Purtroppo al giorno d’oggi, il fumo passivo, specialmente nei bambini, rappresenta una minaccia molto comune. Maggiormente sensibile è l’età della prima infanzia durante la quale gli organi, ancora immaturi sono più vulnerabili alle sostanze nocive rispetto a quelli adulti. Per fumo passivo si intende il fumo che viene inalato involontariamente dalle persone che vivono a stretto contatto con dei fumatori. I bambini esposti a fumo passivo sono particolarmente soggetti a una riduzione delle funzioni e delle difese delle vie respiratorie sia superiori che inferiori con un aumento della frequenza di malattie come faringiti, laringiti, bronchiti, broncopolmoniti, polmoniti, tosse e catarro. Inoltre aumenta anche la probabilità di contrarre infezioni dell’orecchio, specialmente otiti dell’orecchio medio. Recentemente si è visto che il fumo passivo può provocare anche un aumento del rischio di sviluppo di malattie coronariche e di attacchi cardiaci del 20%.
Un’altra grave e frequente conseguenza dell’esposizione di un bambino al fumo passivo soprattutto in casa, è l’asma bronchiale. Infatti il rischio di un bambino di contrarre l’asma se esposto al fumo aumenta del 50%. Altra conseguenza gravissima è, come tutti sanno, la possibile genesi di carcinomi a livello di diversi organi e apparati.
La principale fonte di fumo passivo è nella maggior parte dei casi, l’ambiente domestico.E’ necessario e importante ricordare che già durante la gestazione le sostanze tossiche che vengono inalate con il fumo possono passare direttamente al feto tramite la membrana placentare e i tessuti ombelicali. La maturazione dei polmoni e del sistema nervoso centrale del nascituro possono essere compromessi quindi, già nel grembo materno.
Esistono alcuni metodi per cercare di eliminare il fumo passivo:
– il primo e probabilmente il più diretto consiste nell’eliminazione della fonte di inquinamento all’origine mediante il divieto di fumare nei luoghi pubblici;
– il secondo è dato dal miglioramento dell’aria negli ambienti interni mediante l’ausilio di aspiratori e ventilatori;
– un’altra possibilità è data dal provare a cercare di insegnare alla popolazione delle comuni norme di buona educazione. Purtroppo si è constatato che la buona educazione non serve a molto se alla base non c’è la volontà per smettere di fumare!! Purtroppo varie indagini epidemiologiche hanno dimostrato che la soluzione del problema “fumo passivo” attraverso queste norme ha una scarsa probabilità di successo come unico mezzo per eliminare il fumo passivo..
Un buon proposito per l’anno che verrà potrebbe essere quello che i genitori principalmente e gli adulti in generale smettessero di fumare e se proprio non volessero farlo per se sstessi, almeno non lo facessero in presenza di bambini e di altri adulti per evitare loro danni importanti per la salute futura.
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