Chi non ha mai desiderato una bella frittura di pesce? Magari di sera, anche abbastanza tardi, quando si è in un buon ristorante? Oppure chi non ha esagerato seduto al tavolo di quei matrimoni che, soprattutto al sud, sono dei veri sequestri di persona? O vogliamo parlare delle feste di Natale che si avvicinano?
Il nostro fegato si scontra ogni giorno con delle proposte che tentiamo ragionevolmente di rifiutare ma che non riusciamo comunque ad abbandonare con il nostro cervello. Perché è più saggio mangiare una frittura ogni tanto che cedere a degli spizzichi continui, fatti magari proprio di arachidi e patatine fritte.
Penso che non sia il fegato a dover rinunciare ogni giorno, ma il cervello ad essere ingannato.
La vecchia cucina della nonna non va più di moda se non la domenica, e questo è già un ottimo punto di partenza. Ma concederci qualcosa di più nel fine settimana non può essere così dannoso con le accortezze giuste.
Io ho adottato poche semplici regole per conciliare il gusto e lo stato di benessere.
1. Durante la settimana cucino prevalentemente cose leggere. E anche quando si tratta di carne, cerco di evitare i soffritti classici. Questo non vuol dire rinunciarci, ma aggiungere un cucchiaio dacqua al classico carota sedano cipolla.
2. Bevo molto. Ho letto che limportante per il fegato (ma prima cosa per lo stomaco) è non assumere acqua fredda. Io la diluisco con del succo di limone e la dolcifico con fruttosio, rendendola appena tiepida. Si sa che il limone è astringente, ma se si beve circa un litro dacqua al giorno con il succo di mezzo limone il fegato si disintossica e si evacua di frequente.
3. Se sto attraversando un periodo in cui devo assumere necessariamente medicinali, la mattina prendo un gastroprotettore. Serve a proteggere non solo lo stomaco, ma ANCHE IL FEGATO. Spesso i medicinali restano nellorganismo per anni e il fegato è deputato a depurare le tossine. Allora perché non aiutarci a farle scivolare via?
4. Troppo caffè appesantisce lo stomaco. E il fegato ne fa le spese. Io sono caffeinomane. Ma so per esperienza che evitare il caffè a chi ne beve tanto causa più danni. Quindi consiglio assolutamente di berne accompagnandolo con dei pasti e con minimo di zucchero, perché è più digeribile e il fegato lavora meno.
5. Moderare il consumo di alcol. Su questo non credo ci sia molto da dire. Lalcol fa sempre male, anche quando è poco.
Quando si esagera e si ha la necessità di disintossicarsi, ho letto che i rimedi essenziali sono delle tisane: dalla liquirizia, ai semi di finocchio, al carciofo, al tarassaco, al cardo mariano. Tutti sono ricostituenti naturali che aiutano non solo la digestione ma agiscono come antiossidanti soprattutto dopo il consumo di alcol.
Infine, consiglio un prodotto che uso regolarmente e si acquista in farmacia: EPAVIS del dott. Giorgini. Aiuta la regolarità del fegato ed espelle tutte le sostanze tossiche. Un cucchiaio, sciolto in acqua tiepida, due volte al giorno. Ha un vago sapore di liquirizia e aiuta anche per gonfiore e flatulenza.
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