Uno dei ricami più semplici da realizzare è il “punto croce”, una forma di cucito molto popolare e antica, diffusa in tutto il mondo. L’idea che sta alla base di questa tecnica è quella di realizzare un’immagine partendo da elementi singoli, creati con ago e filo a forma di “X”. Una volta che si inizia il lavoro, si devono contare i quadrati e gli spazi sulla tela, partendo possibilmente da uno schema base di riferimento. In commercio esistono molte riviste specializzate in questo tipo di ricamo basta andare in una merceria fornita o anche semplicemente in edicola. E’ possibile reperire gli schemi di cucito anche su internet, gratuitamente molte persone mettono a disposizione su blog o forum, dedicati all’argomento, le immagini dei propri lavori, da copiare. Personalmente consiglio a coloro che vogliono avvicinarsi a questa tecnica di ricamo di partire da una buona base teorica, che si può acquisire solo consultando libri dedicati all’argomento. Tra le varie riviste specializzate una delle più rinomate in Italia è “Mani di fata” prezzo per ogni uscita circa 4 euro. Ci sono anche libri come “Mille schemi a punto croce” e “L’enciclopedia del punto croce” entrambi i libri sono pubblicati da Fabbri, prezzo rispettivamente 27 e 30 euro.
Per chi si avvicina per la prima volta a questa tecnica, è preferibile partire da uno schema chiaro e semplice, i libri per principianti sono fatti per questo scopo. Uno schema deve, infatti, essere il più possibile a grandezza reale e colorato, altrimenti si rischia le prime volte, di occupare spazi sbagliati e rovinare l’immagine finale. Per facilitarsi il lavoro, esistono delle apposite tele su cui ricamare, che hanno già segnati gli spazi da occupare, prezzo pochi euro in merceria. In un secondo momento quando la tecnica è ormai affinata e si ha, in un certo senso, allenato l’occhio a contare, si possono reperire schemi anche da internet o da piccole immagini su altre riviste. Infatti, a differenza dei libri specializzati, gli schemi su internet, non potranno mai essere stampati a grandezza normale, fatta eccezione per tipi di stampante più grandi. Tutto ciò si traduce nel fatto che si ha uno schema modello della grandezza di un foglio A4, magari anche con una risoluzione poco chiara dei punti. Per questo è meglio affidarsi prima a veri e propri schemi e poi sperimentare altre fonti.
Quando si raggiunge una maggiore abilità nella tecnica, diventa più facile passare da un punto ad un altro. Si possono utilizzare più colori insieme, dando sfogo alla propria fantasia e perchè no, realizzare il proprio schema. Il vantaggio maggiore del punto croce è la semplicità di realizzazione, grazie a questa tecnica si possono impreziosire e realizzare: tende, vestitini, lenzuola, arredo cucina e bagno. L’unico svantaggio può essere l’iniziale difficoltà nel “leggere” lo schema, tra gli spazi da riempire e quelli da lasciare vuoti, ma l’esperienza, la passione e la voglia di apprendere questa tecnica daranno nel tempo i risultati sperati.