Essere genitori in questi tempi in cui internet si fa sempre più spazio prepotentemente nella nostra vita quotidiana, ci mette di fronte al difficile compito di decidere che atteggiamento prendere nei confronti del web e come gestire l’approccio dei bambini ad internet.
I contenuti per il web sono infiniti, in continuo cambiamento e sopratutto per tutti. Esistono siti che contengono materiale per astrofisici, per amanti della letteratura classica e per gli sportivi. Siti per ragazzi che suonano la chitarra e siti educativi per bambini. Bollare la rete negativamente è una pretesa che troppi genitori si arrogano, senza averne pienamente la consapevolezza.
Come sempre è importante stabilire un rapporto di comunicazione tra di noi e i nostri bambmini, in modo che essi non temano di parlare con noi e non abbiano paura di trovarsi di fronte un muro, nel caso ci vengano a raccontare qualcosa o a chiedere qualcosa. Il dialogo, il confronto, mettersi in discussione con i propri figli è segno di un genitore che vuole davvero insegnare qualcosa ai bambini.
Se questo consiglio è di natura generale, non si può assolutamente negare la valenza che assume anche nel rapporto tra bambini e la rete. Quando parliamo di bambini, non parliamo di adolescenti. I bambini hanno un’intelligenza diversa rispetto a quella degli adolescenti, che iniziano a sviluppare se stessi e la propria sessualtià, la propria mente “adulta” e che per questo hanno un approccio diverso, dovuto anche all’influenza della scoietà, con internet.
I bambini amano del web l’interattività, il fatto che sia tutto colorato e che ci siano potenzialità infinite. Tuttavia non si deve abituare i piccoli a passare tanto tempo al pc. L’importante è stabilire regole fisse che sia i genitori che i piccoli devono rispettare. Per esempio, stabilire che dopo fatto i compiti e averli mostrati al genitore, si potrà stare un’ora insieme al pc ( a fare quello che vuole il bambino) è giusto ed il genitore deve mantenere l’impegno che prende, altrimenti il bambino non i sentirà stimolato a fare altrettante. Il contratto tra i due deve essere di sincera comprensione e rispetto, nonostante i ruoli.
Quando si è al pc, lasciare al bambino il tempo di fare quello che vuole. Di vedere le pagine che preferisce, senza mettergli fretta, suggerire cosa deve fare per fargli fare prima o, cosa peggiore di tutte, fare le cose al posto suo. Il bambino deve essere stimolato dai contenuti di internet che possono renderlo molto più sveglio e reattivo agli stimoli. Per questo, lasciate che si esprima anche al pc ed impari anche i rudimenti di internet, cosa importantissima oramai per le nuove generazioni.
Lasciare o meno i bambini soli al pc? La domanda è cruciale. La risposta è sì. I bambini ( non gli adolescenti ) possono essere lasciati soli al pc. Come? Esistono dei programmi appositi che servono a filtrare i contenuti non adatti ai bambini, facendo in modo che essi riescano a navigare solo su determinati siti proprio per bambini senza fare così brutte esperienze visitando per sbaglio pagine per adulti con contenuti inadatti a loro.