Il modo migliore per insegnare ai bambini i testi delle canzoni secondo me è quello di cantarle con loro. Se i bambini sono capaci di leggere il problema è relativo visto che a forza di seguire la canzone, come se fosse un karaoke, aiutati dal ritmo e dalla musica, le parole vengono memorizzate da se. Ma il problema maggiore sta nell’insegnare un testo ad un bimbo più piccolo che leggere ancora non sa.
L’ascolto è fondamentale. Un ascolto ripetuto e non frettoloso, che richiede una certa attenzione. Cantando il testo per loro e con loro i bambini sono stimolati a prestare maggiore attenzione di quella che ci metterebbero se fossero lasciati da soli a fare tutto il lavoro. Un modo per poterli aiutare a memorizzare arriva dalla lettura delle immagini che a scuola usano per imparare, ad esempio, le filastrocche. O meglio, per aiutarsi ad imparare le strorielle e le filastrocche. Bisogna innanzitutto verificare che il testo della canzone si presti ad essere illustrato con dei disegni semplici da comprendere per i bambini in modo tale che riconoscendo l’immagine o il disegno possa tornare loro in mente la relativa parola da pronunciare a ritmo di musica. Se una stessa parola è ripetuta più volte il disegno o l’immagine debbono essere identici ogni volta per evitare di creare confusione. Un buon aiuto può essere trovato anche nel mimo ma bisogna sempre verificare che si tratti di testi che si prestano ad essere mimati. In genere ai bambini piccoli si insegnano canzoni alla loro portata per cui non dovrebbe essere difficile mimare il testo. Magari non tutto ma individuando alcune parole base la memorizzazione del testo risulterà molto più semplice anche per i bambini più piccoli. Non bisogna sottovalutare le capacità mnemoniche dei bambini: sono capaci di stupire con la loro intelligenza “in erba”, che è in attesa di stimoli per potersi affinare. E la musica, il mimo, le immagini, le parole e magari anche un balletto improvvisato sono molteplici stimoli audio-visivi-corporali che aiuteranno a raggiungere buoni risultati.
L’esempio classico lo si ha con la canzone “I due liocorni”. Bambini di ieri e di oggi l’hanno cantata aiutandosi anche mimando i vari animali e quando, con i più piccoli, si fa fatica a ricordare quale sia l’animale che si deve nominare a quel certo punto della musica, basta mimare la relativa caratteristica (penso alla proboscide dell’elefante o alle fauci dei coccodrilli) per innescare un’immediata reazione che porta a ricordare in fretta e furia ciò che si deve cantare.
La musica è un importante veicolo di crescita per i bambini e l’ascolto va sempre stimolato e presentato come prezioso. E poi ai bambini di solito piace cantare per cui non sarà facile far capire loro che con qualche trucchetto ed un po’ d’attenzione possono facilmente diventare dei cantanti provetti, capaci di esibirsi senza problemi in un bel coro davanti ad un pubblico. Per un assolo magari ci vuole un po’ di più, ma anche a questo si arriva. Piano piano ma ci sia arriva.
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