Il primo impulso nel rispondere alla richiesta è stato quello di scrivere che una gatta è di per sè una brava mammina e che madre natura le ha già fornito l’istinto con tutte le istruzioni per l’uso, ma…
E già, c’è sempre un ma, non è tanto la gatta che ha bisogno di aiuto, sono i “gattofili” che hanno bisogno di essere sostenuti nell’agitazione e nervosismo del momento.
Fatta questa premessa, e chiarito che la gestazione dura 65 giorni circa, c’è tutto il tempo per darsi da fare. Si possono anche indicare dei punti GUIDA su…
A – Cosa fare, se la gattina è in attesa
1. Scegliere una cesta o uno scatolone adeguato alla taglia della gatta + i gattini che arriveranno e metterci dentro a mo’ di imbottitura una coperta o degli asciugamani o altro su cui la gattina possa stare comoda. Per ultimo sarà bene mettere un panno impermeabile da un lato, cercando di fare in modo che si abitui già prima del parto a usarla come cuccia per dormire.
2. Vicina a partorire, la gattina diventerà più docile ancora, se già lo era, o docile, se prima era un po’ scontrosa, e rimarrà vicina alla persona che più le sta appresso in genere e le farà capire con strusciamenti, versi e vai e vieni dalla cesta, che sta arrivando il momento.
3. Bisogna accontentarla naturalmente e di starle vicino accarezzandola dolcemente, magari parlandole pure, con voce rassicurante, perché così capirà che può contare sull’aiuto di chi le vuole bene.
Se si mette a pancia in su, è bene massaggiargliela con movimenti dolci dall’alto verso il basso, favorendo così anche le spinte.
4. Un miagolio più forte saluterà la fuoruscita del primo cucciolo, poi seguiranno gli altri. A questo punto, se la micia non riesce a provvedere da sola, bisogna aiutarla con i piccoli. Per “sbucciarli” devono essere tenuti a testa in giù, in modo che non ingoino liquido amniotico, nemmeno una goccia.
5. Con del filo da sutura bisognerà legare il cordone ombelicale in due punti, a 4/5 cm dal pancino e a 4/5 cm dal primo, a seguire. Il aglio del codone sarà fatto tra i due punti legati.
A questo punto si provvederà ad asciugare cuccioli e mamma con panno carta e si potrà anche togliere il panno impermeabile.
6. Una visita del veterinario naturalmente è d’obbligo. Sarà lui che darà le indicazioni per l’alimentazione, per i vaccini, esami delle feci…
B – Cosa non fare, se la gattina è in attesa
1. Non mettere mai la cuccia in luogo isolato e troppo lontano dalla zona dove abitualmente la famiglia “vive”.
2. Non bisogna scegliere un contenitore (cesta o scatolone) con i bordi troppo bassi, per avere la certezza che i gattini non cadano fuori, muovendosi. Mamma gatta invece non avrà problemi a saltar dentro, quando vorrà.
3. Negli ultimi giorni prima del parto, se possibile, meglio che la gatta rimanga tranquilla a casa.
4. Non fare nulla e limitarsi a osservare, se ci si accorge che la gatta non ha problemi.
Prezzo: non identificato
Svantaggi: stress da parto
Vantaggi: micini da coccolare