Un viaggio in Irlanda è uno di quelli appartenenti alla categoria: “almeno una volta nella vita”. Un paese che si balcamena tra passato e presente, tra il grigiore moderno e gli affascinanti antichi colori della sua natura. La temperatura irlandese è influenzata dalle correnti del Golfo del Messico, dunque è caratterizzata da frequenti escursioni termiche nelle diverse stagioni, anche se, a dire il vero, raramente si tratta di drastici cali o impennate della colonnina di mercurio. Se si vuole partire per questa terra occorre sapere che di certo la pioggia è la condizione meteorologica principale, dunque l’abbigliamento ne è fortemente influenzato. E’ quasi indispensabile infatti procurarsi vestiti in grado di mantenere caldi, nel caso che durante giorni continuati di precipitazioni la temperatura si abbassi bruscamente, ricambi di scarpe ed in generale non pochi abiti, così da evitare di indossare spesso vestiti umidi. Dimenticavo, un k-way fa sempre comodo. Fortunatamente per i cittadini dell’Unione Europea, è sufficiente, all’ingresso nel paese, esibire il passaporto o una carta d’identità valida. Come ogni paese però anche l’Irlanda pone le sue restrizioni, per lo più pratiche burocratiche e divieti utili dati i tempi in cui viviamo. Per quanto riguarda le norme igienico-sanitarie, non è possibile introdurre sull’isola carne o alcun tipo di prodotto caseario, mentre gli animali devono essere sottoposti ad una quarantena. Altre norme inoltre sono per chi intende recarsi in Irlanda con la propria auto. Questi infatti non dovrà assolutamente dimenticare la propria patente di guida, il libretto di circolazione e la carta verde internazionale, apponendo all’arrivo il contrassegno adesivo del paese di provenienza sul proprio veicolo. Tra le domande ricorrenti prima di partire per un nuovo paese c’è sempre quella sulla differenza di orario e, purtroppo negli ultimi anni, anche quella riguardante le vaccinazioni consigliabili o obbligatorie da fare prima di mettersi in viaggio. Per fortuna per quanto riguarda le vaccinazioni non c’è nulla da sapere, infatti per visitare il paese non ne è richiesta alcuna, sotto l’aspetto dell’orario invece, indipendentemente dall’ora legale, l’Irlanda ha sempre un’ora in meno rispetto all’Italia. Il periodo migliore per fare questo viaggio è di certo l’estate, cerchiando sul calendario i mesi di luglio e agosto, che naturalmente sono quelli che offrono le temperature più alte. Va detto però che il clima temperato dell’isola permette ad ogni modo di visitarla tranquillamente tutto l’anno, senza rischi concreti di vedersi rovinare la vacanza dal maltempo funesto. Anche i due mesi evidenziati però hanno dei difetti, se certamente il caldo è una forte attrattiva è anche vero che rappresentano il periodo di maggiore affluenza. Dunque per evitare dinanzi a file interminabili per un’attrazione o un’escursione, è consigliabile la primavera. C’è però da dire che molte attrazioni sono condizionate dai fenomeni atmosferici, come ad esempio i collegamenti con le isole o alcune escursioni, restringendo così il cerchio sui mesi di maggio e giugno, caldi abbastanza da divertirsi, affollati quanto basta e di certo molto meno costosi di altri.
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