Il riscaldamento globale è l’aumento della temperatura media dell’aria in prossimità della superficie terrestre e degli oceani del nostro pianeta.
Secondo il quarto rapporto di valutazione del 2007 dal Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici, le temperature della superficie terrestre sono aumentate di un valore approssimativo che va da 0,18 a 0,74 gradi centigradi nel corso del ventesimo secolo.
Nella maggior parte dei casi, dove in varie aree del nostro pianeta si è registrato un graduale aumento delle temperature, quindi un riscaldamento della crosta terrestre, la causa è stata attribuita alle crescenti concentrazioni di gas serra nell’atmosfera sovrastante i quali permettono alla radiazione solare di arrivare al nostro pianeta, ma che ne ostacolano la rifrazione verso lo spazio.
L’aumento di questi gas è attribuibile sopratutto ad attività umane. Infatti fin dall’inizio del periodo storico conosciuto col nome di “rivoluzione industriale”, l’uomo ha esponenzialmente aumentato la combustione di combustibili fossili come petrolio e carbone. Questo abuso di combustibili è attribuibile per la maggior parte all’alimentazione energetica di stabilimenti industriali ed all’esponenziale crescita di mezzi di trasporto dotati di motore a scoppio. Anche la deforestazione indiscriminata di enormi porzioni delle principali foreste del nostro pianeta, sta ampiamente contribuendo al fenomeno.
Una proiezioni di modelli climatici, sintetizzate nella ultima relazione del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici, indicano che la temperatura della superficie del nostro globo è destinata ad aumentare di un valore che va da 1,1 fino a 6,4 gradi centigradi durante il corso del ventunesimo secolo. L’incertezza di questa stima deriva dall’uso di modelli con una sensibilità differente per le concentrazioni di gas a effetto serra e l’utilizzo di diverse stime, provenienti da diversi istituti di indagine e ricerca, delle future emissioni di gas serra.
L’aumento della temperatura globale causerà un aumento del livello del mare e modificare la quantità e il modello di precipitazioni, probabilmente tra cui l’espansione dei deserti subtropicali. Il riscaldamento dovrebbe essere più forte nella regione artica ed andrebbe associato ad un ritiro continuo dei ghiacciai, dei permafrost e dei ghiacci marini. Altri probabili effetti comprenderebbero i cambiamenti della frequenza e dell’intensità degli eventi meteorologici estremi, estinzioni di specie animali e vegetali e sensibili variazioni dei rendimenti agricoli.
Il riscaldamento ed i relativi cambiamenti variano da regione a regione di tutto il mondo, anche se l’effettiva quantificabile natura di queste differenze rimane tutt’ora incerta. A seguito degli aumenti in contemporanea di anidride carbonica all’interno della nostra atmosfera e di acidità dei nostri oceani, è facile prevedere che il riscaldamento globale è un evento che col passare degli anni aumenterà.
Il pensiero della comunità scientifica è che il riscaldamento globale antropogenico è tutt’ora in corso, tuttavia, il dibattito politico e pubblico continua.
Il Protocollo di Kyoto mira a stabilizzare la concentrazione di gas serra per evitare una “pericolosa interferenza antropica”.
A partire dal novembre 2009, 187 nazioni hanno firmato tale protocollo. Questo lacia sperare ad una situazione recuperabile, anche se molte sono le cose da fare ed ancora di più le abitudini da cambiare per tentare di risolvere un problema che potrebbe influenzare in modo negativo