In un’era come questa altamente tecnologica dove si scrive quasi unicamente testi e messaggi attraverso la tastiera del computer o di un telefonino, sembra quanto mai anacronistico pensare alla propria calligrafia, in realtà non c’è nulla più sbagliato. Scrivere di proprio pugno un messaggio, una frase, anche semplicemente il proprio nome è un qualcosa di altamente personale e soggettivo che mai nessun strumento elettronico potrà migliorare o sostituire. si impara a scrivere a scuola dove le maestre insegnano ai loro piccoli allievi a tenere il rigo, a scrivere vocali e consonanti ripetendole spesso per pagine e pagine. La calligrafia cresce e si sviluppa con noi, con la nostra personalità il nostro modo di esprimerci. Non sempre però la calligrafia segue una naturale evoluzione, anzi spesso ci si ritrova ad avere, pur sforzandosi, una pessima scrittura, che se pur comprensibile per noi, perchè è nostra e ci appartiene, diventa quasi illegibile per chi ci sta intorno. Una delle calligrafie per antonomasia più illegibile è quella dei medici, spesso diventa un’impresa interpretare una ricetta medica o il nome di una medicina. Ma al di là di questo esempio generalizzato, solo pochissimi possono vantarsi di avere una calligrafia visivamente bella e armoniosa. Nei paesi orientali avere una bella calligrafia è fondamentale, ma parliamo di paesi come ad esempio il Giappone in cui non ci sono lettere e alfabeti, ma immagini e idiogrammi e dove la scrittura è una vera e propria arte pittorica, tanto che i simboli diventano dei veri e propri messaggi iconici. Spesso si prova a correggere in maniera forzata la propria calligrafia, imponendosi di scrivere magari a stampatello o con lettere più grandi, cercando di evitare a tutti i costi il corsivo. Personalmente ritengo che questo sia un errore oltre ad una forzatura che solo raramente da dei risultati, basta infatti dimenticarsi o scrivere distrattamente di nuovo in corsivo che la scrittura ritorna ad essere quella di sempre. Esistono delle tecniche e dei piccoli trucchi per migliorare la propria scrittura, ma di certo non la si può rivoluzionare, perchè fa parte di noi e della nostra personalità. A scuola quando si facevano i compiti in classe, le maestre hanno insegnato a fare la cosiddetta “brutta copia”, quella personale da tenere per sè, mentre al momento della consegna si dava la cosiddeta “bella copia”, quel tema ricopiato in cui ci si impegnava a rendere le parole più comprensibili migliorando oltre che la forma delle proprie idee anche la forma delle parole usate per esprimerle. I vantaggi di migliorare la propria calligrafia, magari ricopiando in maniera più ordinata e leggibile un messaggio sono enormi, spesso si perde tempo solo a cercare di comprendere un messaggio scritto male, ma non sempre ricopiare è possibile ecco perchè è necessario esercitarsi migliorando passo dopo passo. Lo svantaggio di sforzarsi di scrivere bene, sta nel fatto che la scrittura diventa un qualcosa di meccanico e non più spontaneo e fluido, ecco perchè se si vuole migliorare bisogna farlo nel tempo, con costanza e impegno a piccoli passi, rinunciando alcune volte anche all’uso del computer, riprendendo una penna in mano.
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