Le Dolomiti: una meraviglia della natura. Ecco cinque sentieri per scoprire i Monti Pallidi.
Rifugio Ciampediè-Rifugio Re Alberto
Durata 3 ore e mezza.
Difficoltà: facile fino al Rifugio Vajolet; medio-alta fino al Rifugio Re Alberto.
Il sentiero parte dalla funivia di Vigo di Fassa che porta in quota al Rifugio Ciampediè; da qui si attraversa il bacino interno del Rosengarten. Il sentiero attraversa il bosco, rimanendo di ben battuto e in piano fino al Rifugio Gardeccia. Da qui la strada diventa più larga e di sassi bianchi dolomitici ma particolarmente ripida, soprattutto nel tratto finale che si arrampica fino ad arrivare al Rifugio Vajolet a 2.243 metri. Alla destra del rifugio, un sentiero prosegue impervio e con alcuni tratti che prevedono l’aiuto di una corda per issarsi sui massi fino ai 2.621 metri del Rifugio Re Alberto; siamo proprio ai piedi delle Torri del Vajolet e ai bordi del laghetto alpino che si trova nella conca.
Rifugio Paolina- Sentiero del Masarè- Rifugio Roda di Vael
Tempo: 2 ore
Difficoltà: facile
Questo sentiero è una variante al classico sentiero che dal Rifugio Paolina porta al Rifugio Roda di Vael. Il rifugio Paolina (2.125 metri) si raggiunge in seggiovia da Carezza: da lì parte il Sentiero del Masarè, un sentiero stretto che attraversa tutto il costone del Rosengarten verso destra per poi ritornare verso il rifugio di partenza, qualche metro di dislivello più in altro, sempre seguendo il costone. Si arriva poi al Monumento a Christomannos e si prosegue con facilità fino al Rifugio Roda di Vael (2.2.83 metri).
Passo Tires – Haniger Schwaige
Difficoltà: facile
Durata: 2 ore
Dal Passo Tires parte una strada forestale larga e battuta immersa nel bosco fino ad una cascatatella che attraversa il sentiero; qui si lascia la strada forestale svoltando a destra e seguendo un sentiero più stretto che prima punta ripido verso la montagna, poi, una volta arrivato in quota, attraversa i prati del Rosengarten, tra i pascoli di mucche; l’ultimo tratto con tre salite e discese secche, porta all’Haniger Schwaige dove si può pranzare con piatti tipici alto atesini.
Obereggen – Rifugio Torre di Pisa
Difficolta: medio-alta
Durata: 3 ore e mezza
Il sentiero parte da Obereggen, dove una seggiovia ci porta in quota sui prati del Latemar. Il sentiero si snoda verso destra, con tornanti che attraversano i ghiaioni della montagna fino ad arrivare alla Forcella dei Camosci; da qui si prosegue attraversando il bacino del Latemar e salendo di nuovo in quota dalla parte opposta fino al Rifugio Torre di Pisa.
Labirinto del Latemar
Difficoltà: facile
Durata: 1 ora e mezza
Il sentiero parte dalla sponda del Lago di Carezza e fino alla Radura di Mezzo è una strada forestale larga e comoda. Da qui il sentiero attraversa i massi caduti da una frana che ha colpito la montagna secoli fa, creando tunnel, scalini e gallerie naturali. Un percorso divertente, facile ma entusiasmante alle pendici del Latemar.