Dimagrire è la parola d’ordine. L’isolamento necessario per l’emergenza Covid-19 ha lasciato molti strascichi di varia natura.
Mentali, sociali e anche fisici. Alzi la mano, infatti, chi in questo periodo non ha preso i suoi bei chilogrammi, dovendo ora associare necessariamente alle varie disposizioni della Fase 2 un programma ipocalorico indispensabile per dimagrire e perdere peso in un periodo ragionevole.
A questo giro, almeno per chi è un triste habituè delle diete, la consapevolezza di poter godere di una motivazione non banale: quella di tornare a vivere. L’isolamento a cui ci ha costretto il Coronavirus e la libertà di cui ci ha privato, infatti, costituiscono una fantastica molla motivazionale al nostro obiettivo. Perché una dieta, infatti, abbia successo, occorre necessariamente che alla base esista una motivazione solida. Solo mettendosi in discussione, ponendosi delle domande, sfidando le proprie paure e incapacità, si può davvero arrivare sino in fondo e soprattutto vivere questo periodo non come un sacrificio, ma gustarlo come un momento di rinascita.
Quesiti che sono indispensabili per prepararsi a quella che , comunque, rappresenta una fatica, ma che possono consentirci di partire con la carica giusta. Ecco come prepararsi ad una dieta perché sia efficace e provare perdere peso realmente, senza viverlo come se andassimo al patibolo. Vediamo allora come prepararsi ad una dieta perché funzioni davvero.
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Iniziare la dieta: come prepararsi mentalmente
Il primo consiglio ogni volta che si decide di iniziare una nuova dieta, è quello di rivolgersi ad un professionista. Per evitare danni è opportuno fare gli esami del sangue e farsi supportare in ogni scelta da un medico Nutrizionista. Per la stesura di questo articolo abbiamo chiesto la consulenza della Dottoressa Sara Damosso, Nutrizionista ad Asti. Le prime domande che occorre porsi prima di iniziare una dieta sono legate banalmente al perché vogliamo e dobbiamo dimagrire? Perché desideriamo perdere peso e, per quanto sembri surreale chiederselo (e credeteci non lo è) se lo vogliamo davvero? Partendo dal fondo è, comunque utile, anche se molti tendono a sottovalutarlo, il comprendere perché siamo ingrassati.
È importante, anzi fondamentale, comprenderlo innanzitutto per evitare nuovamente errori in cui potremmo incorrere ancora e, non meno, per andare a snidare meccanismi compensativi che il cibo mette in azione in noi,
In poche parole si deve arrivare (ancora meglio facendosi aiutare da uno specialista) al nocciolo del problema. Giungere a rendere plasticamente quello che è il nostro rapporto con il cibo. Cosa rappresenta per noi. Se mangiamo, cioè, perché ce lo richiede il nostro corpo o sono piuttosto rabbia e frustrazione a condannarci a questo autolesivo circolo vizioso. vuoi sapere come riconoscere e combattere la fame nervosa? Leggi allora questa nostra guida.
Infine ovviamente indispensabile disporre di una grande motivazione. Per chi ha già sperimentato, purtroppo, più di una dieta, è palese come alla base ci sia solo e soltanto la nostra volontà di raggiungere l‘obiettivo: prova ne sono situazioni in cui la dieta viene affrontata senza particolari difficoltà, mentre ci sono circostanze, di norma quelle in cui ci troviamo a fare i conti con situazioni più stressanti, o ancor più quando iniziamo una dieta, ma ne siamo scarsamente convinti, nelle quali invece sembra non esserci verso. Per quanto ci proviamo, ci arrendiamo inevitabilmente dopo pochi giorni, se non ore… Utile, da questo punto di vista, ad esempio, ricordarsi come ci sentivamo in forma quando avevamo qualche chilo in meno; quanto stavamo bene con quell’abitino, ora tristemente relegato in fondo all’armadio. Soprattutto come le nostre analisi del sangue fossero molto più rassicuranti da magri.
Quale atteggiamento adottare prima di iniziare una dieta?
Tra le domande che dobbiamo necessariamente porci, ovviamente anche quella relativa alle nostre aspettative. Inutile sottolineare come queste debbano essere realistiche. Inoltre dieta fa rima con pazienza, costanza e richiede, per il suo successo, il trascorrere di un tempo minimo prima di poterne apprezzare i primi risultati. Scordatevi tutto e subito.
Questo non significa essere costretti a mangiare necessariamente cose che odiate. Questi ultimi decenni hanno visto affacciarsi sul mercato delle diete, numerose soluzioni, diversamente efficaci e soprattutto personalizzabili alle necessità di ognuno. La dieta deve essere calibrata su di voi e non viceversa. Difficilmente, infatti, arriverete in fondo se seguite un regime alimentare che non tiene in conto le vostre peculiarità.
I vostri gusti e il vostro ambiente! Per quanto vi siate stancati di sentirlo, fare una dieta, almeno nella sua migliore accezione, corrisponde a cambiare stile di vita. Ed è molto importante che, chi vi è accanto, se non vi accompagni, almeno vi supporti in questo cambiamento. Insomma se siete abituati a fare happy hour con il vostro partner, rimpinzandovi di antipasti vari, difficilmente se la vostra dolce metà continuerà a voler rispettare la vostra consueta routine, vi aiuterà nel vostro proposito di dimagrire.
Difficoltà e motivazioni per Iniziare una nuova dieta
Come abbiamo già anticipato parlare di dieta significa concentrarsi sulla singola individualità di ognuno di noi.
Quello che funziona per uno, non necessariamente sarò efficace per un altro. Noi tutti siamo diversi. Così se alcuni riusciranno a disciplinarsi con una relatività facilità, per altri sarà più frequente cadere. L’importante, in queste situazioni, è imparare a non gettarsi la croce addosso. Mettete in conto qualche scivolata e, quando accade, voltate pagina e ricominciate.
Sarà comunque più utile perdonarsi qualche sgarro che mantenere un atteggiamento perennemente frustrato o gravato da devastanti sensi di colpa. È possibile dimagrire mangiando quello ci piace? Diciamo Nì, ecco come provarci.
Difficilmente, soprattutto quando realizzata da un esperto e se ben equilibrata, una dieta non funziona. Più probabile che noi non facciamo funzionare una dieta. Per evitare di autosabotarsi, sforzatevi di mantenere alta la motivazione e ricordate gli obiettivi che vi siete prefissi. I risultati arriveranno. Potrebbero essere più lenti rispetto ad altri, ma il fatto che arrivino rappresenta una certezza.
Infine non vivete la dieta come una condanna a morte! Comunque non lo è! I drammi nella vita, non scordate, sono ben altri.
Secondo i dettami della Psicocibernetica, infatti, sono 21 i giorni che servirebbero per consolidare un’abitudine. Altre ricerche parlino di un periodo maggiore, ma quel che è certo è che una cosa che non amiamo del tutto oggi, potrebbe esserci fortemente gradita domani. E soprattutto una dieta non è un periodo di privazione, ma piuttosto un tempo di rinascita. Non scordatelo!
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