Il pesce è uno dei protagonisti di sempre della dieta mediterranea, noto da sempre per le sue tantissime proprietà benefiche per il nostro organismo che lo hanno reso uno dei prodotti più suggeriti nelle diete.
Tuttavia pulire il pesce è davvero difficile e spesso, si lascia l’onere al pescivendolo quando lo si va ad acquistare: sebbene questo ci risparmi fatica, spesso ci causa molti “pacchi”. Potrebbero rifilarci del pesce pulito che però non è quello che avevamo comprato. Inoltre, meglio fare da sé anche per poter vedere bene la qualità del pesce che si è acquistati e che si andrà a mangiare. Vediamo di imparare assieme come si pulisce il pesce nella maniera più semplice ed efficace possibile.
Innanzitutto, vediamo cosa vi serve prima di iniziare.
– Un tagliere di legno.
– Coltelli ben affilati o forbici.
– Guanti in lattice.
– Il pesce ( ovviamente).
Allora, prima dai tutto, indossate i guanti in lattice. Non è obbligatorio, ma consigliato. Oltre a dare spesso fastidio il tocco della pelle del pesce e delle sue interiora, è proprio la puzza del pesce che difficilmente va via dalle mani una volta che lo si ha lavorato. Attraverso i guantini sterili in lattice, quelli bianchi per intenderci, si risolve il problema alla radice. Se però decidete di fare tutto a mani nude o magari i guantini si forano durante la pratica, non abbiate paura. Lavate le mani con acqua fredda e strofinatele con una fetta succosa di limone. Piano piano, vedrete che la puzza andrà via.
Indipendentemente da se il pesce lo dovete conservare congelato o se lo andrete a cucinare subito è importante pulirlo appena comprato. Con la forbice o con il coltello, praticate un incisione sulla parte inferiore, dalla coda alla testa: questo vi permetterà di eviscerarlo. Fatelo possibilmente con le dita, non con il coltello. Alcuni organi sono molto attaccati e se li tagliate sarà difficile poi toglierli, dovrete sfilarli proprio voi con le dita. Allo stesso tempo siate delicati, per evitare che la vescica biliare si rompa e lasci cadere la bile sulle carni, rendendole amare.
Una volta eviscerato, lavatelo bene con acqua corrente e asciugatelo con uno strofinaccio o carta assorbente.
Fatto questo, per molte ricette è necessario togliere le squame al pesce ( non serve nelle cotture alla griglia però ad esempio ). Per farlo avrete bisogno di un togliesquame o anche di un semplice coltello. Poggiate la lama sulla coda e procedete in senso contrario alle squame, verso la testa. Ripetete finché non saranno venute via tutte le squame. Ora potete sollevare i lembi di pelle che si trovano ai lati della testa ed estrarre così le branchie anche.Con le forbici, non dimenticatevi di tagliare tutte le pinne.
La preparazione dei filetti, si fa sempre attraverso un coltello apposito, partendo dalle branchie alla coda. Mentre la pelle si può togliere successivamente, portando il coltello leggermente inclinato lungo tutto il pesce, partendo dalla coda, tra pelle e carne. Il movimento deve essere un po’ quello della sega e infilarsi bene per poter eliminare l’adesione della pelle al pesce, tirandola infine con delicatezza per non romperla.