La patologia della prostata è rappresentata da malattie infiammatorie, calcoli, alterazioni morfologiche e funzionali benigne e tumorali, non sempre quindi l’ingrossamento della prostata è riconducibile a origini neoplastiche anzi solitamente gli uomini ne vengono colpiti dopo i 50 anni di età, anche nelle manifestazioni benigne non se conosce la causa ma questa è sicuramente legata a turbe della produzione e del metabolismo degli ormoni sessuali.
Le neoformazioni maligne sono una delle più frequenti cause di morte per tumore nell’uomo. Spesso non presentano una sintoamtologia specifica e hanno nel 50% dei casi diffusione metastatica che vanno ad interessare la vescica ma soprattutto l’apparato scheletrico e in particolare il bacino, significa che quando ci si rende conto di esserne colpiti può essere troppo tardi e neanche l’ l’intervento chirurgico ( prostatectomia ) consistente nell’asportazione della prostata, può essere risolutivo.
Anche per ciò che concerne le neoplasie alla prostata la lotta si deve concentrare sulla diagnosi precoce, basata sulla ricerca dell’antigene prostatico specifico ( test PSA), se il tumore viene preso per tempo e non è in fase avanzata l’intervento chirurgico è ritenuto il mezzo più efficace per la cura della malattia, associato alla radioterapia e alla terapia ormonale.
Ma se la diagnosi precoce ci dice se abbiamo o no un tumore alla prostata, che cosa si può fare concretamente per prevenire le neoplasie ?
Per quanto non si abbiano delle certezze sulle cause che determinano il cancro alla prostata a differenza di altri tumori dove le cause del loro insorgere sono ben note, per esempio un eccesso di alcol è sicuramente responsabile dell’insorgere della cirrosi epatica, il fumo del tumore ai polmoni ecc., tuttavia studi epidemilogici sui popoli in cui questo tumore è meno diffuso, mettono in correlazione alimentazione e cancro alla prostata.
Per esempio è certo che nella popolazioni in cui l’alimentazione è a base di pesce, l’incidenza di cancro alla prostata è molto bassa (gli eschimesi e i giapponesi) mentre presso le popolazioni occidentali che hanno alti consumi di grassi e di carne, il tumore ha un’incidenza piuttosto alta.
Il cancro alla prostata sta seguendo sempre più da vicino le cardiopatie come causa principale di morte fra gli uomini occidentali, sicuramente alcuni fattori ambientali favoriscono l’insorgere del tumore compreso quello alla prostata.
La scelta migliore a livello preventivo è pertanto di seguire delle procedure nutrizionali:
*Limitare il consumo dei grassi, soprattutto quelli saturi, tenedoli al di sotto dell’8% del consumo giornaliero.
*Aumentare il consumo di frutta, verdura e cereali integrali. Numerosi studi hanno dimostrato che i vegetariani tendono ad avere una minore incidenza di tumori.
*Ridurre al minimo gli alimenti ricchi di ormoni e di contaminanti, ci sono numerosi studi scientifici che hanno provato la relazione tra l’uso di ormoni nella lavorazione dei cibi e l’insorgere di alcuni tumori come quello al seno,all’utero e alla prostata.
Oltre a queste precauzioni che riguardano lo stile di vita,è opportuno una volta all’anno, dopo i 50 anni d’età, sottoporsi al test PSA…come si dice in questi casi..prevenire è meglio che curare!