L’infanzia, in particolare i primi anni, è una fase molto delicata in cui il cervello del bambino è una spugna che assorbe tutto, soprattutto dalle persone che identifica come punti di riferimento: il più delle volte i genitori e gli insegnanti di scuola. Ciò significa che anche la madre ed il padre del bambino possono aiutarlo nell’apprendimento delle prime nozioni mnemoniche basilari, come per esempio l’alfabeto. Nel caso in cui voleste adoperarvi per insegnare a vostro figlio la pronuncia e l’ordine delle lettere nel nostro alfabeto è utile sapere che il cervello infantile apprende meglio con il gioco. Non sarà produttivo quindi fargli ripetere a memoria e continuamente la sequenza di lettere, provochereste soltanto in lui un’ostilità verso ciò che sta andando ad imparare e potreste addirittura causargli frustrazione nel caso in cui lui o lei vi veda delusi dei suoi progressi. Una soluzione è invece quella di cantare insieme a vostro figlio delle filastrocche riguardanti le lettere e l’alfabeto, senza pretendere che lui le memorizzi subito. All’inizio basterà canticchiarle e dopo un po’ vedrete che anche lui inizierà a mandarle a memoria, ciò perchè il nostro cervello è più portato a ricordare per assonanze e ritmo; questo è il motivo per cui si ricordavo più le canzoni o le poesie in rima rispetto ai numeri e alla prosa. Anche sfruttare ed affinare la memoria visiva del bambino può essere una buona idea: aiutatelo a disegnare e ritagliare le lettere, magari cercando di dare loro una forma creativa (per esempio fare la A a forma di altalena), così vostro figlio potrà associare l’iniziale della parola alla forma della lettera. Appendete poi tutti i ritagli al muro in ordine alfabetico, lo aiuterete a memorizzare la posizione delle varie lettere; questo esercizio non gli stimolerà solo la memoria, ma anche la creatività e la manualità. Un ulteriore soluzione potrebbe essere quello di fare con vostro figlio giochi che riguardino le lettere e la pronuncia, un esempio è quello di trovare tutte parole che facciano rima tra di loro, oppure invitarlo a comporre, con le lettere che gli metterete davati, una parola con la A, poi con la B ecc.
Attenzione poi a far capire al bambino che il suono delle lettere non è seguito dalla “I” nel parlato (B non corrisponde a “bi”), per far ciò potreste usare uno specchio e ripetergli le lettere solo con il loro suono, mostrandogli bene come posizionare la lingua per ogni fonema. Inoltre è consigliabile, anche per abituarlo alla lettura, leggere molte favole e storia al bambino, ma facendo in modo che sia voi che lui possiate visualizzare il testo scritto (possibilmente stampato con carattere grande, in modo che ogni lettera sia ben distinguibile), portare il segno con il dito, per lui sarà molto facile confondere righe e parole, e scandire bene quello che dite con voce chiara. Ricordatevi sempre di fargli apparire tutto come un gioco, non lo pressate e non mostratevi delusi se all’inizio non risponde come voi vorreste, il suo cervello non è stato ancora abituato all’apprendimento sistematico e quindi il suo sforzo sarà maggiore. Rassicuratevi pensando che, anche se i primi risultati si faranno attendere, poi l’apprendimento scorrerà molto più veloce.
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