In questa breve guida cercheremo di analizzare i pro e i contro di una polizza sulla vita.
Innanzitutto occorre sgomberare il campo da alcuni dubbi: le polizze sulla vita non vanno trattate come prodotti commerciali al pari degli articoli per la casa o gli attrezzi da giardinaggio, ma vanno acquistati da professionisti qualificati e competenti in materia, motivo per cui mi sento di consigliare di diffidare da chi ve ne vuole affibbiare una chiamandovi o peggio ancora facendovi chiamare da un amico comune, ma rivolgervi possibilmente ad un professionista imparziale (possibilmente un broker assicurativo) lasciando perdere i metodi di “polizze su referenza” che da tanti anni rendono inefficiente questo mercato e insoddisfatti molti acquirenti.
La polizza sulla vita può essere di due tipi: quella in caso di morte e quella in caso di vita.
La polizza vita caso morte è la più diffusa, nonchè quella che lascia maggior riparo dalle brutte sorprese, poichè assomiglia per molti versi alla classica polizza danni (si pensi ad esempio alla polizza infortuni, con cui ha alcuni tratti in comune). In tale polizza a fronte del vostro versamento la compagnia assicurativa si impegna a versare agli eredi da voi prescelti una somma -predeterminata alla stipula del contratto- in caso di premorienza dell’assicurato.
La polizza vita caso vita è invece guardata spesso con grosse diffidenze: in realtà è un contratto che può anche risultare utile, a patto che abbiate ben chiaro cosa stiate andando a firmare, ovvero un contratto che prevede la corrsponsione di un capitale o una rendita se l’assicurato è in vita alla scadenza del contratto. Ovviamente questo secondo caso è molto più macchinoso del primo, e può essere influenzato da una molteplicità di parametri, primo tra tutti il costo dei caricamenti e il valore dei rendimenti della polizza prescelta. Tenete presente che questi piani di accumulo non vanno scelti qualora il nostro intento sia ottenere dei guadagni importanti, bensì quando si decida di mettere da parte una discreta somma in tanti piccoli passi … l’uso ideale è quello di integrare la propria pensione una volta raggiunta la vecchiaia, percui, se decideste di stipulare un contratto del genere per soli 10 o 15 anni … non iniziate neppure! i caricamenti vi eroderanno i bassi interessi e non avrebbe alcun senso accumulare denaro in questa maniera … se invece state cercando di vincolare i vostri risparmi per 30 o 40 anni il discorso cambia, e la polizza sulla vita caso vita potrebbe davvero fare al caso vostro!
Non cedete alla tentazione di abbinare in un unico contratto la polizza vita caso morte e quella caso vita, vi costerebbe piùche a farle separate, e perderete l’enorme flessibilità che la polizza vita caso morte vi dà in caso di sospensione dei versamenti. Lo svantaggio peggiore della polizza caso vita è infatti che riavere indietro i soldi prima della scadenza è o impossibile o antieconomico, percui pensateci bene! rispetto a prodotti simili di tipo non assicurativo la polizza vita caso morte è un prodotto sicuramente ineguagliabile.
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