Al tempo delle vecchie e classiche macchine fotografiche analogiche, e del vecchio tanto odiato quanto amato rullino, il problema della moltitudine di fotografi dilettanti era la spesa non indifferente per la stampa delle proprie foto, che spingeva alla soluzione delle diapositive per leconomicità, anche se era poi scomodo visionarle ed archiviarle. Era la soluzione che avevo adottato anchio, perché con le attuali 2000 £ riuscivo ad acquistare e sviluppare il rullino in diapositive; il termine giusto è invertire, perché si ottiene dei positivi dai negativi. Adesso, in piena era digitale, anche la fotografia ha completamente virato la tendenza verso questa piattaforma, cambiando radicalmente supporti, reazioni ed abitudini, cancellando definitivamente il problema dello sviluppo regalando la possibilità di registrare le nostre immagini su supporti elettronici, poterle vedere immediatamente, nonché elaborarle anche direttamente dalla macchina in post-produzione eliminando spese ed attese, per poi stampare solo quelle che meritano oppure quelle da esporre, lasciando sotto forma di files tutto il resto.. Il fotografo non si perita più a scattare, tanto può vederla subito e cancellarla se non merita o se manca spazio, non rischia più di spendere soldi per vedere sviluppate delle schifezze. Questo nuovo sistema, con queste comodità crea però unaltra condizione che inizialmente è facile contenere, ma alle lunghe comincia a farsi pesante: archiviare le nostre foto, adesso in forma elettronica, in maniera sicura e non troppo ingombrante. Con lavanzare della tecnologia, infatti, gli apparecchi riescono a scattare foto con risoluzioni sempre più alte, aumentando qualità e possibilità di ritocco, ma aumentando anche di peso e dimensione, riempiendo i nostri hard disk rapidamente. Oltre tutto dispiace disfarsi delle nostre immagini, anche di quelle insignificanti e ciò porta il malaugurato hobbista ad occupare sempre più spazio; inoltre il pericolo del fotoamatore del terzo millennio è perdere migliaia di foto per il semplice guasto di un hard disk, a volte irrimediabile, problema sconosciuto con la foto tradizionale, a parte in caso di incendio della propria abitazione. Il sistema più sicuro è l’uso di hard disk esterni, adesso ne esistono di grandi dimensioni e svariati tipi, che permettono di archiviare i nostri lavori senza appesantire il PC e riducendo al minimo il rischio di guasto. Rimane comunque una certa angoscia, data dalla facilità con la quale possono rompersi queste meraviglie della tecnologia; io personalmente ho visto rompersi, anche senza motivi apparenti, decine di questi dischi, grandi e piccoli, esterni ed interni. Dunque rimane la paura di perdere tutto, anni di scatti meticolosamente elaborati e catalogati e per proteggere i miei gioielli sono costretto a salvare il tutto in formato compresso (nel mio caso RAR), anche in altri supporti, e mi sento più tranquillo .Consiglio così tutti di archiviare i propri lavori oltre che nel computer, anche in altri supporti esterni, magari in forma compressa, ma non in una sola posizione: è bruttissimo vedere ridurre in fumo anni di impressioni in un colpo solo.
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