Il diabete danneggia il cervello. Lo dimostra uno studio condotto da Massimo Tabaton, neurologo del Dipartimento di Neuroscienze dellUniversità di Genova, il quale ha evidenziato delle cause comuni nel diabete e nel morbo di Alzheimer. Un altro studio, effettuato dal Rhode Island Hospital in collaborazione con la Brown medical School, ha addirittura dimostrato come lAlzheimer potrebbe essere considerato un diabete di terzo tipo. In effetti, i pazienti con Alzheimer presentano una quantità di insulina ridotta. Infatti, linsulina non viene prodotta solo da pancreas, ma anche dal cervello. La ricerca è stata eseguita attraverso unosservazione della corteccia frontale dei pazienti esaminati, al cui interno veniva misurata linsulina, insieme con i recettori per linsulina e il fattore di crescita insulino-simile. Tanto più era avanzata la patologia, tanto più bassi erano i valori di tali parametri, addirittura, in alcuni casi con riduzioni fino all80% rispetto a quelli di un cervello in salute. Un altro studio, pubblicato su Cell Metabolism ed effettuato dai ricercatori del Joslin Diabetes Center di Harvard, negli Usa, ha dimostrato che il diabete condiziona e diminuisce lattività di un gene, chiamato Srebp 2, il cui compito è regolare il metabolismo del colesterolo nel cervello. Il cervello, infatti, ha bisogno di colesterolo, e ne produce in proprio utilizzandolo come una sorta di carburante per poter effettuare diverse attività cognitive. I ricercatori, guidati da Ronald Kahn, hanno studiato topi colpiti da diabete, con carenze di insulina, e hanno riscontrato un corto circuito tra colesterolo e diabete, responsabile di diverse patologie cerebrali come lAlzheimer o la depressione. La carenza di insulina, si è visto, determina delle ricadute sulla mielina, una sostanza che contiene grandi quantità di colesterolo, che protegge i neuroni avvolgendoli. Non è ancora, chiaro, tuttavia, in quanto tempo il diabete provochi dei danni tanto consistenti al cervello. Un altro dato che sottolinea la relazione tra il diabete e i danni al cervello è una ricerca della State University of New York di Buffalo, che dimostra come i pazienti affetti da diabete di tipo 1 presentino il volume del cervello più ridotto rispetto ai coetanei in salute. Se è vero, infatti, che la massa cerebrale si riduce progressivamente in maniera naturale con letà, i soggetti colpiti da diabete di tipo 1, che è una patologia autoimmune già presente nei bambini, manifestano, in quasi il 90% dei casi, un volume del cervello ridotto. Non è ancora chiaro se tale riduzione di massa sia in qualche modo connessa a problemi di apprendimento o ad altri tipi di ritardi mentali, tuttavia è un dato di fatto che i bambini con diabete di tipo 1 manifestino dei problemi di organizzazione mentale e di apprendimento. Segnaliamo, infine, unultima ricerca, condotta dallUniversità di Rio de Janeiro in collaborazione con la Northwestern University, che ha evidenziato come linsulina rappresenti un aiuto per i malati di Alzheimer. È dunque, evidente, come il diabete rappresenti un fattore di velocizzazione del morbo. LAlzheimer, insomma, viene reputato una specie di diabete del cervello. L’Insulina è in grado di proteggere le cellule cerebrali che normalmente verrebbero seriamente danneggiate dall’Alzheimer.
Come cambiare i codici di accesso PIN e PUK
Il codice PIN è un particolare codice di sicurezza composto da 4 fino a 8 cifre. Questo codice viene utilizzato come misura di sicurezza nelle...
Read more