Lo skateboard ha origine negli anni 60.
Si tratta di una tavola, generalmente in legno multistrato, tipicamente spessa circa un centimetro, larga 20 e lunga 80.
In testa e in coda e’ presente una leggera incurvatura verso l’alto, piu’ pronunciata in testa.
Due coppie di rotelle di materiale sintetico sono imbullonate alla tavola da skate grazie a snodi metallici (sono i cosiddetti trucks).
La prima regola per imparare ad usare lo skateboard e’… avere l’eta’ giusta.
A causa delle numerose cadute sul duro asfalto richieste per prendere confidenza con l’attrezzo, e’ decisamente consigliabile avere non piu’ di 15 anni per non rischiare di avere danni permanenti alle articolazioni…
Si piazza il piede sinistro sulla tavola, in avanti, a circa 20 centimetri dalla punta e si spinge con il piede destro sul pavimento (asfalto) per avanzare nella direzione voluta.
Se si e’ mancini, di solito, si fa il contrario: piede destro avanti sulla tavola e il sinistro spinge.
Per cambiare direzione, grazie alla flessibilita’ dei trucks, basta inclinare lo skate verso destra o verso sinistra facendo peso verso la direzione della curva.
Una volta presa velocita’, si puo’ appoggiare anche il piede di spinta sulla tavola, sfruttando l’energia cinetica acquisita precedentemente.
Molto meglio cominciare negli “skatepark”, strutture con adatte piste piane, curve, scalini, half pipe che possono servire sia nella fase di apprendimento che in quella di perfezionamento.
Una volta presa fiducia in se stessi, confidenza con l’attrezzo e soprattutto un ottimo equilibro ( e ci vorra’ non meno di qualche settimana) si puo’ cominciare a vedere qualcosa di piu’ “eccitante”.
Uno degli esercizi-base e’ il salto con lo skate (in gergo “ollie”).
Si tratta di saltare un ostacolo (ho visto saltare anche roba da 1 metro) partendo con lo skate, portandosi lo skate stesso durante tutto il salto vicino ai piedi e atterrando sempre con lo skate ai piedi senza cadere rovinosamente. lo skate dovra’ apparire come “incollato” ai piedi, mentre, in realta’ non esiste alcun vincolo tra scarpe e skate.
la procedura e’ la seguente (le prime prove sono da fare a skate fermo, in piano).
Piazzare il piede retrostante sulla coda (tail), in modo che lo skate si impenni e, contemporaneamente, far scivolare il piede anteriore sul “grip”, che e’ una specie di carta vetrata applicata alla parte superiore della tavola dello skate, fino ad incontrare l’inclinazione che lo skate presente sulla punta (nose).
In questo modo lo skate avanzera’ verso l’alto con il piede virtualmente attaccato, per poi ridiscendere quando la spinta cessa.
Per imparare questa tecnica possono servire decine, o centinaia di tentativi.
Una volta familiarizzato con l’ollie”, si iniziera’ con le evoluzioni piu’ complesse quali kickflip, pop shove-it e via complicando.
Scopo e’ quello di riuscire ad atterrare con i 2 piedi sullo skateboard essendo partiti sull’attrezzo dopo avergli fatto fare varie evoluzioni e piroette.