Sono sempre più le persone, con la terza età in forte crescita, che frequentano una palestra, oltre che per il controllo del peso, soprattutto per salvaguardare la propria salute.
Per chi si accinge a farlo, si prospetta la fatidica domanda: ” Mi iscrivo, ma dove?“.
Fornire una risposta univoca, però sarebbe impossibile quanto superficiale. Una palestra, infatti, al pari di un paio di scarpe da ginnastica, deve calzare alla perfezione alle esigenze dell’interessato.
Non esiste quindi, la palestra migliore, ma esiste la palestra migliore per ciascuno di noi. Vediamo, allora, i criteri mediante i quali sceglierla.
Come scegliere una palestra
Come dicevamo, quindi, non è facile, a primo acchito, indirizzare una persona – intesa nella sua unicità ed individualità – in una scelta così soggettiva. Questo perché ognuno di noi ha obiettivi, problematiche ed esigenze differenti.
Quindi, la domanda da porsi inizialmente è:
Perché voglio andare in palestra?
Le risposte, anche in questo caso, sono multiple: “Me lo ha consigliato il medico, devo dimagrire, per divertirmi e conoscere gente, per passare il tempo, per fare una preparazione atletica adeguata al mio sport, ecc.“.
Una volta che abbiamo dato risposta a quest’ultima domanda, siamo in grado di giudicare e di scegliere il centro più funzionale per le nostre esigenze/necessità.
Tralasciando volontariamente di parlare di socializzazione e divertimento (aspetto in cui, probabilmente, una palestra vale l’altra), soffermiamoci allora su obiettivi più consoni a tale scelta, quindi riguardanti la salute. Salute, definita nella Costituzione dell’OMS, come:
Stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia
Poste queste premesse – assolutamente da non sottovalutare – la nostra attenzione ricadrà sugli aspetti sottostanti, che andremo ad elencare e a descrivere nelle righe sottostanti.

I fattori con i quali scegliere una palestra
1. Lezione individuale o corso di gruppo?
Dando per scontato che i corsi, solitamente, sono più divertenti, coinvolgenti e socializzanti, l’individualità della singola persona, per essere rispettata, non può che lavorare diversamente dagli altri.
Quindi, preferire lezioni singole piuttosto che di gruppo, ed allenamenti e schede di lavoro individualizzate svolte da un istruttore/ preparatore/ personal trainer ecc. dopo una breve anamnesi preliminare;
2. Competenza, qualifica e preparazione degli “addetti ai lavori” sono condizioni necessarie per poter instaurare un rapporto di reciproca fiducia tra cliente ed istruttore. Una relazione che dovrebbe diventare un rapporto similare a quello che si ha col proprio medico: se non vi fidate del medico come potete pretendere di essere curati?
La professionalità è evidenziabile sotto tantissimi punti di vista, anche i piccoli particolari sono significativi: la receptionist che vi accoglie con la sigaretta in bocca non dà l’idea della professionalità!
3. Locali ben illuminati e ben areati, con ampie finestre; condizioni igieniche e pulizia dei vari ambienti, spogliatoi compresi. Se, durante la prima visita non vi vengono mostrati gli spogliatoi, chiedetevi il motivo;
4. Quasi tutte le palestre danno la possibilità di accedere ai servizi per una giornata di prova gratuita: questo permette di valutare se l’istruttore è sempre presente ed a disposizione dei clienti;
5. Come accennato, ognuno dovrebbe avere una scheda di allenamento personalizzata, redatta dopo aver acquisito determinate informazioni in un precedente colloquio e/o una visita medica interna alla palestra.