Il mestiere del vigile del fuoco deve essere intrapreso solo dopo aver superato i seguenti dubbi: sono in grado di sacrificare parte della mia esistenza a svolgere un servizio rivolto agli altri? Ho le caratteristiche psicofisiche adeguate a superare il duro corso di addestramento? Sono realmente pronto a rischiare la mia vita?
Personalmente ho anche io fantasticato sull’eventualità di diventare vigile del fuoco e avere l’onore e la gloria di far parte di un corpo certamente eroico. Tuttavia, scartato alla visita di leva (allora obbligatoria) per motivi di vista, non ho avuto la possibilità nemmeno di coltivarne la fantasia.
Un caro amico, invece, ha svolto il servizio militare proprio nel corpo dei vigili del fuoco e, anche se non ha firmato per restare, ricorda l’esperienza come una delle migliori della sua vita e il suo personale curriculum si è arricchito a tal punto da trovare in seguito facilmente posti di lavoro prestigiosi.
Per diventare vigili del fuoco al giorno d’oggi esistono due modi: uno per concorso pubblico; uno come volontario.
Se si vuole intraprendere una vera e propria carriera è necessario superare un concorso indetto con bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Bisogna rivolgersi all’ufficio concorsi pubblici della Direzione Centrale per gli Affari Generali.
Non è necessaria una laurea ma avere comunque terminato la scuola dell’obbligo ed avere i seguenti requisiti: cittadinanza italiana; godimento dei diritti politici; regolare condotta civile e morale e, in generale, gli stessi requisiti richiesti per l’accesso ai pubblici impieghi.
Il limite d’età è di anni 30 e le attitudini psico fisiche richieste sono attualmente regolamentate dal D.M. 228/93 anche se sono previsti nuovi emendamenti al riguardo.
Per concorso, se si è in possesso di specifiche lauree, oltre a vigile del fuoco semplice si accede alle seguenti qualifiche; per l’area tecnico operativa Vice ispettore antincendi, vice direttore, vice direttore medico e vice direttore ginnico sportivo.
Tutti i diplomati possono diventare anche, per l’area amministrativa, vice collaboratore amministrativo, Funzionario amministrativo e vice direttore.
Esiste inoltre l’area tecnico-informatica dove si può diventare Vice collaboratore tecnico-informatico e Funzionario tecnico-informatico.
Tramite concorso si può quindi diventare non solo Vigili del Fuoco per spegnere incendi ma accedere a ruoli amministrativi e tecnici di sicuro prestigio economico ma meno rischiosi.
Per chi vuole entrare nel corpo come volontario e, quindi, arruolarsi è necessario inoltrare la domanda presso il comando provinciale di residenza, o presso il Comando della provincia limitrofa; essere cittadini italiani, tra i 18 ed i 45 anni d’età, godere dei diritti politici e non essere dispensati o licenziati dall’impiego presso Pubblica Amministrazione.
Come grado d’istruzione è sufficiente la licenza media inferiore.
Per informazioni consiglio il sito www.vigilidelfuoco.it
Gli svantaggi sono comuni a quelli di altri mestieri legati alla pubblica sicurezza: turni massacranti, in ore diverse, disponibilità totale e, in alcuni casi, rischiare la vita. I vantaggi sono legati a un’esperienza umana unica e di assoluto prestigio.
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