I bambini nell’età in cui imparano a parlare hanno una capacità di memorizzazione delle parole incredibile: riescono a centuplicare in un anno il loro lessico, senza particolari accorgimenti. Tuttavia, genitori attenti, sfruttano questa capacità del bambino, che in qusta fase è come un foglio bianco per poter fornire allo stesso tutta una serie di parole di un lessico di un certo livello.
Come insegnare ai bambini
Questo non è sbagliato: i bambini che conoscono molte parole hanno la possibilità di esprimersi meglio e col tempo di sentirsi meno impacciati anche nelle relazioni sociali. Inoltre, in questo periodo, l’apprendimento di una lingua straniera è estremamente fruttuoso, perché il bambino non ha ancora pienamente assorbito tutti gli schemi della lingua italiana e sarà predisposto a far proprio anche altri schemi linguistici con poca difficoltà.
Ovviamente anche successivamente alla prima infanzia, i bambini devono essere stimolati ad arricchire il proprio lessico e quindi il proprio vocabolario: avranno meno difficoltà a scuola e negli studi e saranno anche più ben disposti al dialogo.
Come fare quindi a rendere il lessico dei vostri bambini più abbondante?
Esistono vari modi, vediamone alcuni insieme.
Come ampliare il vocabolario di un bambinio
- Se il bambino già va a scuola e sa leggere, la lettura di buoni libri è sempre il metodo migliore a tutte le età. Leggere è la via maestra per imparare nuove parole, anche se la lettura è consigliabile ai bambini per altri mille motivi. Se all’inizio si scoccia, stategli vicino e condividete con lui il momento della lettura. Scegliete libri che vuole lui e non che volete voi e spiegategli tutte le parole, anche più volte. Dovete fare in modo che sia interessato: non fatelo però diventare una merce di scambio, altrimenti perderà anche il valore della cultura stessa. Nessun premio o regalino in cambio di lettura.
- Il gioco dell’Oppure, riscuote generalmente un grande successo in bambini di tutte le età. Si dice ai bambini di descrivere un oggetto che è nella stanza,ma che non vi deve dire. Lo scopo del bambino, sarà quello di farvelo indovinare. Naturalmente voi dovrete fingere di non capire l’oggetto, anche se magari è palese. Lo stimolerete a tentare di esprimersi in maneira più approfondita per poter seguire le finalità del gioco. Quando è in difficoltà aiutatelo, spiegandogli termini e suggerendoglieli. In fondo non giocate per vincere!
- I bigliettini. Questo è un metodo usato anche da molti logopedisti per i bambini che hanno difficoltà con le parole. E’ semplice e con una piccola variante sarà adatto al nostro scopo. Se nella variante originaria i bigliettini contenevano i nomi degli oggetti sui cui erano attaccati ( parliamo dei classicissimi post-it gialli insomma, ma potete prenderli colorati, a forma di fiore, cuore…), vi proponiamo di mettere su ogni oggetto il nome e un aggettivo. Li metterete dapprima voi, tappezzando una stanza per volta e poi vi farete aiutare dal piccolino, che sarà divertito dal poter rivoluzionare casa con i bigliettini.
- Lo scarabeo! E’ un gioco molto vecchio, che oramai ha una lunga storia alle spalle. Tuttavia esistono versioni per bambini piccoli ( anche se la stessa versione per adulti è adatta) che possono aiutare il vostro piccolo a sforzarsi con le parole nuove.