Cosa bisogna fare per diventare modellista? Innanzitutto occorre precisare quale mansione indica questo termine. Con l’espressione modellista si fa riferimento alla persona che realizza su carta il modello dellabito disegnato dallo stilista. Tale modello sarà la base che servirà per tagliare la stoffa e andare a creare i campioni, che saranno utilizzati per la prova conclusiva del vestito. Il modellista è impegnato in un lavoro gomito a gomito con lo stilista stesso, e ha la facoltà di proporre tagli, misure, materiali, vestibilità e forme. I modellisti, al giorno doggi, possono contare su strumenti informatici utili per aumentare la velocità del lavoro. In ogni caso, alla base di tutto rimane la necessità di discreta esperienza e di unottima preparazione. Ma cosa serve, in ultima analisi, per diventare modellista? Innanzitutto è opportuno possedere una certa precisione, abbinata a una consistente capacità di rimanere concentrati sul lavoro. Altre doti che non possono mancare sono creatività e naturalmente buon gusto. Risulta importante anche avere abbastanza nozioni a proposito della storia del costume, della moda e dei diversi stili artistici. Allo stesso tempo non si potrà prescindere dalla conoscenza dellanatomia del corpo, e in special modo del piede, oltre che delle caratteristiche merceologiche dei materiali e dei tessuti, delle tecniche produttive per la realizzazione e la produzione di calzature e abiti, dei sistemi di misurazioni, delle peculiarità chimiche di materiali e tessuti. Ultimo, ma non ultimo, si rivela fondamentale essere a conoscenza di nozioni di taglio e cucito, essere in grado di disegnare e dare vita a modelli cartacei. Soprattutto negli ultimi tempi, inoltre, chi vuole diventare modellista non può fare a meno di conoscere la lingua inglese e di saper usare i programmi informatici. Per quanto riguarda il percorso di formazione, invece, si inizia con un diploma di scuola media superiore: a esso devono seguire almeno due anni di specializzazione, che eventualmente possono anche essere seguiti da corsi più approfonditi e master, che portano, in ultima analisi, a stage o periodi di tirocinio effettuati in azienda. Un aspetto che merita di essere messo in evidenza è che chiunque manifesti un certo interesse per la professione non è costretto ad aspettare la fine delle scuole superiori per dare sfogo alla propria passione, ma in qualunque momento può prendere parte a corsi di formazione regionali. Per quanto riguarda le scuole superiori è consigliabile, ma non vincolante, frequentare un istituto che forma, nellambito di tre o cinque anni, operatori di abbigliamento. Esiste anche una laurea breve in design, che eventualmente può essere conseguita contestualmente alla frequentazione di una scuola di moda. Per quanto riguarda la scelta dellateneo e del corso universitario sarà opportuno tenere in considerazione anche la partecipazione a laboratori pratici, oltre che eventualmente legami con le diverse aziende del ramo. La possibilità di effettuare stage, anche se non retribuiti, all’interno di aziende affermate del settore, consente da una parte di farsi conoscere e farsi apprezzare per le proprie qualità, e dall’altra parte per prendere i primi contatti con il mondo del lavoro e con un’esperienza sicuramente formativa.
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