7. Se possibile assumere un’assistente fidata e con delle buone capacità relazionali e comunicative.
8. Delineare dei principi o valori che nella azienda devono essere sempre seguiti.
9. Non correre mai dietro ai soldi ma lavorare innanzitutto per la soddisfazione del cliente.
10. Entrare nell’ottica di non avere un datore di lavoro a cui rendere conto e capire a fondo che si lavora per se stessi.
I dubbi personali riguardo all’intraprendere una nuova attività e diventare lavoratore autonomo prevedono innanzitutto la situazione attuale di crisi mondiale; avviare un’attività nuova in questo periodo non è assolutamente facile. Considerando anche l’esborso iniziale che prevede l’aprire una attività nuova. Dal trovare (comprare o locare) un locale come un negozio che prevede un anticipo e la sistemazione del locale stesso, la personalizzazione certamente necessaria per ogni attività. Il rifornimento del materiale, una pubblicità lancio all’avviamento necessaria per far conoscere in zona la nuova attività. Costituire una società significa stipulare un atto notarile, la parcella del commercialista che non lavora certo gratis. Insomma ecco che le spese per avviare una nuova attività sono tante e possiamo certamente considerarlo uno svantaggio. L’altro lato della medaglia , il lato positivo possiamo trovarlo nel fatto che non dipendiamo da nessuno, non dobbiamo rendere conto ad un datore di lavoro vero e proprio ma ricordiamoci che dobbiamo rende conto e ragione ai clienti, tutti i clienti. E’ necessario essere pronti a sacrificarsi per i nostri clienti sempre e comunque. Personalmente sono una ditta individuale e come tale ho una partita iva – la tassazione in italia è molto alta e anche questo è da tener conto, le spese che mensilmente ci si trova a fronteggiare sono notevoli, meglio tenersi da parte qualcosa per far fronte a periodi magri.