Nell’era digitale, in cui ogni transazione può essere compiuta con l’ausilio delle moderne tecnologie, e in particolare di Internet, anche l’organizzazione di una raccolta fondi può essere agevolata non poco, con la giusta strategia.
Questo non significa che bisogna abbandonare il contatto diretto con le persone, quello che si stabiliva quando (magari con degli stand in piazza) la proposta arrivava tra la gente.
La raccolta fondi, però, non deve mai essere una cosa priva di pianificazione. Intendiamoci: il vostro compito è spiegare alle persone che spendere soldi per aiutare la vostra causa è una cosa giusta, che non dilapiderà il loro “investimento” e riuscirà a raggiungere l’obiettivo che vi siete prefissati.
Dunque, in principio, l’obiettivo. Non ponetevi finalità irraggiungibili, perché se non siete un personaggio pubblico di cui le persone si fidano, sarà difficile superare la naturale diffidenza che ogni persona ha.
Un obiettivo deve dunque essere innanzitutto realistico, raggiungibile, e poi deve essere “nobile”; deve cioè essere sufficiente a convincere le persone che stanno partecipando ad una giusta causa, stanno dando un importante contributo per costruire qualcosa di comune.
E deve effettivamente essere così, altrimenti scordatevi una nuova raccolta fondi (come minimo).
Poi, il modo: innanzitutto, bisogna creare un conto corrente (bancario, prevalentemente) su cui indirizzare tutti i fondi. Non solo, però: per le donazioni sarebbe opportuno creare anche un conto Paypal, in modo che i pagamenti possano arrivare anche in forma elettronica. Poi, sempre su Internet, sarebbe una buona idea aiutarsi con il social networking: siate presenti sui social network più diffusi (ad esempio, creando una “causa” su Facebook): è un ottimo modo per promuovere la propria iniziativa, una sorta di pubblicità assolutamente priva di spese.
Sui social network, inoltre, avete maggiori possibilità di ascoltare le persone interessate alla vostra iniziativa, e raccogliere qualche interessante suggerimento.
Come abbiamo già detto, non dovete però distaccarvi dalla “vita reale”; se la vostra è un’iniziativa a livello nazionale, dovete essere presenti nelle principali piazze delle principali città; se invece la vostra è un’iniziativa locale, dovete comunque essere presenti capillarmente, e non solo fisicamente. Un esempio? I volantini: se li distribuite più persone avranno la possibilità di venire in contatto con la vostra iniziativa.
Se non volete fare ciò, dovete comunque fare in modo di dare i vostri contatti a più persone possibile: siate disponibili al dialogo, aperti alle varie idee, senza comunque perdere di vista il vostro scopo primario.
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